19 Giugno 2023
12:00

Un universo di odori: il mondo visto con il naso del cane

Il cane vede attraverso il naso, ma questa sua passione per l’esplorazione del mondo lo porta, di tanto in tanto, a infilarsi nei guai. Quali sono i rischi e i benefici delle scorribande dei cani e quali razze nascondono nell’olfatto il loro più grande talento.

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Noi umani siamo esseri particolarmente legati alla vista. Gli occhi sono per noi il più importante canale di interpretazione del mondo che ci circonda. I cani, invece, fanno decisamente più affidamento sul loro potentissimo naso. Attraverso l’olfatto loro possono arrivare ad ottenere molte informazioni sui cani e sugli umani che li circondano. Ed è proprio questo il "superpotere" che gli permette di scoprire chi era il cane del vicinato che ha fatto la pipì sul muro prima di lui, se la persona che è passata vive con un gatto o se siamo stati in palestra prima di tornare a casa. Alcune razze, poi, per poter collaborare con gli esseri umani nella ricerca e nella caccia, sono state selezionate in modo da valorizzare ulteriormente questo aspetto della loro personalità. Ed è così che sono nati i segugi, ad esempio, cani solidi e resistenti, particolarmente abili nell’inseguimento degli odori lasciati da chi è passato prima di loro.

Questi cani sono straordinari cercatori e molti di loro vivono al nostro fianco senza dimostrare a pieno le grandi abilità che nascondono dentro il naso. Uno dei più diffusi e famosi è certamente il Beagle, che con il suo aspetto così innocuo, rischia di farci credere di essere adatto ad una serena vita tra il giardino e il divano. Niente di più sbagliato. Questo piccolo segugio dall’incredibile olfatto trascorrerebbe volentieri la sua giornata tra i pascoli, nei boschi e anche sui sentieri più sconnessi inseguendo gli odori della selvaggina. Come molti segugi, infatti, è nato per aiutare gli esseri umani nella caccia alla lepre. Non è però il solo ad avere questa passione, tra i cani da caccia più famosi, infatti, ci sono anche i Weimaraner, i Setter Inglesi, i Jack Russell e gli “insospettabili” Labrador e Golden Retriever, utilizzati per secoli per portare di ritorno i volatili abbattuti durante le battute di caccia.

Vivere con un cane da caccia è certamente una decisione impegnativa. Il loro spirito libero, infatti, durante le passeggiate senza guinzaglio potrebbe portarli lontani dal nostro sguardo, perché intenti a sentire l’odore di un animale passato poco prima. I selezionatori di queste razze, però, non hanno badato unicamente al loro olfatto, ma nei secoli si sono occupati anche di scegliere sempre i soggetti che non mostravano particolari problemi nel socializzare con i propri simili. Durante le attività venatorie, infatti, i cani dovevano lavorare spesso in gruppo e i cacciatori non volevano perdere tempo per le risse tra di loro. D’altra parte, però, è comunque indispensabile saper gestire la libertà del cane, scegliere luoghi adatti alle loro scorribande e fare in modo che questi momenti non mettano a repentaglio la sicurezza degli altri animali.

Inoltre, trattandosi di cani capaci di infilarsi in luoghi anche inaccessibili a noi umani, è indispensabile munirsi di un antiparassitario adeguato all’ambiente in cui ci si muove, in modo da evitare il rischio di zecche o pulci. 

Quando ne hanno la possibilità, infatti, soprattutto i piccoli Jack Russell, si infilano nelle tane degli animali che vivono sottoterra, mentre i Retriever entrano ed escono volentieri dai corsi d’acqua e poi corrono e si rotolano nei prati dove, prima di loro, sono passati anche altri animali selvatici, i quali potrebbero essere stati a loro volta a contatti con i parassiti. Per quanto riguarda questa problematica sarà sufficiente affidarsi ad un antiparassitario, topico o sistemico, capace di proteggere il proprio animale da pulci e zecche per tutto l’anno. A causa del cambiamento climatico, infatti, i parassiti resistono spesso fino ad autunno inoltrato. In particolare, gli antiparassitari orali, sia con prescrizione veterinaria che in libera vendita, sono di facile somministrazione e, se appetibili, rappresentano addirittura un momento di connessione tra il cane e il pet mate.

Non dimentichiamo, però, che l’ingrediente indispensabile per vivere un’avventura indimenticabile è la presenza di una relazione profonda e basata sulla fiducia, capace di regalare grandi soddisfazioni anche quando il cane si allontana per infilare il naso ovunque.

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