Il video di mamma aquila che sfida il gelo e la neve per proteggere il suo uovo

Il nido è coperto dalla neve, le temperature sono sotto lo zero ma questo non spaventa l'aquila di mare che continuerà a proteggere il suo uovo fino al giorno più importante: quello della schiusa.

9 Marzo 2023
17:47
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C'è un'aquila, ripresa in un video diventato virale, che sfida il gelo per proteggere il suo bene più prezioso. Il nido è coperto dalla neve, le temperature sono sotto lo zero ma questo non spaventa i due genitori che continueranno a proteggere il loro uovo fino al giorno più importante, quello della schiusa. Si tratta di un’aquila di mare dalla testa bianca (Haliaeetus leucocephalus), una specie diffusa in Nord America e l'esemplare che vedete in video è stato ripreso dalle telecamere del Dipartimento delle Risorse Naturali del Minnesota che ne monitora e protegge la specie.

Nonostante le temperature estreme, questo rapace è in grado di covare e tenere perfettamente al caldo il suo uovo grazie alla placca incubatrice, una zona dell’addome priva di piume che, grazie al contatto diretto con la pelle, permette di trasferire meglio il calore all’uovo proteggendolo così dalla tempesta di neve che in questi giorni ha colpito il Minnesota.

L’aquila monitorata sta covando un solo uovo, l’unico rimasto dopo la rottura del secondo uovo deposto dalla mamma ma, in genere, questo specie può covare fino a 4 uova che possono pesare, pensate, anche più di mezzo chilo. La schiusa avviene dopo circa 35 giorni, i pulli appena nati sono grandi quanto un pettirosso sono completamente ricoperti da un morbido piumino bianco e vengono nutriti dai genitori con un trito di lucertole e pesci. Ed è infatti il pesce il cibo preferito delle aquile di mare dalla testa bianca che proprio per questo motivo preferiscono costruire i nidi nelle vicinanze di una fonte d’acqua.

Nel video in timelapse si vede l’aquila che, dopo essere stata sommersa dalla neve, se la scrolla di dosso, mentre il suo partner arriva per darle il cambio. Le aquile infatti covano le uova a turno, mentre l’altra va a caccia. La caratteristica principale di questa specie è, appunto, la testa bianca, da cui deriva il suo nome più comune. In Italia è però anche conosciuta come aquila calva, nome che deriva dalla traduzione del termine “bald”, che però anticamente in inglese significava "avere il bianco sul viso o sulla testa" e non "calvo".

È uno dei rapaci più grandi degli Stati Uniti, secondo solo al condor della California: la sua apertura alare può arrivare a quasi tre metri e sono lunghi più di un metro. Possono vivere oltre 30 anni in natura e la femmina, molto più grande del maschio, può pesare fino a quasi 7 chili. Dal 1782, è l’animale simbolo degli Stati Uniti e perfino di alcune forze armate, come la 101° divisione aviotrasportata dell’esercito americano.

Purtroppo però, fino a poco tempo fa, questo animale era considerato in pericolo a causa della caccia e dalle attività dell’uomo, che ne stavano causando l’estinzione. Infatti, sebbene si nutrano prevalentemente di pesce e carogne, si pensava che l’aquila predasse i polli, gli agnelli e gli animali domestici. Di conseguenza questi rapaci venivano uccisi nel tentativo di liberarsi da questa “minaccia”.

Ma notando la riduzione degli esemplari, il Congresso degli Stati Uniti approvò il Bald Eagle Protection Act. La legge, istituita nel 1940 e che vieta la loro caccia, ne ha permesso così il ripopolamento e per questo, nel 2007, l’aquila di mare dalla testa bianca è stata rimossa dalle specie in via di estinzione anche se rimane protetta da due leggi, il Migratory Bird Treaty Act e il Bald and Golden Protection Act che vietano l’uccisione, la vendita o il danneggiamento dei loro nidi e delle loro uova.

Secondo il dipartimento delle risorse naturali del Minnesota, la coppia coverà il suo uovo fino a circa il 23 marzo data in cui gli occhi di tutto il mondo potranno vedere uno degli eventi naturali più belli: la nascita di una nuova vita.

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