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13 Febbraio 2024
10:14

Tre nuove piattaforme nido per le cicogne bianche che si fermano in Calabria

La Calabria sostiene sempre di più il progetto della Lipu cominciato quasi vent’anni fa per riportare nella Regione uno degli uccelli migratori più amati al mondo, assente dal nostro Paese dal XVI secolo, puntando alle piattaforme artificiali. E queste ultime strutture andranno ad aggiungersi alle altre 99 sparse già posizionate in giro per la Regione.

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Tre nuove piattaforme nido totalmente ecosostenibili saranno installate tra la Piana di Sibari e la Valle del Crati, pronte per diventare potenziali "case" per le coppie di cicogna bianca che già si intravedono arrivare. La Calabria sostiene sempre di più il progetto della Lipu cominciato quasi vent’anni fa per riportare nella Regione uno degli uccelli migratori più amati al mondo, assente dal nostro Paese dal XVI secolo.

L’idea delle piattaforme nidificanti installate su pali e tralicci elettrici, è già in uso in alcuni Paesi europei e visto il successo è stata importata anche in Calabria, tanto che queste ultime andranno ad aggiungersi alle altre 99 sparse già posizionate in varie zone. L’obiettivo è quello di fare da richiamo per le coppie di cicogne che, durante la migrazione primaverile, attraversano il territorio calabrese.

Ed effettivamente non si può dire che non siano state un successo: la crescita del numero di esemplari nidificanti nel tempo è stata significativa. Dall'anno in cui è partito il progetto, il 2003, quando le coppie erano appena due, oggi sono più di 760 le cicogne nate in Calabria. Inoltre, dal 2019, una parte dei piccoli nati vengono inanellati, cosa che permette di capire quanti tornano per nidificare una volta raggiunta la maturità sessuale.

Purtroppo nel 2023, per la prima volta c’è stato un calo per la stagione riproduttiva: sono state 32 le coppie riprodotte anziché 34, 2 in meno rispetto al 2022 e anche il numero di nati, 80, ha avuto una flessione importante, ovvero 31 pulcini in meno rispetto al 2022, di cui solo 69 sono riusciti ad involarsi. Anche la Piana di Sibari, che è la zona più vocata per questa specie, ha subito un calo numerico soprattutto in termini di nati: 18 in meno rispetto al 2022 pur confermando lo stesso numero di coppie. Perdita di coppie e di nati anche nella Valle del Crati, mentre la valle dell’Esaro conferma la sua unica coppia che ormai da 4 anni si riproduce regolarmente.

Dopo 22 anni di lento ma costante incremento, insomma, lo scorso anno la popolazione di Cicogna bianca calabrese ha purtroppo subito non solo un arresto, ma proprio un decremento. A spiegare i motivi la Lipu i cui esperti ritengono responsabili i cambiamenti climatici: le temperature insolite per il mese di maggio, infatti, avrebbero profondamente inciso sia sul tasso di natalità che di sopravvivenza di molte coppie presenti nei tre areali riproduttivi.

Resta, in ogni caso, il raggiungimento dell’obiettivo generale del progetto: far diventare la Calabria nuovamente accogliente per le cicogne bianche. Tanto che da oggi fino al periodo dell'involo dei futuri piccoli basta attrezzarsi con un binocolo per ammirare lo spettacolo della vita che si rinnova. Già da oggi, perché i primi maschi quest’anno sono giunti ancora prima del solito, occupando già le piattaforme su cui, pian piano, prenderanno forma i nidi.

L'ipotesi di questo anticipo è ancora una volta il climate change che impedisce loro una migrazione completa, con una parte delle cicogne che si accontenta di arrivare nella loro migrazione autunnale in Sicilia, e non più in Africa, in cerca di siti dove svernare e che, risalendo verso nord, da gennaio a marzo, si fermerebbe in Calabria dove, pur non godendo di una totale privacy per via di una webcam che segue da vicino le coppie di uccelli e che nel 2022, è stata accesa da quasi 5mila persone ogni giorno, troverebbe una perfetta accoglienza.

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Simona Sirianni
Giornalista
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