10 Febbraio 2022
16:31

A Palermo 4 denunce dei Forestali in un mese: intensificate le attività a tutela degli animali

Si fa sempre più intensa a Palermo l’attività di contrasto agli illeciti legati agli animali. Sono state 4 le persone denunciate e 35 gli esemplari sequestrati, tra specie di avifauna selvatica e testuggini.

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Si fa sempre più intensa a Palermo l’attività di contrasto agli illeciti legati agli animali. Se nel 2021 i Carabinieri Forestali del Centro anticrimine natura della città hanno sequestrato 300 esemplari in via d’estinzione (poco meno di uno al giorno) e hanno denunciato 30 persone (circa 2,5 al mese), gennaio è iniziato col botto. Infatti, sono state 4 le persone denunciate e 35 gli esemplari sequestrati, tra specie di avifauna selvatica e testuggini. Un numero di gran lunga maggiore rispetto al trend dell'anno precedente.

Anche in occasione delle ultime azioni di contrasto sia il Nucleo Cites di Palermo che il Distaccamento di Punta Raisi hanno denunciato all’autorità giudiziaria persone che avevano messo in vendita (senza avere alcuna documentazione che potesse comprovare la legale detenzione degli esemplari) 32 fringillidi, prevalentemente cardellini (Carduelis carduelis), e tre esemplari di testuggini di terra, le Testudo hermanni.

Tutti loro, per garantire una migliore qualità di vita e un idoneo trattamento, sono stati sequestrati e affidati alle cure di Centri di conservazione della fauna selvatica. L’obiettivo, infatti, è di riadattare gli animali per fare in modo, se possibile, di reinserirli nei rispettivi habitat di provenienza. In alcuni casi sono stati anche rinvenuti e sequestrati gli strumenti utilizzati dai bracconieri per l’uccellagione.

L’attività dei Carabinieri forestali non si è limitata solo a questo: sempre a gennaio sono anche state denunciate due persone per detenzione di animali pericolosi senza la prevista autorizzazione prefettizia e sono stati elevati verbali amministrativi per oltre 12.000 euro per violazioni connesse alla normativa Cites, all’iscrizione all’anagrafe canina, alla normativa sul corretto esercizio del prelievo venatorio, al malgoverno di animali, alla movimentazione degli equidi.

Proprio qualche giorno fa proprio a Palermo un maxi-blitz ha portato all’esecuzione di 22 misure cautelari tra Carini, Palermo, Isola delle Femmine, Capaci, Terrasini, Borgetto, Enna e Finale Emilia. Otto persone sono finite in carcere e nove agli arresti domiciliari, mentre per altre cinque è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tutto è partito da un regolamento di conti tra gruppi rivali per il controllo della piazza di spaccio a Carini. In quell'occasione un cavallo venne ferito e un altro ucciso soltanto per lanciare un messaggio malavitoso: «Qui comandiamo noi».

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