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4 Giugno 2021
15:33

Tutelare la biodiversità marina: essenziale anche per la nostra sopravvivenza. In Italia troppo poche le aree protette

In Italia ci sono 31 aree marine protette, ma sono ancora molto pochi perché significa che è protetto solo il 20 per cento del nostro mare, rispetto alla richiesta europea del 30 per cento entro il 2030. Ma salvare la biodiversità del Pianeta blu è fondamentale non solo per la vita sotto il mare, ma anche per la nostra.

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Salvare la biodiversità del Pianeta blu è fondamentale non solo per la vita sotto il mare, ma anche per la nostra. L'ultimo, in ordine di tempo a ricordarcelo, è Leonardo Tunesi, direttore di ricerca all'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e responsabile dell'area per la tutela della biodiversità, degli habitat e specie marine protette. Che aggiunge anche che se in Italia ci sono 31 aree marine protette, o “santuari” marini, si tratta di un numero ancora troppo basso, perché significa che è protetto solo il 20 per cento del nostro mare, davanti a una direttiva europea che ne chiede il 30 per cento entro il 2030.

Greenpeace da anni lotta affinché si creino sempre più santuari in cui proteggere parti sempre più ampie dei nostri mari. Diversi studi infatti dimostrano come queste zone preservino animali e piante, soprattutto le specie minacciate. Non solo. Le riserve marine possono essere in grado anche di contrastare gli effetti del riscaldamento globale.

È questo che afferma lo studio internazionale, pubblicato sull'autorevole Proceedings of the National Academy of Sciences of the USA, secondo cui le Aree Marine Protette hanno una funzione di "cuscinetto" che riduce alcune delle conseguenze più dannose del climate change: a partire dall'innalzamento del livello del mare, alle  tempeste sempre più intense, alle migrazioni delle specie animali e alla costante diminuzione di ossigeno a disposizione. Fattore fondamentale per la vita degli esseri umani, visto che secondo stime attuali, il 50 per cento di ossigeno presente nell’atmosfera arriva proprio dal mare.

I 31 santuari italiani sono stati istituiti grazie alla legge per la difesa del mare che risale al 1982. Ma oltre a questi ci sono diverse centinaia di siti NATURA2000  creati per tutelare specie o tipi di habitat rari o in pericolo. Come, per esempio la posidonia o i coralli profondi, capaci di assorbire moltissima grandi quantitativi di CO2 rimuovendola in questo modo dalla biosfera.

Sempre Tunesi spiega che, se l’Unione Europea nella sua strategia per la biodiversità chiede che i paesi membri si adeguino entro il 2030 ad avere almeno il 30 per cento dei mari protetti, l’Italia che, come detto, al momento ne conta solo il 20, dovrà muoversi per recuperare. E secondo i calcoli fatti, bisognerà prevedere di istituire santuari e aree protette anche più lontano dalle coste, dove sono ora per la maggior parte, e quindi oltre il limite delle acque nazionali, ovvero 12 miglia.

Il Manifesto del Decennio del Mare

"Decade of Ocean Science for Sustainable Development", o anche Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile. Così è stato dichiarato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il periodo appena iniziato, che va dal 2021 al 2030.

Dieci anni in cui l’obiettivo sarà sollecitare governi, privati e società civile all’uso sostenibile dei mari e delle risorse marine. Promuovendo anche una costante condivisione dei dati sugli impatti negativi del surriscaldamento, dell'acidificazione e della distruzione degli habitat. Della campagna di sensibilizzazione fa parte anche il "Manifesto del Decennio del Mare: verso l'Oceano di cui abbiamo bisogno per il Futuro che vogliamo" a cui può aderire chiunque sia interessato e sensibile al tema.

Il Santuario Pelagos per la protezione dei mammiferi marini

Tra gli esempi più importanti di iniziative internazionali a cui concorre l'Italia c'è il Santuario Pelagos per la protezione dei mammiferi marini nel Mediterraneo. Nato nel 1999, la sua peculiarità sta nel fatto di essere un’area gestita da tre Paesi, Italia, appunto, Principato di Monaco e Francia. È una zona marina di 87.500 km², un ecosistema di grandi dimensioni dall’interesse scientifico notevole.

Il Santuario, per la parte che riguarda l’Italia, si chiama Santuario dei Cetacei ed è stato istituito dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio nel 1991 come area naturale marina protetta di interesse internazionale. Occupa una superficie a mare di 2.557.258 ha (circa 25.573 km2) nelle regioni Liguria, Sardegna e Toscana.

Per quanto riguarda la fauna dell’area presenta una forte concentrazione di cetacei che qui trovano cibo in quantità. Le specie sono dodici: la balenottera comune (Balaenoptera physalus) il secondo animale più grande al mondo (secondo solo alla balenottera azzurra), il capodoglio (Physeter macrocephalus), il delfino comune (Delphinus delphis), il tursiope (Tursiops truncatus), la stenella striata (Stenella coeruleoalba), il globicefalo (Globicephala melas), il grampo (Grampus griseus), lo zifio (Ziphius cavirostris),. Più rari, la balenottera minore (Balaenoptera acutorostrata), lo steno (Steno bredanensis), l’orca (Orcinus orca) e la pseudorca (Pseudorca crassidens).

Tutte le aree marine protette in Italia

Abruzzo

Area marina protetta Torre del Cerrano

Calabria

Area naturale marina protetta Capo Rizzuto

Campania

Punta Campanella

Area marina protetta Regno di Nettuno

Area marina protetta Santa Maria di Castellabate

Area marina protetta Costa degli Infreschi e della Masseta

Parco sommerso di Baia

Parco sommerso di Gaiola

Friuli Venezia Giulia

Riserva naturale marina di Miramare nel Golfo di Triest

Lazio

Area  naturale marina protetta Isole di Ventotene e Santo Stefano

Area  naturale marina protetta Secche di Tor Paterno

Liguria

Area marina protetta Cinque Terre

Area  naturale marina protetta Portofino

Area marina protetta Isola di Bergeggi

Puglia

Riserva naturale marina Isole Tremiti

Riserva naturale marina Torre Guaceto

Area  naturale marina protetta Porto Cesareo

Sardegna

Area  naturale marina protetta Capo Carbonara

Area  naturale marina protetta Penisola del Sinis – Isola Mal di Ventre

Area  naturale marina protetta Tavolara – Punta di Coda Cavallo

Area  naturale marina protetta Capo Caccia – Isola Piana

Area  naturale marina protetta – Isola dell’Asinara

Sicilia

Area marina protetta Capo Milazzo

Area marina protetta Isola di Ustica

Area marina protetta Isole Ciclopi

Riserva naturale marina Isole Egadi

Area marina protetta Isole Pelagie

Area  naturale marina protetta Capo Gallo – Isola delle Femmine

Area marina protetta Plemmirio

Toscana

Area marina protetta Secche della Meloria

Area marina protetta Isola di Giannutri

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Simona Sirianni
Giornalista
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