8 Maggio 2023
17:35

Un nuovo gruppo di farfalle è stato chiamato come Sauron

Degli studiosi hanno dedicato al Signore Oscuro, principale antagonista della narrativa di Tolkien, un nuovo gruppo di farfalle: le Saurona, che possiedono sulle ali molteplici puntini che ricordano il malefico occhio di Sauron.

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Gli abitanti di tutta la Terra di Mezzo, la regione dell'immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien in "Il Signore degli anelli", non sarebbero felici della nuova scoperta fatta da alcuni scienziati del Natural History Museum di Londra. Gli studiosi, infatti, hanno appena dedicato al Signore Oscuro, principale antagonista della narrativa tolkeniana, un nuovo gruppo di farfalle, le Saurona, chiamate così perché possiedono sulla superficie delle loro ali molteplici puntini che ricordano solo vagamente il malefico occhio di Sauron.

«Saurona è un nuovo genere di farfalle che è possibile incontrare nelle campagne dell'America latina. Abbiamo optato per questo nome in modo d'attirare l'attenzione sul destino di questi insetti così sottovalutati», hanno dichiarato i biologi britannici.

Lo studio è stato pubblicato su Systematic Entomology e descrive ben nove generi diversi di farfalle che ospitano ben 38 specie distinte appartenenti tutte alla tribù nota come Eupticiina. All'interno di questo gruppo tassonomico appartengono al nuovo genere Saurona due specie in particolare dotate di meravigliosi e al contempo inquietanti disdegni sulle ali: S. triangula e S.aurigera. Per quale ragione, però, nel corso di millenni di evoluzione questi delicati insetti hanno sviluppato i caratteristici occhi che riportano alla mente il Signore oscuro?

Facciamo un piccolo viaggio con l'immaginazione: stiamo passeggiando per uno dei sentieri ricchi di vita di cui abbonda il Sud America. Attorno a noi la flora e la fauna esplode in un turbinio di colori e di forme e solitamente, sotto il Sole, il caldo umido sprigionato dalle foreste spinge le farfalle e i loro predatori a prendere il volo, per rifugiarsi lontano dalle superfici bollenti e trovare nuovi fonti di cibo. In questo tripudio di vita, le specie che possiedono adattamenti  migliori per non essere predati sono quelle che riescono a mimetizzarsi quasi completamente con l'ambiente circostante e fra queste abbiamo le farfalle del genere Saurona, che sulla parte esterna e interna delle ali assumono un colore brunastro per confondersi con le foglie secche.

Osservando bene una farfalla Saurona poggiata ad ali spiegate, potremmo ammirare quelle macchie che ricordano "gli occhi di Sauron" in tutto il loro splendore. Questa hanno una duplice funzione: da una parte confondono il predatore, dall'altra deviano l'attenzione dalle parti davvero vitali dell'insetto di modo che, anche se attaccato, l'organismo possa sopravvivere comunque.

In ogni caso il genere Saurona è solo uno dei tanti gruppi di lepidotteri che sono stati rivisitati all'interno del progetto di ricerca del Natural History Museum di Londra, che aveva come obiettivo principale la classificazione di alcune specie di insetti presenti nei loro archivi. «Dare un nome a un genere non è qualcosa che accade molto spesso ed è ancora più raro poterne nominare molti contemporaneamente – ha dichiarato Blanca Huerta , curatrice della sezione riguardante le farfalle del museo – È stato un grande privilegio farlo».

«Queste farfalle sono ampiamente distribuite nelle pianure tropicali dell' America latina, ma nonostante la loro abbondanza non sono mai state ben studiate – spiega Blanca, che oltre ad essere un'entomologa è anche grande appassionata di fantasy – Storicamente il gruppo chiamato Eupticiina è stato trascurato perché le farfalle che ne fanno parte tendono ad essere piccole e tutte piuttosto simili l'una all'atra. Dedicare a Sauron uno dei nuovi generi spero possa aiutare a risvegliare l'interesse del pubblico nei loro confronti».

Riuscire a distinguere farfalle apparentemente identiche potrebbe essere un problema per chi deve studiarle nel dettaglio, ma fortunatamente i progressi nel sequenziamento del DNA hanno permesso ai ricercatori di poter identificare ben 400 specie diverse. Una sfida per Blanca e molti altri entomologi del Museo che hanno lavorato a questo progetto per circa un decennio.

«Le collezioni del Museo sono state fondamentali per descrivere le relazioni fra i diversi generi all'interno del gruppo e non sarebbe stato possibile completare il nostro lavoro senza di loro», conclude l'esperta.

Insomma, ancora una volta il fantasy inspira i ricercatori e si rivela uno strumento utile per puntare i riflettori sulla natura. Questa però non è la prima volta che alcuni animali vengono chiamati in onore di Sauron. Ad esempio il dinosauro Sauroniops pachytholus, un carnivoro vissuto in Marocco nel Cretaceo superiore, è stato chiamato così poiché il primo ritrovamento fatto dell'animale consisteva in un singolo osso posto sopra l'orbita.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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