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Con il suo profilo su TikTok, Pot Roast, una simpaticissima gatta di Kansas City, aveva conquistato addirittura 900mila follower che la riempivano di like ad ogni video postato dalla sua pet mate. Ora la micia è purtroppo morta, portata via da una brutta malattia, come tristemente annunciato il 17 febbraio dalla sua umana.
«Nel momento in cui questa mattina ho visto Pot Roast – ha scritto – ho capito che aveva finito di lottare e anche se non avevo finito di lottare per lei l’ho lasciata andare. Si è addormentata tra le mie braccia. Ma sono grata per ogni momento che abbiamo avuto insieme».
La gatta era stata adottata in un rifugio nel Missouri e le sue condizioni di salute erano già precarie. All’inizio di febbraio, infatti, @potroastsmom aveva rivelato che era stata dal veterinario per un paio di giorni per alcuni test. Spiegando poi, pochi giorni dopo, che Pot Roast era affetta da una forte anemia e i suoi globuli rossi e bianchi erano molto bassi. Nelle settimane successive, aveva condiviso ancora diversi video in cui i fan venivano aggiornati sulla situazione, fino all’annuncio che la gatta aveva contratto la FIV, ovvero l’HIV dei gatti, malattia con cui i felini possono convivere ma purtroppo per Pot Roast, non è andata così.
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«Il veterinario mi ha spiegato che la FIV di Pot Roast è progredita nel suo midollo osseo che non produce più globuli rossi o bianchi». I giorni che si sono succeduti, come documentato sempre su TikTok e con i fan preoccupati della salute del loro felino preferito sui social, sono stati poi dedicati a cercare di aumentare il tempo rimasto alla gatta. Ma a poco sono serviti i tentativi. Alla fine Pot Roast non ce l’ha fatta.
Simile al virus dell’HIV umano, la FIV, Virus dell’Immunodeficienza Felina, è una malattia infettiva che colpisce i gatti e, più in generale, tutti i tipi di felini. È nota anche come AIDS del gatto, ma pur chiamandosi così, però, i gatti FIV-positivi non rappresentano un pericolo, perché il virus non è trasmissibile né all’uomo né agli altri animali domestici che non siano gatti.
È trasmissibile, invece, ai gatti sani di qualsiasi razza e di qualsiasi età, ma solo attraverso lo scambio di fluidi organici, quindi attraverso rapporti sessuali, morsi, magari durante le lotte e anche dalla madre ai cuccioli durante la nascita.
I sintomi della FIV, arrivano subito e solitamente vanno dall’anemia al dimagrimento, dalla debolezza alla febbre, dall’ingrossamento dei linfonodi fino all’insufficienza renale. La diagnosi viene fatta attraverso un test sierologico eseguito dal veterinario che rileverà la presenza di anticorpi prodotti contro il virus.
Purtroppo non esiste una cura per la FIV, ma al momento è possibile solo effettuare delle terapie farmacologiche a base di antivirali e immunomodulatori che permettono al gatto di vivere più a lungo e con meno problemi di salute.
