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16 Ottobre 2024
15:28

Vermi giganti, lumache e altre strane creature marine trovate sotto la superficie terrestre a 2.500 metri di profondità

Robot sottomarini hanno scoperto un'esplosione di vita inaspettata tra le cavità lungo la dorsale vulcanica del Pacifico orientale, a ben 2.500 metri di profondità.

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Un pesce e i giganteschi vermi tubo osservati dai ricercatori. Foto di Schmidt Ocean Institute

Per la prima volta, gli scienziati hanno scoperto un mondo sottomarino rimasto segreto e brulicante di vita. Vermi attaccati alle rocce lunghi tre metri, altri che sembrano millepiedi giganti e poi cozze, lumache e tante altre creature marine che popolano le sorgenti idrotermali tra le cavità lungo la dorsale vulcanica del Pacifico orientale, a ben 2.500 metri di profondità.

Scienziati e ricercatori studiano da decenni questi ambienti estremi sotto la superficie del fondale, ma sono da sempre considerati "abitabili" solo da batteri e altri minuscoli microorganismi. Eppure, la scorsa estate un robot sottomarino ha scovato una vita sorprendentemente diversificata intorno a queste sorgenti, tanto da meritarsi la pubblicazione di nuovo studio sulla rivista Nature Communications.

Il merito di questa scoperta va ai ricercatori dello Schmidt Ocean Institute che volevano studiare in che modo le larve degli organismi marini si stabiliscono sopra e sotto il fondale marino e, un po' a sorpresa, si sono imbattuti in un'esplosione di vita all'interno delle cavità piene di fluido idrotermale al largo del Sud America.

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Come le larve di vermi e altri organismi si spostano tra il sopra e il sotto della superficie del fondale attraverso i fluidi. Immagine da Bright et al., 2024

Qui, dove due placche tettoniche si incontrano sul fondale formando una dorsale vulcanica, sono stati trovati decine di vermi tubo giganti (Riftia pachyptila), in grado di sopportare temperature elevate e altissimi livelli di zolfo. Questi vermi policheti, lontani parenti di lombrichi e vermocani, vivono rinchiusi in un tubo chitinoso bianco ancorato al fondale, da cui emergono i ciuffi branchiali rossi, utilizzati sia per respirare che per assorbire i nutrienti utili soprattutto ai batteri simbionti che vivono al loro interno e che, a loro volta, nutrono i vermi.

Può sembrare strano, ma questi invertebrati non hanno né una bocca né un intestino e per sopravvivere si affidano interamente ai batteri. Anche senza una bocca, Riftia pachyptila se la cava comunque piuttosto bene, riuscendo a crescere fino a ben 3 metri di lunghezza. Tuttavia, questi strani vermi alieni non sono le uniche forme di vita complesse osservate dai ricercatori. Insieme a loro, sono state osservate diverse specie di vermi mobili, simili a millepiedi, lumache marine, cozze e, ovviamente, pesci abissali.

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Vermi, molluschi e altri organismi mobili osservati dagli scienziati. Immagine da Bright et al., 2024

Ma la vera domanda che gli scienziati si pongono è: cosa ci fanno questi animali in un ambiente così estremo? I ricercatori credono che le giovani larve, solitamente tipiche dei fondali marini, possono muoversi e stabilirsi persino all'interno di queste cavità sotto la superficie terrestre, viaggiando tra i fluidi di sfiato delle sorgenti idrotermali. Se questa ipotesi è vera, significa che il sopra e il sotto dei fondali marini, sono profondamente più connessi di quanto pensavamo, influenzandosi reciprocamente e scambiandosi di continuo forme di vita.

Con tutta probabilità, si tratta solo delle punta dell'iceberg che testimonia come, anche gli abissi e i fondali più estremi ospitano un biodiversità straordinariamente ricca, complessa e poco o nulla studiata. Lo stesso team dello Schmidt Ocean Institute, a inizio anno aveva infatti annunciato la scoperta di ben quattro nuove specie di polpi, nascoste all'interno di un "giardino segreto" a circa 2.800 metri di profondità, sempre all'interno di anfratti e fessure riscaldate dalle calde sorgenti idrotermali.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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