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24 Marzo 2024
16:00

5 animali che subiscono una metamorfosi

Molti animali subiscono metamorfosi, ovvero cambiano aspetto e comportamento tra la fase larvale e quella adulta. Alcuni esempi più famosi sono gli insetti come le farfalle, gli anfibi come le rane, ma anche tanti invertebrati marini.

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La metamorfosi in zoologia è un processo attraverso il quale un animale subisce dei sostanziali cambiamenti morfologici, fisiologici e comportamentali durante il suo sviluppo, passando da una fase di larva ad una di adulto. La differenza fondamentale non sta solo in un mutamento della forma del corpo, ma nella maturazione degli organi riproduttori e conseguente capacità di riprodursi.

L’esempio più lampante è quello delle farfalle, ma questo fenomeno è comune in molti gruppi di animali, come la maggior parte degli insetti, gli anfibi, alcuni pesci e numerosi invertebrati marini. Alcuni di questi hanno una vita relativamente lunga anche da adulti, altri, invece, mancano addirittura dell'apparato digerente e moriranno poco dopo l’accoppiamento, quando avranno consumato tutte le risorse energetiche accumulate durante lo stadio larvale.

Gli insetti

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Il primo animale che potrebbe venirci in mente quando si parla di metamorfosi è la farfalla, o meglio, le miriadi di specie di farfalle e falene esistenti in tutto il mondo. Tuttavia, queste non sono le uniche, anzi, praticamente tutte le specie di insetto vanno incontro a questo processo, anche se in due distinte modalità: metamorfosi incompleta o completa.

Alcuni gruppi di insetti, come cavallette (ortotteri) e scarafaggi (blattoidei) vanno incontro ad un processo di metamorfosi incompleta, ovvero dalle uova nascono direttamente delle neanidi, versioni in miniatura degli adulti senza ali o organi riproduttori sviluppati, che tramite una serie di mute raggiungeranno la forma adulta.

Quella delle farfalle, invece, che prevede la larva (o bruco in questo caso), lo stadio intermedio di pupa e infine l’adulto, è detta metamorfosi completa. Qui ad ogni stadio corrisponde una morfologia e un comportamento diverso: le larve, infatti, possono essere molto diverse dagli adulti sia nell’aspetto che nella dieta, tanto che durante lo stadio di pupa, l'insetto subisce una completa ristrutturazione del corpo, che può includere la formazione non solo di ali, ma anche di interi altri organi. Questo consente alle larve e agli adulti di non essere in competizione tra loro per le stesse risorse. Altri insetti che fano metamorfosi completa sono le mosche (ditteri), i coleotteri e api,vespe e formiche (imenotteri).

Gli anfibi

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Tra i vertebrati, la metamorfosi degli anfibi è sicuramente la più nota: attraverso questo processo le larve acquatiche di questi animali (dette girini nelle rane) mutano fino a perdere le branchie e sviluppare dei polmoni funzionanti, acquisendo la capacità di uscire dall’acqua. In alcuni rari casi nelle salamandre, come nell’axolotl, le larve possono riprodursi senza mutare nella forma adulta.

Nel caso di rane e rospi, invece, le uova sono deposte in acqua, dove dopo la schiusa i girini cresceranno nutrendosi principalmente di materiale vegetale e detriti. Questi hanno corpi allungati privi di arti, con lunghe code che usano per nuotare e branchie per respirare sott'acqua. Durante la metamorfosi i girini subiscono una serie di cambiamenti anatomici e fisiologici per trasformarsi in adulti terrestri, tra cui il riassorbimento della coda e lo sviluppo delle zampe. Una volta completata la metamorfosi, le rane vivono prevalentemente fuori dall’acqua, ma vi ritornano per deporre le uova.

I pesci

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Anche molti pesci subiscono una metamorfosi, ma non radicale come in molti insetti o anfibi: in questo caso dall’uovo nasce una larva, solitamente chiamata avannotto, trasparente e con le pinne poco sviluppate che muta in un giovane pesce simile agli adulti della sua specie. Durante questo sviluppo, possono verificarsi cambiamenti nel corpo, come la crescita delle pinne o la formazione di altre strutture specializzate, ma non avviene un cambiamento così netto e radicale come in altri animali.

Le meduse

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Anche le meduse vanno incontro a metamorfosi, anzi, il loro ciclo vitale è piuttosto complesso e comprende diverse fasi, tra cui due stadi principali: il polipo, da non confondere con il mollusco polpo, e la medusa. Quasi tutti gli cnidari, il gruppo a cui appartengono queste specie, seguono questo schema, ad eccezione dei coralli, che mancano della forma medusoide.

Le meduse fanno parte del plancton e in quanto tali sono organismi che si lasciano trasportare liberamente dalle correnti. Quando due adulti si accoppiano e le uova sono fecondate inizia un nuovo ciclo vitale con uno stadio larvale libero chiamato planula. Questa nuoterà fino ad un substrato su cui può ancorarsi e passare alla fase larvale vera e propria chiamata polipo.

I polipi sono comunque in grado di riprodursi asessualmente tramite gemmazione, attraverso un processo chiamato strobilazione, in cui vengono rilasciate numerose giovani meduse dal corredo genetico uguale tra loro dette efire. Queste, una volta staccate dal polipo tornano a vivere come organismi liberi e crescono fino a diventare meduse adulte, che invece si riprodurranno sessualmente ricominciando il ciclo.

Le spugne

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Le spugne sono tra gli animali più antichi e semplici che ancora abitano il nostro Pianeta. Vengono spesso scambiate per piante per via della natura sessile, ovvero di organismo ancorato ad un substrato. Tuttavia, questi organismi mettono in atto una particolare strategia per non entrare in competizione con la prole: le spugne adulte rilasciano i gameti nell’acqua in modo che possa avvenire la fecondazione e dare origine ad una larva chiamata anfiblastula, capace di nuotare liberamente in mare per un breve periodo.

Questo è fondamentale affinché la larva si allontani il più possibile dalla spugna madre, prima di fissarsi al substrato ed iniziare la fase adulta: in questo modo le due spugne non saranno in competizione per le particelle di cibo disperse in acqua nella stessa zona e potranno crescere in maniera totalmente indipendente.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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