28 Maggio 2022
9:34

Anche Tiziano Ferro con Animals Asia in diretta web per il nuovo santuario degli orsi della luna

Una lunga diretta web dal santuario di Tam Dao in Vietnam. Jill Robinson, fondatrice e CEO dell'associazione, ha presentato il progetto con molti testimonial internazionali tra cui Joaquin Phoenix, Judi Dench e la primatologa Jane Goodall.

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Giornalista
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«Tutto è cambiato in un momento. Ho sentito un movimento, un tocco sulla mia spalla. Mi sono girata e lei era lì. Mi ha toccata attraverso le sbarre. Senza pensarci ho preso la sua zampa ed è stata la cosa più pericolosa che abbia mai fatto». Ha voluto cominciare così l’appuntamento tanto atteso per l’avvio dei lavori per la realizzazione del secondo santuario in Vietnam destinato ad accogliere i 310 orsi ancora prigionieri nelle fattorie della bile presenti nel paese.

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L’incontro da Jill Robinson e un orso della luna prigionieri di una gabbia nel ’93, da cui la scelta di fondare Animals Asia (credits:@AnimalsAsia)

Jill Robinson, fondatrice e CEO di Animals Asia, ha voluto dare il via alla giornata organizzata nel santuario di Tam Dao, con il racconto ancora doloroso e sofferto del suo primo incontro, quasi trent’anni fa, con un orso della luna imprigionato in una gabbia così stretta da non potersi muovere. Ha voluto condividerlo con tutti i presenti ma anche con le migliaia di sostenitori collegati in diretta sul web, in occasione dell’inizio ufficiale dei lavori. «Posso ancora sentire il suo tocco sulle mie dita – ha continuato – e lei che stringeva la mia mano chiedendomi aiuto. Questo primo incontro ha cambiato tutto. Perché è lei, l’orsa che vidi quel giorno, la ragione per cui è nata Animals Asia. Ma le feci una promessa e intendo mantenerla» ha concluso.

La diretta web per i sostenitori di tutto il mondo per annunciare l’apertura del secondo santuario vietnamita

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La presentazione del nuovo santuario in Vietnam (credit@AnimalsAsia)

Il racconto di Jill Robinson, attivista inglese che ha dedicato la sua vita agli orsi della luna e che da trent’anni si batte per la loro liberazione dalle fattorie della bile tristemente diffuse in Cina e in Vietnam allo scopo di commercializzarne la bile per la produzione di medicamenti tradizionali, è stato uno dei momenti più toccanti della diretta web.

Cominciata alle 9:30 (ora italiana) dal Moon Bear Rescue Centre, il santuario nella provincia di Tam Dao a poche centinaia di chilometri da Hanoi. Per un appuntamento così importante per la storia di Animals Asia, che avevamo annunciato ieri su Kodami anticipando le caratteristiche che avrà la nuova struttura di accoglienza, la Robinson ha voluto infatti accanto a se tutto lo staff che da anni la sostiene all’interno della struttura, ma anche tutti i testimoniali che negli anni hanno sposato la causa degli orsi della luna. I premi Oscar Joaquin Poenix e Judi Dench, stelle del firmamento cinematografico anglosassone, prima di tutti, ma anche la famosissima primatologa Jane Goodall, famosa per i suoi studi sugli scimpanzè in Africa. E  il nostro Tiziano Ferro che si è già speso più volte pubblicamente in difesa degli orsi maltrattati.

Tiziano Ferro: «Un posto dove gli orsi potranno essere trattati come meritano»

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Tiziano Ferro nel video di sostegno ad Animals Asia, durante la diretta web (credits:@AnimalsAsia)

«La nascita di un nuovo centro degli amici di Animals Asia è un evento incredibile – ha detto la la superstar della musica italiana Tiziano Ferro che ha spesso condiviso sui social la sua passione per gli animali, la sua avversità alla caccia, il suo dolore per la perdita di un cane appena adottato – Un nuovo centro dove gli orsi potranno essere felici, correre, sognare e sopratutto essere trattati come tutti gli animali meritano. Per aiutarli non c’è bisogno di andare in Vietnam, potete farlo anche da qui» ha concluso, facendo riferimento alla possibilità di aderire alla campagna di raccolta fondi inaugurata dall’associazione animalista per sostenere le spese della costruzione del nuovo centro.

