11 Agosto 2022
14:43

Uno squalo nuota vicino ai bagnanti ignari: il video ripreso da un drone in Florida

Il video girato da Blake Russ lungo la costa di Daytona Beach mostra uno squalo nuotare tra i bagnanti apparentemente inconsapevoli della sua presenza.

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Immagini girate per caso che riprendono una scena da film: uno squalo intento a nuotare vicino ad alcuni bagnanti che, inconsapevoli della sua presenza, salutano il drone che li sta riprendendo dall’alto.

Il video arriva da Daytona Beach, cittadina costiera a qualche chilometro da Orlando, in Florida, ed è stato girato dai fratelli Robert e Blake Russ: sono stati loro a far volare il drone sull’acqua e a riprendere casualmente lo squalo – uno squalo leuca secondo Blake Russ, ma le immagini non consentono di affermarlo con certezza – intento a nuotare a pochi metri da un uomo e una donna. Che apparentemente ignari della vicinanza dell’animale salutano il drone, divertiti.

«Lo squalo ha nuotato verso diverse persone prima di rendersi conto che non erano cibo e proseguire – ha detto Russ a Fox 35 – In alcuni momenti è stato snervante guardare le immagini, visto che ci sono stati diversi episodi di persone morse da squali in Florida. Nella maggioranza dei casi è stato però confermato che non si trattava di aggressioni o morsi intenzionali».

Nel 2021 confermati 112 casi di morsi di squalo in tutto il mondo

Secondo gli studiosi, infatti, questi predatori marini potrebbero scambiare nuotatori e surfisti per altri animali, nello specifico – come emerge da uno  studio pubblicato sul Journal of The Royal Society Interface – foche, otarie e altri pinnipedi. Un'altra ipotesi sostenuta dagli esperti è che gli squali mordano gli umani per ragioni “esplorative, ovvero per saggiare con i denti quella che potrebbe o meno essere una preda, con conseguenze ovviamente drammatiche per chi subisce un morso di quella potenza.

La Florida è effettivamente nota per il numero di attacchi di squalo che si verificano ogni anno. Non è un caso che l’International Shark Attack File (Isaf), il database che raccoglie e documenta questi episodi, sia nato qui nel 1958. E secondo quanto riporta l’Isaf è proprio nella contea di Volusia, quella di Orlando e Daytona Beach, che si è verificato il maggior numero di attacchi, 337 dal 1882 a oggi, la maggior parte a opera di squali pinna nera.

Nel 2021 l’ente ha investigato su 137 casi di presunta interazione tra squali e umani in tutto il mondo, confermando che in 73 casi si è trattato di “morsi non provocati”, ovvero incidenti in cui il morso si verifica nell’habitat naturale dello squalo, senza che l’umano abbia provocato l’animale. Altri 39 sono invece stati classificati come “morsi provocati”, ovvero morsi che si verificano quando un essere umano inizia in qualche modo l'interazione con uno squalo: se un sub, per esempio, prova a toccarne uno o lo infastidisce, o ancora tentativi di nutrire gli squali o di sganciarli da una rete da pesca.

«Dei restanti 25 casi – spiega l’Isaf – quattro riguardavano morsi a imbarcazioni e uno riguardava morsi post mortem. Cinque casi sono stati considerati “dubbi”, o comunque come incidenti che probabilmente non hanno coinvolto uno squalo. In un unico caso, la natura dell'incidente non era chiara con i dati disponibili, e non è stato possibile confermare altri 14 casi come interazione squalo-uomo. L’Isaf continuerà a indagare su questi casi in collaborazione con le forze dell'ordine locali e i professionisti medici fino a quando non potranno essere risolti in modo soddisfacente».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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