Lancaster Farm Sanctuary, una nuova vita per gli animali da fattoria abbandonati

Immerso nel verde della Pennsylvania esiste un rifugio sicuro per gli animali vittime di violenze e maltrattamenti. È il Lancaster Farm Sanctuary, il santuario degli animali, fondato da Junina Terzi e Sarah Salluzzo, una fattoria no-profit che accoglie animali abbandonati dall'uomo, spesso con gravi patologie da affrontare.

20 Gennaio 2021
12:16
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Immerso nel verde della Pennsylvania esiste un rifugio sicuro per gli animali vittime di violenze e maltrattamenti. È il Lancaster Farm Sanctuary, il santuario degli animali, fondato da Junina Terzi e Sarah Salluzzo, una fattoria no-profit che accoglie animali abbandonati dall'uomo e nella maggior parte dei casi con gravi patologie. Questo santuario, però, non è soltanto un rifugio, ma un luogo in cui i visitatori possono conoscere più da vicino gli animali da fattoria, imparando a trattarli con il rispetto che meritano: «Amiamo dare a questi animali la possibilità di incontrare persone come individui meritevoli: è la nostra missione – spiegano Sarah e Junina – Ogni animale ha la propria personalità, i propri interessi e i propri bisogni».

Gli animali che arrivano al Lancaster Farm Sanctuary si lasciano alle spalle un terribile passato, proprio come Jude, una mucca nata con la palatoschisi e che ha vissuto al freddo di una gabbia per poi essere stata abbandonata da un caseificio locale. Quando Junina e Sarah l’hanno salvata le sue condizioni erano molto gravi, ma grazie alle loro cure e all’aiuto di esperti veterinari, Jude è tornata a vivere, riappropriandosi di quella felicità che le era stata ingiustamente negata. Quello di Jude è solo uno dei salvataggi compiuti dal Lancaster Farm Sanctuary. Oltre a prendersi cura di questi animali sfortunati, nel Santuario si lavora per far sì che tornino anche ad approcciarsi nuovamente con l'uomo.

Spesso si guarda al mondo della campagna come qualcosa di estraneo a noi, tuttavia la salute e il benessere degli animali da fattoria ci riguarda da vicino. Negli ultimi anni, infatti, si è fatta luce sulla correlazione tra la nascita di nuovi virus e gli allevamenti intensivi, ovvero mega fattorie nelle quali gli animali sono spesso tenuti in condizioni fatiscenti e che comportano un indebolimento del loro sistema immunitario, favorendo la formazione di virus e batteri zoonotici che possono essere causa di epidemie e pandemie. Ecco perché prendersi cura degli animali non significa avere a cuore solo la loro salute, ma salvaguardare anche la vita dell'uomo. Questo è stato l'obiettivo con cui è nato il Lancaster Farm Sanctuary, diventato un esempio di come uomo e natura possono convivere nel rispetto reciproco perché facciamo tutti parte di un'unica, grande comunità.

«Quanti più animali da fattoria riusciamo a salvare, raccontando le loro storie, tanto più riusciremo a creare un mondo migliore per gli animali da fattoria e anche per gli esseri umani – ribadiscono Junina e Sarah – Pensiamo che la violenza verso gli animali stia danneggiando tutti noi. Vogliamo solo aiutare a dare al maggior numero di animali d'allevamento una vita quanto più bella possibile e speriamo che quel seme possa essere piantato e crescere e diffondersi».

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