La nuova struttura di Bach Ma: 12 ettari in mezzo ad un parco nazionale

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Un orso gioca tranquillo nel santuario di Tam Dao (credits@AnimalsAsia)

Realizzata in 12 ettari di terreno caratterizzato da colline e foreste nel parco nazionale di Bach Ma, nel Vietnam centrale, la struttura potrà contare su due grandi edifici per i ricovero notturno e il riposo degli orsi, una grande sala medica con attrezzature moderne di analisi medica e ovviamente enormi spazi aperti per il divertimento quotidiano degli orsi, con piscine e pozze d’acqua dove rotolarsi, attrezzature ginniche per sgranchirsi le zampe arrampicandosi, giochi e aree predisposte per la ricerca del cibo.

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La ricostruzione del futuro santuario nel rendering di presentazione del progetto (credits@AnimalsAsia)

Come a Tam Dao, gli orsi ricoverati dopo il salvataggio, potranno vivere una vita finalmente tranquilla, senza coercizioni fisiche e mentali, senza dover essere quotidianamente sottoposti alla dolorosa estrazione della bile attraverso una cannula conficcata nell’addome, riposandosi, mangiando e facendo il bagno a loro piacimento. Una vita da orsi, insomma. Secondo l’ultimo censimento in Vietnam 310 sono ancora prigionieri. La Robinson, che dal 2017 ha trovato un accordo anche con il governo vietnamita, li vuole tutti liberi in una paio di anni al massimo.

Le storie di Hope, Future, Joy e Wonder

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Il piccolo Wondr salvato da una gabbia piccolissima, quando era ancora un cucciolo (credits@AnimalsAsia)

E proprio dal santuario di Tam Dao arrivano le immagini delle vite finalmente dignitose di alcuni orsi che per anni vi hanno vissuto. Come i tre orsi Hope, Future e Joy, salvati insieme dopo 16 anni di prigionia, che hanno imparato ognuno a suo modo a riprendersi i loro spazi. Hope e Future danno spazio alla loro allegria con lunghe e appassionate sezioni di lotta rotolandosi sull’erba, e Joy, silenziosa e solitaria tanto da amare giocare per ore da sola con una pallina. O come il cucciolo Wonder, liberato da una gabbia così stretta da poter stare solo dritto sulle zampe posteriori. «Wonder – hanno raccontato – è uno delle migliaia di cuccioli che i trafficanti catturano ogni giorno, condannandoli ad una vita di dolore e solitudine. Quando è arrivata a Tam Dao, piccolissima, aveva perso la madre ed ha dovuto essere abituata a tutto» Ora è una giovane orsa giocosa e giocherellona, e la gabbia arrugginita solo un lontano ricordo.

Misha, l'orsa triste sepolta a Tam Dao dopo aver ritrovato la libertà

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La bellissima orsaMisha, deceduta a Tam Dao quest’anno e sepolta nel santuario (credits@AnimalsAsia)

«Chiudendo le fattorie della bile – concludono – i trafficanti non dovranno più rubare cuccioli appena nati». E gli orsi della luna non avranno più bisogno di essere salvati, che è poi l’obiettivo finale di Animals Asia. Anche per l’orsa Misha, salvata dopo anni e anni di prigionia ormai malata, ferita e ricoperta di piaghe, la vita è finalmente arrivata a Tam Dao. Fino alla sua morte, quest’anno, quando i postumi della lunga prigionia sono diventati troppo importanti per permetterle di continuare a vivere serenamente e, nel dolore generale, i veterinari del centro l’hanno addormentata definitivamente. La sua tomba ora è lì per sempre, tra le colline verdi che circondano il santuario.

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Le ultime cure a Dream, prima che venisse addormentata dai veterinari dello staff (credits:@AnimalsAsia)
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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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