Un ragazzo è stato salvato insieme al suo pappagallino dalle macerie del terremoto in Turchia

Un ragazzo di 13 anni è stato salvato dalla macerie insieme al suo pappagallino 55 ore dopo il terribile terremoto che ha colpito Turchia e Siria.

8 Febbraio 2023
17:12
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Un ragazzo di 13 anni è stato salvato dalle macerie a Kahramanmaraş, in Turchia, con il suo pappagallino da compagnia ancora stretto tra le mani e che ha protetto per ben 55 ore di fila dopo il terribile terremoto che ha devastato la parte meridionale del paese e la Siria. I soccorritori hanno impiegato circa tre ore per riuscire a tirare fuori dalla macerie Berat Sarı – questo è il nome del tredicenne – che, una volta caricato in ambulanza, ha chiesto immediatamente di soccorrere anche il suo uccellino da compagnia, affidato nel frattempo ai familiari che erano lì con lui.

Il pappagallino o parrocchetto ondulato, conosciuto anche come cocorita, è stato poi nutrito e abbeverato da sua zia, che è scoppiata in lacrime dopo aver visto il nipote e il suo animale estratti ancora vivi dalle macerie. Il tremendo terremoto che ha colpito Turchia e Siria ha fatto già oltre 11.000 vittime e sono purtroppo ancora migliaia i feriti e i dispersi. Soccorritori e unità cinofile sono costantemente al lavoro per salvare quante più persone possibili dalle macerie e anche i cani dei Vigili del Fuoco italiani sono arrivati per dare il loro contributo.

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Un pappagallino ondulato come quello salvato a Kahramanmaraş

Sono oltre 100 i cani da ricerca che in questo momento si trovano in Turchia, arrivati da 19 stati membri dell'Unione Europea, oltre che dall'Italia. Altri sono arrivati o arriveranno anche da altri Paesi, come Israele, India, che fin da subito hanno offerto il loro aiuto. La situazione più complessa riguarda però la Siria, già pesantemente messa in difficoltà a causa della guerra civile che va avanti da 12 anni e che sta rendendo parecchio complicato far arrivare i soccorsi.

Immagini come quelle di Berat Sarı e del suo pappagallino che alimentano fortunatamente la speranza di salvare altre vite ci riportano però alla mente anche altre terribili scene legate a crisi umanitarie di tale portata, come la guerra ancora in corso tra Russia e Ucraina. Quando accadono disastri ed conflitti tanto grandi e che cambiano il corso della Storia, spesso ci sorprendiamo di come molte persone provino in tutti i modi a salvare anche i loro animali.

Sono purtroppo ancora freschissime le foto e i video delle persone in fuga dall'Ucraina assieme ai loro cani o gatti e si può persino andare indietro fino alle Guerre Mondiali per scoprire che non è la prima volta che accade che donne e uomini abbandonino tutto ma non i loro amati compagni di vita animali. Guerre, disastri ambientali e terremoti colpiscono indistintamente animali umani e non ed è proprio in momenti così bui e difficili e ci fanno sentire così piccoli e insignificanti, che dobbiamo ricordarci di essere tutti parte dello stesso popolo, senza distinzione di specie, etnia, religione o qualsiasi altro tipo di diversità.

E tutti possiamo dare il nostro contributo, anche dall'Italia. Il nostro paese, attraverso il Servizio Nazionale della Protezione Civile, ha offerto subito la propria disponibilità a inviare aiuti per supportare le autorità locali nelle attività di ricerca e soccorso. La Croce Rossa Italiana ha lanciato una raccolta fondi per soccorrere le popolazioni colpite e anche Save The Children ha attivato un fondo emergenze per aiutare i bambini più vulnerabili.

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