Incontro-scontro tra un Bouledogue Francese e un branco di cinghiali in un parcheggio. «Il guinzaglio è fondamentale»

Il video è stato girato nei giorni scorsi da un residente del piccolo Comune dei Castelli Romani, riaccendendo il dibattito sulla presenza dei cinghiali nei centri abitati e sul modo corretto di gestire situazioni potenzialmente molto pericolose.

23 Marzo 2023
12:11
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Un Bouledogue Francese corre abbaiando verso un branco di cinghiali in un parcheggio condominiale di Ariccia. Gli ungulati a loro volta lo caricano, nel tentativo di farlo allontanare. Il video è stato girato nei giorni scorsi da un residente del piccolo Comune dei Castelli Romani, riaccendendo il dibattito sulla presenza dei cinghiali nei centri abitati e sul modo corretto di gestire situazioni potenzialmente molto pericolose.

Il video è stato girato dalla finestra di un palazzo che affaccia sul parcheggio condominiale, e diffuso poi da Welcome to Favelas. Si vede il cane (una femmina di Bouledogue Francese, è stato accertato in seguito) dirigersi verso un branco composto da otto esemplari, la gran parte adulti, all’interno del parcheggio condominiale. I cinghiali dal canto loro si dividono: alcuni scappano, altri tentano una carica per far allontanare il cane, senza però di fatto attaccarlo.

La scena va avanti per qualche decina di secondi, sino a quando un uomo arriva di corsa nel parcheggio insieme con un altro cane di piccola taglia, prende la cagnetta in braccio e dà le spalle ai cinghiali, mettendo distanza.

Non c'è stato nessuna contatto fisico tra i protagonisti della vicenda, fortunatamente, ma l’accaduto evidenzia una serie di dettagli importanti, come conferma Federica Pirrone, etologa membro del comitato scientifico di Kodami.

«Come si può ben vedere nel video, i cinghiali non hanno alcuna motivazione offensiva e anche i comportamenti aggressivi difensivi, come per esempio le cariche, sono appena accennati, compatibilmente col fatto che si tratta di animali forti, pesanti e fermi alla dimensione della minaccia – spiega Pirrone, membro – L’intento è far allontanare o far smettere il cane che a sua volta li minaccia, probabilmente a sua volta per motivi difensivi, in modo da riuscire ad andarsene».

«La questione è sempre la stessa: in una elevata percentuale di "scontri" di questo tipo, sono coinvolti i cani e queste interazioni possono finire male, non necessariamente solo per il cane – conclude l’etologa – È assolutamente prioritario condurli sempre al guinzaglio, e questo vale ovunque, perché lo prevede la legge, ma a maggior ragione in zone strettamente popolate da fauna selvatica».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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