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7 Maggio 2022
9:11

Un santuario per animali nel primo campo da golf del circuito PGA in Kenya

Un nuovo campo da golf in Kenya ha iniziato un ambizioso progetto di coesistenza tra uomo ed animali selvatici: ospitare un santuario per animali sul proprio campo da gioco.

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In Kenya è stato recentemente inaugurato un nuovo campo da golf, il primo del continente africano qualificato per il prestigioso circuito PGA, in cui è possibile giocare circondati da tantissimi animali semi-selvatici. Il Vipingo Ridge Golf Club sta infatti tentando un ambizioso progetto: ospitare un santuario di fauna selvatica africana sul proprio vastissimo campo da gioco.

Il golf è notoriamente uno sport per ricchi e poco sostenibile per il pianeta. In effetti il tipico campo da gioco consiste in un vasto prato raso curato maniacalmente, verdissimo in qualsiasi parte del mondo ed in qualsiasi stagione dell'anno, con un conseguente costo esorbitante in termini di risorse ed energia. Uno studio svedese ha rilevato che l'energia richiesta per un campo da golf ammontava a 16,5 GJ per ettaro all'anno, circa la stessa di cinque auto americane medie. L'impronta di carbonio è in media di circa 29 tonnellate di CO2 all'anno, quasi 10 volte il consumo di carbonio di una persona media. I campi da golf sono monocolture, il che significa che c'è solo un tipo di pianta, l'erba, con pochissima biodiversità e in molti casi, sorgono in aree precedentemente occupate da foresta naturale per creare i propri percorsi.

Ebbene, al Vipingo Ridge, in Kenya, i facoltosi frequentatori del Club da Golf più importante di tutta l'Africa hanno la possibilità di giocare circondati da una fauna ricchissima: i 10 chilometri quadrati del complesso sono infatti sia un campo da gioco, sia un santuario per animali selvatici in difficoltà, come le antilopi o le zebre di Grévy.

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Alcune delle zebre ospitate dalla struttura

Per Alastair Cavenaugh, presidente del Vipingo Ridge, è fondamentale essere proattivi per proteggere la fauna selvatica: «La nostra intenzione è di creare in definitiva un programma di conservazione in cui possiamo allevare animali in relativa libertà e migliorare i pool genetici al fine di poi, in collaborazione con il Kenyan Wildlife Service, reintrodurli in natura, nei parchi o per altri santuari e aree protette come noi».

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Un cobo nei pressi di una buca

Nonostante le intenzioni sembrino più che positive, alcuni si sono domandati se i propositi siano davvero rispettati oppure sia l'ennesima trovata pubblicitaria di "greenwashing".

Ma quali sono gli animali ospitati dal campo da golf? Varie specie di animali selvatici perlopiù erbivori come giraffe (genere Giraffa), zebre, impala, eland (Taurotragus oryx), orici e cobo (Kobus ellipsiprymnus), tutti animali relativamente liberi di spostarsi nei 2500 acri a disposizione. Sette ranger appositamente addestrati sono sul posto per monitorare e proteggere gli animali, assicurando che ci sia una simbiosi positiva tra l'ambiente, le persone e gli ospiti animali, offrendo ai giocatori un safari-golf con vista sull'Oceano Indiano.

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Due giocatrici e due giraffe passeggiano tranquillamente

Secondo Cavenaugh, Vipingo Ridge è un esempio di come vaste aree di terra di proprietà privata possano essere convertite in santuari o riserve di animali: «Con il modo in cui la popolazione si sta espandendo, il conflitto uomo-fauna selvatica andrà solo in una direzione e peggiorerà. Quindi penso che ci siano molte opportunità e possibilità per il governo di collaborare con sviluppatori e proprietari terrieri che hanno terreni che possono impegnare ai santuari e alle aree di conservazione per creare spazio per la fauna selvatica».

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