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1 Dicembre 2022
9:00

Trovano 24 elefanti ubriachi di mahua: ora è il momento di trovare un compromesso

Anche questi pachidermi sembrano essere sensibili alla fermentazione alcolica di alcuni fiori. Il ritrovamento di un intero gruppo di elefanti svenuti ha però fatto preoccupare gli esperti dello stato dell'Orissa, in India, ed è una conseguenza dell'aumento della popolazione umana che intensifica i conflitti con la fauna.

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Pensate allo spavento che hanno provato gli abitanti di un villaggio dello stato dell'Orissa, nell'India centro-orientale, quando durante una spedizione all'interno della giungla, qualche settimana fa, si sono trovati verso l'alba di fronte ad un intero gruppo di elefanti asiatici (Elephas maximus) riversi per terra, nel ben mezzo del loro campo di produzione di mahua, un tradizionale liquore di origine naturale che viene prodotto a partire dei fiori dell'albero Madhuca longifolia e con una graduazione alcolica molto alta.

Gli animali privi di difese sono stati trovati distesi, semisvenuti e boccheggianti, a pochi passi dalle botti in frantumi in cui gli uomini lasciano fermentare abitualmente il liquore all'aperto. Questo ha portato a dedurre che gli animali abbiano trangugiato una quantità notevole di liquore, capace di stordirli.

Per quanto gli abitanti di questo paese siano abituati a confrontarsi abitualmente con la fauna selvatica, lo scenario che si è presentato davanti queste persone è stato quantomeno insolito: tutti gli elefanti sembravano essere colpiti da tranche, semisvenuti nel letto della foresta e incapaci di rimettersi in piedi per ore. Una scena inusuale, che avrebbe spaventato chiunque, anche il più esperto figlio della foresta, soprattutto per la stazza e il numero degli animali coinvolti.

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Passato lo stupore, gli abitanti di questo villaggio hanno però tentato di comunicare alle autorità la straordinarietà del ritrovamento, tentando per ore di far rinvenire in tutti i modi e con ogni mezzo i pachidermi. Non riuscendoci, alla fine hanno optato per contattare direttamente i funzionari della fauna selvatica della provincia, che sono corsi immediatamente a soccorrere il gruppo di elefanti.

Kartick Satyanarayan, ricercatore conservazionista che riabilita la fauna selvatica locale, ha dichiarato al Times of India che il mahua è noto per essere particolarmente apprezzato dagli elefanti. «Lo adorano, quando ne sentono l'odore. Possono infilare la loro proboscide ovunque e persino abbattere muri, pur di trangugiare litri e litri della bevanda».

Questa sarebbe però la prima volta che abbiamo una testimonianza diretta del consumo eccessivo di mahua da parte degli elefanti. Ad oggi infatti non esistevano prove scientifiche che dimostrassero che gli elefanti potessero ubriacarsi, perdendo il controllo nel consumare la bevanda. La loro stazza infatti sembrava proteggerli dalle conseguenze dell'abuso eccessivo di alcolici e l'istinto di questi animali è noto per indurli spesso a salvaguardare la salute dell'intero branco, perfino quando si trovano in estrema difficoltà. Dunque, per gli scienziati è risultato davvero difficile negli anni credere alle storie che riportavano incidenti con gruppi di elefanti ubriachi, visto come la specie si è sempre dimostrata guardinga a commettere comportamenti pericolosi per la salvaguardia del proprio gruppo familiare.

Recentemente però, è stato anche segnalato che un branco di elefanti ha attaccato e ucciso ucciso cinque persone nella catena forestale di Jaisingh Nagar, proprio dopo avere bevuto lo stesso liquore. Quindi questo comportamento sembra essere divenuto molto più comune all'interno della popolazione. Un "nuovo costume" molto pericoloso, poiché analizzando la lista di incidenti provocati dagli elefanti negli ultimi anni emerge il dato di una specie che trova sempre più difficoltà a trovare i suoi spazi in un subcontinente sempre più affollato e costretta a entrare sempre più spesso in conflitto con le attività umane.

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A differenza di quello che sostengono molte riviste in questi giorni, Satyanarayan dubita che gli animali fossero consci del pericolo o bramosi di organizzare un rave. Gli elefanti, in questo caso, a differenza dei delfini, primati o altri animali, non sembrano interessati a stordirsi deliberatamente con sostanze in grado di modificare lo stato psico-fisico. Le ragioni che li spingono a bere il liquore sono altre.

Gli elefanti indiani selvatici – con la perdita delle praterie e della giungla indiana – durante i loro viaggi semplicemente cercano cibo e ritrovandosi davanti a un prodotto particolarmente zuccherino, apprezzano il mahua per il suo valore nutrizionale. Sta di fatto che il suo consumo eccessivo può portare gli animali a stare male, a svenire in gruppo e a perdere conoscenza. Dunque, per scongiurare nuovi incidenti, la politica locale dovrebbe vietare la produzione all'aperto di questo apprezzatissimo liquore.

È anche vero che la stazza di questi animali rende difficile pensare ad uno sbarramento capace di difendere le aree di produzione e fermentazione del liquore dal loro ingresso. Di certo fin quando le botti verranno lasciate all'aperto, nel cuore della giungla, per colpa del forte odore che la fermentazione produce, gli animali saranno sempre più spinti ad avvicinarsi ad esse e se le aree naturali continueranno a ridursi, ci saranno sempre maggiori probabilità che gli elefanti avranno modo di rubare le botti di mahua appena prodotta.

Come per ogni fenomeno complesso, bisogna trovare un compromesso fra i bisogni degli animali e degli esseri umani. Obiettivo difficile, per un paese che ospita oltre un miliardo di Homo sapiens e con una spinta demografica interna molto grande, che induce i grandi proprietari terrieri a investire sull'edificazione di nuove strutture, all'interno delle ultime grandi foreste presenti nella regione.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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