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I pulcini maschi vengono uccisi quando hanno solo poche ore di vita, perché non utili alla filiera alimentare. Un destino crudele che sembrava destinato a terminare in Italia con l'approvazione da parte del Parlamento di un emendamento inserito all'interno della Legge di delegazione europea 2021.
Un emendamento, al quale aveva contribuito anche il lavoro d'inchiesta svolto da Animal Equality, che prevedeva di introdurre progressivamente, entro dicembre 2026, il divieto di abbattimento selettivo dei pulcini maschi. Ora però il Governo è chiamato ad adottare, già entro settembre, misure efficaci per porre fine all’abbattimento.
Per sollecitare l'azione dell'attuale Governo guidato da Giorgia Meloni, diverso dal precedente esecutivo, i deputati del Movimento 5 Stelle Sergio Costa (primo firmatario), Alessandro Caramiello, Carmen Di Lauro e Marianna Ricciardi hanno presentato un’interpellanza per chiedere al Ministro dell’Agricoltura e a quello della Salute di intervenire per fermare l’abbattimento selettivo dei pulcini maschi nell’industria delle uova, come previsto dalla legge approvata lo scorso anno.
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Stop all’uccisione dei pulcini maschi: arriva l’approvazione dal Senato
«La legge in vigore impegna il Governo italiano a intervenire senza più perdere tempo: la svolta storica per i diritti degli animali che abbiamo raggiunto nel 2022 non deve restare solo sulla carta. I cittadini condannano le crudeltà nei confronti degli animali e chiedono in modo netto una transizione verso tecnologie che permettano di abbandonare pratiche inaccettabili che gli animali sfruttati a scopo alimentare sono costretti a subire ogni giorno, come l’uccisione selettiva dei pulcini maschi», affermano le organizzazioni Animal Equality, Compassion In World Farming, Essere Animali, Animal Law, Lav, che si battono per la protezione dei diritti degli animali in Italia e in Europa.
Nel 2020 Animal Equality ha avviato una campagna di sensibilizzazione la cui petizione ha raccolto le firme di oltre 110 mila cittadini italiani schierati contro la terribile uccisione dei pulcini maschi appena nati. Proprio a seguito della campagna, l’organizzazione ha promosso l'emendamento alla “Legge di delegazione europea 2021”, depositato dalla deputata Francesca Galizia nel dicembre del 2021 e poi approvato dal Parlamento.
Ora però è il momento di fermare la morte di milioni di pulcini, uccisi entro 24 ore dalla loro nascita per triturazione o soffocamento dall’industria alimentare italiana. Anche le aziende italiane stanno da tempo lavorando per abbandonare questa pratica. Già nel 2020, l’associazione di categoria dei produttori di uova Assoavi si era dichiarata favorevole all’introduzione di tecnologie in-ovo sexing in grado di evitare l’abbattimento dei pulcini maschi, mentre i supermercati Coop si sono impegnati a implementare le tecnologie in grado di mettere fine all’uccisione dei pulcini.
Considerati veri e propri scarti di produzione dall’industria delle uova, ogni anno tra i 25 e i 40 milioni di pulcini maschi vengono uccisi attraverso pratiche crudeli e dolorose. Per i deputati firmatari dell'interpellanza l’uccisione dei pulcini maschi è «una delle pratiche più brutali e inaccettabili, un orrore legittimato unicamente dal tornaconto economico, a discapito del sentimento di empatia – ormai diffuso nella nostra società – verso gli animali».
