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9 Gennaio 2024
19:35

Abbattere fino a 8 orsi l’anno in Trentino: Fugatti presenta il Disegno di legge

Il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha presentato un disegno di legge per abbattere 8 orsi all'anno per tre anni.

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Lo aveva annunciato e lo ha fatto: il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha presentato un disegno di legge per abbattere 8 orsi all'anno. Il proposito era stato già anticipato in occasione della riunione del Consiglio provinciale. Durante questo appuntamento importante per definire gli obiettivi futuri della legislatura Fugatti si era soffermato proprio su questo proposito, a cui oggi ha dato corpo.

«Abbiamo presentato in Giunta il disegno di legge che dà seguito all'accordo trovato questa estate con il Governo per l'abbattimento fino a 8 orsi l'anno, confidenti o pericolosi per tre anni», ha fatto sapere il presidente della Provincia. A presentare concretamente il ddl in Consiglio è stato l'assessore leghista Roberto Failoni, al quale è stata assegnata la delega ai grandi carnivori.

Gli orsi uccisi alla fine dei tre anni indicati da Fugatti saranno quindi in totale 24 su una popolazione stimata di circa 100 individui. Il numero degli orsi da abbattere è stato giustificato con un documento di ISPRA nel quale si sostiene che la popolazione di plantigradi trentini può sostenere l'allontanamento al massimo di otto orsi l’anno, cosa ben diversa dal dare il via libera alla mattanza.

Nonostante il beneplacito del Governo, il ddl potrebbe non vedere mai la luce. Anche se l'ha richiesta più volte, Fugatti non ha ancora autonomia nella gestione dei selvatici. L'orso resta una specie protetta da leggi nazionali ed europee che non si possono scavalcare neanche in forza di una legge della Provincia Autonoma.

Una situazione di cui Fugatti è ben consapevole, ma che non gli ha impedito di presentare la sua proposta come segno di continuità rispetto alle promesse fatte in campagna elettorale. A ottobre di quest’anno Fugatti è stato rieletto alla guida della Provincia Autonoma con il 51,82% dei voti, grazie anche a una comunicazione che puntava molto proprio sulla promessa di una gestione autonoma dei grandi carnivori, in altre parole, libertà di abbattimento.

Alla necessità di dare soddisfazione al proprio elettorato si aggiunge anche l'appuntamento con il Tar previsto per l'11 dicembre. In questa data i giudici si esprimeranno in relazione al possibile trasferimento in un Santuario in Romania di JJ4, l'orsa che lo scorso aprile ha aggredito e ucciso il 26enne Andrea Papi.

La morte del giovane è una ferita ancora aperta, non solo per la sua famiglia, ma per tutta la comunità trentina che vive a ridosso di boschi e grandi aree verdi. Dopo quel tragico evento, la Provincia Autonoma ha adottato una politica di tolleranza zero verso gli orsi ritenuti confidenti o problematici. Un strategia comunicativa che serviva a Fugatti per allontanare dalla sua amministrazione qualsiasi responsabilità rispetto alla morte di Andrea. I genitori del ragazzo a più riprese nell'anno appena passato hanno chiesto un «passo indietro» da parte di chi aveva reso possibile quella «morte annunciata», e non l'esecuzione dell'orsa.

Una assunzione di responsabilità da parte della Provincia non è mai arrivata, solo la promessa di uccidere JJ4 insieme a una buona parte della popolazione. Il tutto senza andare a rivedere un sistema di gestione dei grandi carnivori che, almeno a Caldes, non si è dimostrata efficace.

La denuncia delle associazioni

Sul ddl sono subito intervenute le associazioni di tutela animale che in questi mesi hanno difeso gli orsi dai decreti di abbattimento firmati da Fugatti, puntualmente sospesi dal Tar.

L'Oipa ha dichiarato che «La Provincia autonoma di Trento è ormai diventata maglia nera in tutela della biodiversità. Non adotta misure di prevenzione per mettere in sicurezza escursionisti e animali e ragiona solo in termini di abbattimento, contro ogni normativa europea e contro l’articolo 9 della Costituzione, che tutela la biodiversità». L'Organizzazione in questi mesi si è spesa anche per favorire il trasferimento per JJ4, individuando in Romania il Libearty Bear Sanctuary, gestito dall’associazione Millions of Friends, membro dell'Oipa.

Anche la Lav è intervenuta, sottolineando la scarsa fattibilità del ddl: «La nuova Legge annunciata dall’assessore Failoni non avrà alcuna ricaduta sulla sicurezza delle persone, si tratta solo di un atto di propaganda politica “acchiappa like”, una palese presa in giro dei cittadini trentini che comporterà la violazione delle norme europee con conseguente apertura di una nuova procedura d’infrazione nei confronti del nostro Paese. Il presidente Fugatti prenda atto che la sua politica è destinata ancora una volta al fallimento e apra finalmente una nuova stagione basata sulla convivenza pacifica con i grandi carnivori, l’unica veramente in grado di garantire sicurezza a persone e animali».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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