L’avvistamento casuale delle orche all’isola di Kapiti regala uno spettacolo sorprendente

Presso un'isola della Nuova Zelanda è avvenuto un notevole e casuale avvistamento ravvicinato con le orche.

18 Gennaio 2023
10:44
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Nella mattina dello scorso 15 gennaio l'isola di Kapiti è divenuta protagonista di uno dei più interessanti avvistamenti di orche (Orcinus orca) avvenuti nell'oceano Pacifico.

Presso l'isola, distante circa 5 km al largo della costa occidentale dell'isola settentrionale della Nuova Zelanda, una famiglia di orche ha sorpreso un gruppo di fortunati escursionisti che si trovava al largo. Gli escursionisti si trovavano nei pressi dell'isola per una battuta di pesca e dopo aver passato la prima parte della mattinata a godersi la buona giornata, si sono ritrovati felicemente sorpresi nell'essere circondati dalle orche, che presto hanno prontamente iniziato a giocare tra di loro.

L'evento è stato ripreso e i momenti salienti del rendez vous sono stati diffusi sui social e sui siti delle reti locali, per permettere a tutti di godere delle immagini. Le orche infatti non sono molto note per avvicinarsi così pacificamente agli esseri umani e per gli escursioni è stata un'enorme fortuna averle incontrate in un momento di "relativa calma" – lontano dalle battute di caccia.

Sam Aitkenhead è il fortunato amatore che ha catturato il momento dell'emersione tramite la camera del cellulare ed ha affermato che erano circa le  10:30 quando hanno avvistato i tre cetacei.

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«Eravamo fuori a pescare. Abbiamo avuto un'occasione più unica che rara. Eravamo ormeggiati vicino all'isola di Kapiti per prendere dei dentici e ne abbiamo presi anche alcuni all'inizio » ha detto Aitkenhead. «Poi, mentre tiravamo l'ancora, abbiamo visto questa massiccia pinna dorsale venire verso di noi, tipica di un maschio. Siamo rimasti piuttosto entusiasti e poi, quando abbiamo fatto maggiore attenzione, abbiamo visto anche la mamma e il cucciolo.»

Nel video è possibile osservare gli animali volteggiare sotto le onde che lambivano la barca con cui gli escursionisti avevano preso il largo; è molto probabile che per quanto abbiano mostrato un comportamento giocoso, in verità le orche si siano approfittati della battuta di pesca per catturare qualche pesce sfuggito agli esseri umani. Rimane comunque la casualità dell'evento. Per quante le riprese del video sembrano fuoruscire quasi da un dietro le quinte di qualche documentario, gli escursionisti infatti non erano lì per documentare gli animali e non sono dei professionisti.

Non è la prima volta che questi intelligentissimi animali hanno dimostrato di aver compreso la correlazione che è possibile fare fra la presenza delle barche – anche quelle più piccole, come quella usata da Aitkenhead e i suoi amici – e la possibilità di ricavare cibo, correlazione che mette in realtà in soggezione alcuni esperti.

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Aitkenhead da parte sua ha riferito che il suo gruppo e la famiglia di animali si è divertito nel condividere il momento dell'incontro. In quel momento la loro barca era ancorata a circa 2 km a nord dell'isola e le orche sono state chiaramente visibili, nel mentre giocavano con la barca, per un ammontare di tempo di circa 10 minuti.

«Siamo stati davvero fortunati. Adoro assolutamente le orche, tanto che il giorno prima ne avevo vista qualcuna online, tramite delle foto. Stavo parlando proprio di un'orca che era stata avvistata e fotografata nei pressi dell'isola di Kapiti un mese fa, quando la famiglia è comparsa. Non pensavamo davvero che sarebbe successo» ha affermato il giovane, commentando la notizia per i siti locali.

Recentemente gli avvistamenti spettacolari di cetacei stanno aumentando. Anche qui su Kodami abbiamo segnalato la presenza di grossi cetacei presso il Mar Tirreno meridionale o la notizia dell'interessante incontro con una balenottera azzurra partoriente al largo della California. Da una parte dunque questi avvistamenti sono una ottima notizia, ma è anche vero che i cetacei in buona parte del mondo rischiano di cadere sempre più vittima dell'inquinamento (recente l'uscita dell'ultimo report per il delfino di Risso nel Mediterraneo), come dell'eccessiva antropomorfizzazione dei percorsi fluviali e costieri. La loro tutela resta dunque sempre uno degli obiettivi principali da parte di tutti i biologi marini e gli ambientalisti del pianeta.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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