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Possiamo solo immaginare l'incredulità e lo stupore dei dipendenti del Comune di Valdobbiadene quando si sono ritrovati di fronte all'ospite appena entrato in municipio. Tra PC, sedie, scrivanie e faldoni è infatti spuntata una cerva, entrata di gran carriera negli uffici dopo aver sfondato il vetro dell'ingresso principale.
L'ungulato, comprensibilmente spaventato e disorientato, ha poi iniziato a vagare tra le stanze del primo piano della sede del comune trevigiano, rischiando di ferirsi ulteriormente scontrandosi tra pareti, armadi e scrivanie. Fortunatamente è stato prontamente allertato lo staff del CRAS (Centro Recupero per Animali Selvatici) di Treviso che, comprensibilmente stupito dalla chiamata, è intervenuto in maniera rapida per soccorrere l'animale.
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Una squadra di volontari, accompagnati dalla veterinaria Annapaola Vecchiato, con la collaborazione degli agenti della polizia provinciale di Treviso, dei Carabinieri forestali di Valdobbiadene e della Polizia comunale, ha messo immediatamente in sicurezza l'area ed evacuato l'edificio per garantire la sicurezza di tutti, umani e cerva.
L'esemplare è stata poi sedata per poter valutare l'entità delle ferite che si era procurata sfondando la vetrata. Fortunatamente le lesioni erano superficiali e sono state rapidamente medicate, successivamente la cerva è stata poi trasportata in un vicino bosco ed è tornata in libertà senza troppe conseguenze.
Tutto è bene quel che finisce bene, però, e grazie a un'azione di recupero da manuale e ben coordinata, che ha permesso di evitare incidenti e di soccorrere con successo un animale selvatico in difficoltà. Quasi certamente la cerva si era allontanata dai vicini boschi in cerca di cibo e si è ritrovata nel centro abitato tra automobili e passanti stupiti. Spaventata ha poi provato a scappare dal caos finendo per fare irruzione negli uffici comunali.
In casi come questi è fondamentale sapere come comportarsi di fronte a un selvatico per evitare incidenti: la prima cosa da fare è lasciare spazio all'animale, mantenere la calma e restare in silenzio. Le specie selvatiche sono naturalmente schive e timorose nei confronti dell'essere umano, solitamente dileguandosi rapidamente appena avvertono la sua presenza.
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A volte però alcuni individui possono diventare troppo confidenti e si abituano sia alla presenza umana che alle scorribande in città. In questi casi possono diventare un pericolo per loro stessi, per gli animali domestici e per le persone ed è fondamentale – come ricordiamo sempre su Kodami – non alimentarli per evitare incidenti o conseguenze peggiori.
La convivenza tra umani, domesti e sinantropi selvatici passa infatti proprio dall'educazione e dalla consapevolezza dell'interazione. Conoscere la fauna selvatica, il comportamento da seguire e l'etologia degli animali che vivono vicino o all'interno delle nostre città è perciò fondamentale e il ruolo del cittadino nella sua relazione indiretta con questi animali è cruciale per la salvaguardia stessa della fauna e per evitare spiacevoli danni e incidenti.