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2 Febbraio 2024
16:03

Una nuova casa per i gatti di Udine: il rifugio nell’ex caserma

La situazione felini sul territorio comunale di Udine è delicata perché la città è priva di una struttura pubblica dedicata per rispondere all’esigenza di un ricovero temporaneo o permanente di molti gatti senza che siano sempre le referenti delle colonie feline e delle associazioni ad accollarsi il peso di assistere questi animali.

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I gatti di Udine avranno una nuova casa nell’area dell’ex caserma Piave: il Comune è riuscito a portare all’attenzione della Regione il suo progetto per il nuovo rifugio felino per vedere se sia possibile usufruire dei fondi messi a disposizione dalla Legge 20 del 2012 che prevede da parte dell’amministrazione regionale la concessione di contributi per le strutture di ricovero e custodia destinate agli animali.

«La situazione sul territorio comunale – spiega l’assessore al Benessere Animale Rosi Toffano – è delicata: ci sono 176 colonie feline censite, con circa 2.400 gatti in carico alle referenti. Inoltre sono presenti tre associazioni sul territorio insieme a due strutture convenzionate. Al momento, però, siamo privi di una struttura pubblica dedicata che potrebbe rispondere all’esigenza di un ricovero temporaneo o permanente di molti felini».

I dati in possesso degli uffici comunali, aggiornati ad ottobre 2023, fotografano una situazione di grande popolosità dei gatti in città: tutte le strutture hanno superato la capacità ricettiva e ci sono più di 250 nuovi nati con 50 gatti che necessitano di ricovero: «Non possiamo pensare che le referenti di colonia felina e delle associazioni si accollino continuamente il peso di assistere questi animali – spiega ancora Toffano – Per questo l’intervento che andremo a realizzare risponderà a un biosgno preciso: accogliere e curare meglio gli animali e concentrare attorno a un centro le attività delle associazioni».

L’area interessata, come si diceva, è quella dell’ex Caserma Piave, una ex area militare di proprietà del Comune interessata anche da prossimi interventi di bonifica. Una zona che necessita da tempo di un recupero e di nuovi scopi: «Il gattile sarà realizzato suddividendo l’area in due lotti distinti – prosegue l’assessore – Il primo, quello per cui si chiede il finanziamento, ospiterà la quarantena, i locali per i veterinari, magazzini e lavanderia oltre che l’accoglienza dei cittadini per eventuali adozioni. L’oasi felina avrà poi spazi interni ed esterni per l’accudimento dei gatti».

Il contributo che viene richiesto alla Regione per il primo lotto è di 200mila euro: «Con questo intervento – chiude l’Assessore Toffano – diamo finalmente una risposta al fenomeno del randagismo e consentiamo alla città di avere un centro di riferimento per i felini, dove potranno trovare una base stabile volontari, associazioni e cittadini».

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Simona Sirianni
Giornalista
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