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È stato avvistato per la prima volta qualche anno fa, all'interno della folta foresta dell'Amazzonia peruviana. Da allora si sono susseguiti pochi avvistamenti, seppur nel corso degli ultimi mesi gli scienziati sono riusciti a trovare un maggior numero di tracce in grado di confermare la sua esistenza.
Stiamo parlando di un misterioso mammifero che è stato segnalato vicino la Riserva Ecologica di Santa Elena, situata all'interno della regione di San Martin e alla provincia della Rioja. Una creatura abbastanza sfuggente, tanto che non esistono ancora sue immagini o scatti ufficiali. L'unica cosa che si sa è che somiglia ad un roditore (ad un aguti in particolare) e che vive in un tratto della foresta molto umida, che in alcuni periodi dell'anno somiglia persino ad un grande pantano.
A comunicare il ritrovamento di nuove tracce di questa potenziale nuova specie è stato Alex Castillo, uno dei principali biologi intenti a scovarlo e consigliere della riserva ecologica di Santa Elena. Secondo lui la ricerca sarà ancora molto difficile e faticosa, visto che nel settore di foresta amazzonica in cui si stanno effettuando le indagini ci sono un numero davvero enorme di animali simili alle ricostruzioni della specie elusiva. Gli esperti però confidano che entro pochi mesi la comunità scientifica disporrà di tutti i dettagli e che sarà possibile pubblicare un articolo in cui verrà dato insieme alla descrizione anche il nome alla nuova specie.
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A dare una mano al team di Castillo, che sarebbe riuscito tuttavia a trovare l'animale di sfuggita – prima di perderlo – qualche mese fa, ci sono anche diversi specialisti di Conservation International (CI). Si tratta di un'organizzazione senza scopo di lucro americana che spesso è intervenuta non solo per scoprire nuove specie ma anche per migliorare le condizioni ecologiche e il rapporto esistente fra i ricercatori e le varie comunità indigene. Svolgere infatti ricerche biologiche in aree complesse come l'Amazzonia, sottoposte al disboscamento e a una grande presenza di popolazioni umane aborigene, non è semplice.
La natura presente nella provincia di Rioja è decisamente variegata: all'interno infatti di questo territorio, oltre agli alberi e ai fiumi ci sono importanti grotte, dove è possibile trovare un'esplosione di vita, un numero importante di pesci e alcune sparute ma estese praterie alluvionali in cui gli animali più grandi si rifugiano durante la stagione degli amori.
È da segnalare inoltre che all'interno della riserva di Santa Elena – definita da Castillo come «un'impresa comunitaria autosufficiente» – sono presenti anche sei specie di scimmie, come la scimmia urlatrice rossa o Cotomono e la scimmia frate, il bradipo e più di 300 varietà di uccelli. La riserva è attiva soprattutto grazie al lavoro e all'impegno dell'Associazione per la Conservazione di Aguajales e Renacales Río Romero (ACARR), formata da un gruppo di persone che abitano alcune frazioni delle comunità di Santa Elena e Tambo.
Da circa 20 anni questa associazione pulisce i fiumi Romero e Negro con l'obiettivo di preservarne la qualità ambientale ed incentivare così anche il turismo sostenibile. «La riserva è un'impresa comunitaria autosufficiente, sostenuta dalle entrate ottenute dai visitatori. Grazie all'aiuto fornito dai visitatori apportiamo costanti miglioramenti alla riserva» conclude Castillo. Si spera solo che la scoperta definitiva dell'animale misterioso non porti la sua comunità a trascurare le altre specie.
