Adottato da una squadra di calcio, il cagnolino El Niño partecipa agli allenamenti

Quando è stato trovato, questo cucciolo aveva solo poche settimane di vita ed era in condizioni critiche, denutrito e molto debole. La squadra di calcio di Santa Ana, El Salvador, lo ha adottato ed è diventato la mascotte del team.

14 Marzo 2023
14:16
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La Once Lobos, la squadra di calcio di Santa Ana, El Salvador, ha adottato un cagnolino che è diventato una vera e propria mascotte del team. È stato ribattezzato “El Niño” ed è stato accolto da Sonia, la custode del club che vive a pochi passi dal centro sportivo.

Quando è stato trovato, il cucciolo aveva solo poche settimane di vita e versava in condizioni critiche: era magro e molto debole. Sonia, che da tempo stava cercando un cane che potesse farle compagnia, si è subito presa cura di lui, dandogli da mangiare e portandolo da un veterinario. Grazie al suo aiuto, El Niño è riuscito a recuperare le forze in poco tempo. «Era malnutrito e sottopeso ma ora è migliorato e si vede che è più felice e che si diverte con noi», racconta un difensore della squadra.

El Niño ha iniziato presto a prendere confidenza non solo con la sua nuova casa ma anche con i suoi compagni, i calciatori della Once Lobos, con cui ha instaurato un legame molto forte, venendo dopo poco accolto come membro dello staff a tutti gli effetti.

Appena i calciatori arrivano al centro sportivo, prima li accoglie nel parcheggio e poi li accompagna negli spogliatoi. È l’allenamento sul campo da gioco, però, il momento in cui El Niño si diverte di più, correndo da una parte all’altra e giocando con i calciatori durante gli esercizi, quasi come se volesse prendere parte agli schemi del mister Nelson Ancheta. «Tutto il gruppo ha apprezzato il suo arrivo perché partecipa agli allenamenti – commenta l'allenatore – Segue sempre i giocatori e si mette perfino a mordere le scarpe».

Finiti gli allenamenti, dopo aver salutato i suoi compagni di squadra, El Niño torna da Sonia, dove condivide gli spazi con gatti e galline, in attesa di una nuova giornata da trascorrere sui campi da gioco. «In realtà, all’inizio lo avevo chiamato Rufo ma poi ho dovuto cambiare nome perché in campo i calciatori hanno iniziato a chiamarlo El Niño e lui si è abituato subito», spiega Sonia.

Da quando lo stadio è diventato la sua nuova casa, oltre che dai calciatori, El Niño è stato accolto anche da tutti gli appassionati del club che adesso, durante le partite, potranno contare sul sostegno di un tifoso davvero speciale.

La storia di El Niño ci ricorda quanto amore possano regalarci gli animali, non solo tra le mura di casa, e che stare in loro compagnia può davvero trasformare in meglio le nostre giornate. Sentimento confermato dal mister della squadra: «Io ho due cani a casa, gioco con loro, scacciano la tristezza e portano la gioia. Quindi se ci sarà la possibilità di prendere un altro cagnolino sicuramente sarà il benvenuto».

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