Scoperte quattro nuove specie nel “giardino segreto” dei polpi in Costa Rica

Al largo della Costa Rica, nei pressi di una sorgente idrotermale di profondità, una spedizione ha scoperto una nursery dove si riproducono tantissimi polpi. Tra questi, anche quattro nuove specie ancora in fase di studio.

17 Gennaio 2024
16:46
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Vitreledonella richardi. Foto dello Schmidt Ocean Institute

Un universo segreto e inesplorato, ricco di biodiversità mai vista prima, è custodito nelle profondità oceaniche al largo della Costa Rica. A circa 2.800 metri di profondità, infatti, nascosto da anfratti e fessure riscaldate dalle calde sorgenti idrotermali, decine di polpi femmine si riuniscono per proteggere e dare alla luce i loro piccoli tutte insieme. Scoperto appena lo scorso anno, questo "giardino segreto" dei polpi, grazie al calore fornito dai vulcani sottomarini, permette infatti a diverse specie di polpo di riprodursi a profondità generalmente considerate troppo fredde per questi cefalopodi.

Questa nursery è talmente numerosa e diversificata che gli scienziati sono ora convinti di aver identificato anche ben quattro nuove specie di polpi. «Con duro lavoro, il nostro team ha scoperto nuove sorgenti idrotermali al largo della Costa Rica e ha confermato che ospitano una nursery di polpi e una biodiversità uniche», ha affermato l'oceanografa Beth Orcutt del Bigelow Laboratory for Ocean Sciences. «È da meno di un decennio che sono state identificate le sorgenti idrotermali a bassa temperatura lungo le dorsali oceaniche. Questi siti sono infatti difficili da trovare poiché non lasciano "firme" nella colonna d'acqua».

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Il rover esplora la nursery dei polpi. Foto dello Schmidt Ocean Institute

Le esplorazioni di questi fondali non sono state effettuate di persona, viste le profondità, ma grazie a un veicolo subacqueo comandato a distanza, l'R/V Falkor dello Schmidt Ocean Institute, che grazie a ripetute immersioni effettuate lo scorso dicembre nel "giardino dei polpi" ha raccolto tantissimi immagini, video e oltre 160 campioni, che aiuteranno gli scienziati a descrivere e catalogare l'incredibile biodiversità che ospita questo sito. I quattro nuovi polpi sono infatti ancora in fase di studio e descrizione e presto sapremo di più sulla loro vita e sulla loro biologia.

Per il momento sappiamo che sono specie di acque profonde, di cui almeno una appartenente al genere Muusoctopus, piccoli cefalopodi privi della sacca per l'inchiostro. In attesa di un nome ufficiale, gli scienziato lo hanno chiamato "polpo Dorado", poiché è stato trovato su un affioramento soprannominato El Dorado Hill. Numerose altre montagne sottomarine ospitano però nursery di polpi, a partire da quella scoperta nel 2018 nelle vicinanze del Davidson Seamount, al largo della costa della California centrale a una profondità di circa 1.640 metri.

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Un piccolo polpo nato a El Dorado Hill. Foto dello Schmidt Ocean Institute

Queste altissime densità di individui, insolite per animali di certo non noti per la loro socialità, suggerisce quindi che le specie di Muusoctopus abbiano bisogno proprio del calore fornito dalle sorgenti idrotermali per potersi riprodurre. Studi e osservazioni precedenti, hanno infatti già dimostrato che il calore fornito da queste sorgenti, le cui acque sono di circa 10°C più calde rispetto alla media di 2°C del fondale marino, riduce il tempo di incubazione delle uova, facilita lo sviluppo degli embrioni e aiuta le madri ad accudire meglio i loro piccoli.

Ci sono però ancora tante altre cose che non conosciamo delle profondità oceaniche. I fondali restano perlopiù inesplorati e ci sono molte altre regioni idrotermali ancora da studiare, ognuna con temperature e caratteristiche chimico/fisiche specifiche e perciò con una biodiversità unica. Ma i polpi non sono gli unici abitati dei mari a radunarsi intorno a queste calde montagne sottomarine: il team ha infatti scoperto anche una nursery di razze, che hanno soprannominato Skate Park, dal nome in inglese di questi pesci: skate.

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Il momento della schiusa di un piccolo polpo. Foto dello Schmidt Ocean Institute

Ulteriori studi e ricerca dovrebbero aiutarci a conoscere ancora meglio in futuro questo affascinante luogo e i suoi abitanti. «L'impatto delle spedizioni con R/V Falkor sulla nostra comprensione delle acque profonde del Pacifico della Costa Rica durerà ancora a lungo nel tempo e speriamo che crei maggiore consapevolezza che si trasformi in politiche per proteggere meglio il mare», ha detto il biologo marino Jorge Cortés dell'Università della Costa Rica. «Spero che la spedizione serva da ispirazione anche per le nuove generazioni. Abbiamo bisogno di più collaborazioni internazionali per accrescere le conoscenze del nostro patrimonio delle profondità marine».

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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