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31 Gennaio 2022
12:19

Una volpe impiccata in Abruzzo, Lndc presenta una denuncia contro «un gesto vigliacco e crudele»

Prima l’hanno seviziata e poi l’hanno appesa a un albero quasi per vantarsi del gesto che avevano commesso. Vittima di questa ennesima barbarie è stata una volpe a Villavallelonga, in Provincia dell’Aquila.

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Prima l’hanno seviziata e quando stavano per andarsene via, il colpo di grazia: l’hanno appesa su un albero quasi per vantarsi del gesto di crudeltà che avevano commesso. Vittima di questa ennesima barbarie è stata una volpe a Villavallelonga, in Provincia dell’Aquila. Il fatto è successo appena fuori l’area protetta del Pnalm, il Parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise.

Lndc Animal Protection ha presentato una denuncia contro ignoti chiedendo alle Forze dell’ordine di non fermarsi con le indagini. Una donna, di passaggio da quelle parti, aveva fotografato la macabra scena e segnalato l’episodio sui social network. Da qui, poi, tutto è partito.

Ora le indagini sono nelle mani dei Carabinieri forestali e delle guardie del Parco. «Abbiamo parlato con una Guardia del Pnalm che ci ha confermato la gravità dell’avvenimento», spiega Piera Rosati, presidente Lndc Animal Protection. Grazie alle ricerche delle forze dell’ordine si capirà «se c’è qualcosa che possa aiutare a risalire agli autori di questa incredibile e ingiustificabile crudeltà. Come tutti gli animali selvatici, la volpe svolge un ruolo fondamentale per l’ecosistema e (pur non essendo un animale a rischio estinzione) è comunque patrimonio indisponibile dello Stato e merita il rispetto che si deve a tutti gli esseri viventi».

«Chiunque abbia compiuto questo gesto di violenza è una persona vigliacca e crudele, che rappresenta un pericolo per tutta la comunità – aggiunge Rosati – Il paese è in subbuglio per quello che è successo e tutti sono sconvolti dalla brutalità di questa uccisione». «Auspichiamo che le indagini compiute dai Carabinieri e dalle Guardie del Pnalm possano dare un volto e un nome al mostro che ha tolto la vita a un animale indifeso, con tanto di messa in scena per ‘vantarsi’ del proprio comportamento».

«Per quanto approfondite, non è detto che le indagini riescano nel loro intento, quindi chiediamo la collaborazione di tutta la cittadinanza per far sì che i responsabili di questa orribile violenza vengano identificati e puniti adeguatamente. Se qualcuno ha informazioni o ha visto qualcosa che possa aiutare a identificarli si faccia avanti e contatti le autorità preposte. È importante che la società civile prenda una posizione contro soggetti del genere», conclude Rosati. Una storia crudele di inutili maltrattamenti. Come quella del 18 aprile dello scorso anno, quando venne trovato un corpo di un cane impiccato ad un albero a Marcianise, in provincia di Caserta.

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