Validato dalla Dott.ssa Eva Fonti
Membro del Comitato Scientifico di kodami
Medico Veterinario

I baffi del gatto, noti anche come vibrisse, sono peli rigidi e spessi che si trovano sul muso, sulle guance, sulle sopracciglia e sulle zampe anteriori. I baffi sono diversi dagli altri peli perché sono molto più spessi, più lunghi e sono inseriti più in profondità nella pelle. Quindi la risposta alla domanda "si possono tagliare i baffi al gatto?" è decisamente no.

Perché non si possono tagliare i baffi ai gatti?

I gatti utilizzano le vibrisse per orientarsi e così percepiscono il mondo intorno a loro, sono infatti pieni di recettori tattili che consentono anche di percepire le vibrazioni nell'aria e di valutare le distanze.

Tagliare i baffi può causare confusione e disorientamento, rendendoli vulnerabili ad incidenti. Inoltre, sono fondamentali per la comunicazione tra i loro simili, quindi il taglio dei baffi potrebbe anche impedire al gatto di comunicare efficacemente con i suoi conspecifici.

Alcuni falsi miti sui baffi del gatto

Vivendo nell'era digitale e invasi costantemente dalle fake news, non potevano mancare anche quelle che riguardano le vibrisse. Come:

  • I baffi dei gatti non si rigenerano. Non è vero: le vibrisse crescono costantemente, cadono e ricrescono naturalmente;
  • I baffi dei gatti possono essere tagliati senza conseguenze. Come già spiegato in precedenza, tagliare le vibrisse può causare problemi, poiché sono importanti per il loro senso di orientamento e per la comunicazione con i loro simili;
  • I baffi dei gatti servono solo a dare un aspetto carino. Non è vero:  sono importanti per la loro sopravvivenza e per la funzione di interagire con il mondo circostante.
  • I baffi dei gatti crescono solo sulla faccia. Errato, crescono anche sulle zampe e sulla coda.

In sintesi, le vibrisse sono importanti per la sopravvivenza dei gatti e non dovrebbero mai essere tagliate senza una motivazione medica.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, le indicazioni date dal veterinario di riferimento.