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18 Maggio 2021
8:45

Alla scoperta delle vocalizzazioni del gatto

Non solo miagolio: i gatti hanno un vasto repertorio di suoni e vocalizzi, collegati ad un'altrettanto ampia gamma di emozioni e di intenzioni. Fusa, trilli, ululati e soffi sono solo alcuni di questi ed è importante interpretarli nel modo giusto. Vediamo quali sono tutti i versi del gatto e cosa significano.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il miagolio è il verso più noto e quello che prima viene associato all'idea di gatto. Tuttavia i felini domestici sanno utilizzare un vasto repertorio di suoni e di vocalizzazioni, collegati ad un'altrettanto ampia gamma di emozioni e di intenzioni.

Il repertorio vocale dei gatti è assai ampio ed è legato al fatto che la specie ne fa uso nelle comunicazioni a distanza, ovvero per veicolare messaggi ai propri simili riuscendo a rimanere ad una certa distanza, la minima necessaria per avvertirle.

Fusa e trilli

Le fusa e i trilli sono le due vocalizzazioni che i gatti esprimono a bocca chiusa. Le fusa sono prodotte da una vibrazione delle corde vocali e vengono emesse quando il gatto è si trova in uno stato di rilassamento e benessere oppure, al contrario, quando è particolarmente prostrato e ha bisogno di auto-rassicurarsi.

I trilli sono delle piccole esplosioni di entusiasmo, più frequenti nei piccoli e nei giovani che negli adulti, solitamente emessi durante il ricongiungimento con adulti di riferimento o durante i giochi di rincorsa.

Miagolii di richiesta

Il miagolio, prodotto a bocca aperta, è generalmente legato ad una richiesta di attenzione da parte del pet mate, al quale il gatto può chiedere di intervenire in maniera specifica (per esempio riempiendo una ciotola vuota) oppure aspettandosi semplicemente di avere uno scambio sociale, una interazione anche breve ma che ristabilisca un clima di familiarità e di intesa tra i due.

Il richiamo sessuale

Sono miagolii anche quelli emessi dalla femmina in calore e dal maschio intero durante la stagione riproduttiva ma si distinguono per il volume generalmente più alto e per una maggiore durata, oltre al fatto che la funzione è di natura sessuale e non sono diretti all'uomo.

Infine, è possibile distinguere tra i miagolii anche la minaccia a bocca semi-aperta che, in genere, il gatto indirizza ad un suo competitore durante un duello vocale.

Il ringhio

I gatti possono ringhiare durante uno scontro agonistico oppure, al contrario, se non sono capaci di identificare con precisione la fonte della minaccia e questo li rende estremamente insicuri (ad esempio, un rumore difficile da localizzare come un fuoco d'artificio). Sebbene il ringhio sia molto presente nella competizione territoriale e sessuale, nel gatto di famiglia compare più frequentemente come vocalizzazione difensiva tanto che, se può, se il contesto glielo consente, il micio preferisce guadagnare la fuga cercando di mettersi al sicuro.

L'ululato

Un'altra vocalizzazione legata agli scontri agonistici è una sorta di miagolio prolungato e crescente in intensità che potremmo definire ululato. Ancora una volta, questa vocalizzazione segnala la possibilità che il gatto passi a reazioni aggressive se non accade nulla in grado di calare la sua tensione emotiva (ad esempio, la resa del suo competitore).

Il miagolio da rissa

Se lo scontro si fa fisico, i gatti possono emettere vocalizzazioni brevi e acute in concomitanza con zampate o altro genere di contatti fisici e possono protrarsi per tutta la durante del conflitto corpo a corpo. Durante queste fasi è sempre bene non intromettersi ma cercare di separare i gatti producendo un forte rumore o un disturbo ambientale che possa “scuoterli” dalla tensione agonistica in cui sono immersi.

Il soffio

In alternativa (o in aggiunta) al ringhio, un gatto in difficoltà potrebbe soffiare, ovvero emettere un getto d'aria con la bocca spalancata mentre solleva i bordi della bocca, arriccia la lingua ed espone i denti. Il soffio è una vocalizzazione molto teatrale in cui il gatto, però, segnala il bisogno di distanziarsi da ciò che lo preoccupa ma anche la possibilità di reagire aggressivamente se questo suo bisogno venisse ignorato.

Lo sputo

Simile al soffio è lo sputo, una vocalizzazione che non prevede l'emissione di saliva, quanto una sorta di “soffio” spezzato in gola, di solito accompagnato con una zampata a vuoto o con la simulazione di uno slancio in avanti da parte del gatto. Si tratta di una intimidazione, seppur il gatto la esprima a scolpo difensivo per dirci “non ho ritrosie ad aggredire, se voglio”.

L'urlo

Infine, una vocalizzazione molto rara, per fortuna, ma anche molto impressionante è l'urlo, la più acuta fra tutte le vocalizzazioni che viene emessa in situazioni di paura intensa o di dolore acuto. E' più probabile nei gatti non socializzati, soprattutto se incidentati o soccorsi per qualche motivo, che si ritrovano ad affrontare il terrore dell'essere umano oltre al dolore provocato dall'eventuale trauma per cui vengono assistiti.

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Sonia Campa
Consulente per la relazione uomo-gatto
Sono diplomata al Master in Etologia degli Animali d'Affezione dell'Università di Pisa, educatrice ed istruttrice cinofila formata in SIUA. Lavoro come consulente della relazione uomo-gatto e uomo-cane con un approccio relazionale e sono autrice del libro "L'insostenibile tenerezza del gatto".
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