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1 Settembre 2022
13:05

Tre medaglie per Milù, da randagia a campionessa di Agility Dog

Milù era una cagna vagante di tre mesi quando Isa l'ha trovata per strada in provincia di Brindisi e ha deciso di adottarla. Oggi è una campionessa mondiale di Agility Dog.

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Milu

Il manto bianco e beige. La bandiera dell'Italia e le medaglie da sfoggiare con orgoglio. Aveva tre mesi la piccola Milù quando Isa la trovò per strada a Savelletri, una frazione del Comune di Fasano in provincia di Brindisi. Di certo non si aspettava che quella cucciola così timida, spaventata e magra, sarebbe diventata, insieme a lei, una campionessa. Più precisamente una campionessa di Agility Dog, facente parte della Nazionale Italiana IMCA, la selezione dei meticci più bravi del paese.

Ma andiamo con ordine e partiamo proprio da quella giornata di sei anni fa in cui Isa trovò in strada questa cagnolina. «Era tenerissima, pesava appena 2,5 kg. Uno scricciolo beige con una goccia bianca tra gli occhi – racconta a Kodami la sua pet mate – Ricordo che non si faceva avvicinare. Sembrava molto spaventata ed era molto diffidente. Io ho sempre amato gli animali ed era la prima volta che vedevo un cane randagio nel mio paese. Ci misi tre giorni per portarla con me. Appena la convinsi ad entrare in casa crollò a terrà e dormì ininterrottamente per 48 ore».

Milu

All'inizio serve un po' di ambientamento. Isa vive con Piero e con i loro due figli che all'epoca erano molto piccoli. «I bambini avevano un po' paura – spiega Isa – Volevo capire come gestire il tutto. Temevo che loro potessero fare del male a lei o viceversa. Così ho pensato di portarla in un campo cinofilo».

Milu

Milù nasconde un talento incredibile che attende solo di essere tirato fuori. Assieme ad Isa inizia così il suo percorso al K1-Dog a Monopoli e lì entrambe si appassionano all’agility dog, sotto la guida di Nicola Ratti e Marianna Minoia. Da quel momento collezionano una serie di successi che le porta dalle competizioni regionali a quelle nazionali fino ad essere selezionate per partecipare ai Mondiali Meticci con la maglia della nazionale italiana IMCA. A Voghera si prendono delle belle soddisfazioni tinteggiate di azzurre, portando a casa nella loro prima competizione mondiale ben tre medaglie, una nell’individuale e due di squadra.

Milu

Un risultato che riempie di orgoglio anche Nicola Ratti che ha vissuto le prime fasi di questa crescita: «Sembra la storia di un film ma è realtà – scrive sui social – Milù era una piccola trovatella che si è trovata nel punto giusto al momento giusto, venendo adottata da una fantastica famiglia. Sono orgogliosissimo di questo risultato ma ancor di più vedere crescere un binomio. Partire dalle basi ed arrivare ad indossare la maglia della Nazionale Italiana IMCA e poi gestire con lo spirito giusto questa competizione mondiale».

Milù

«Possiamo dire che questa passione per l'agility sia arrivata quasi per gioco – torna a raccontare Isa – abbiamo iniziato solo per provare e non ci siamo mai fermati. Per me è una disciplina fantastica. Non so se ci sia una predisposizione fisica del cane ma sicuramente c'è una predisposizione al divertimento. Ecco: la vera forza è il legame che si crea tra me e lei quando pratichiamo le attività. Ci divertiamo, questo è il vero segreto».

Il fatto che un cane non di razza raggiunga livelli così alti in questa disciplina non è una novità assoluta ma al contempo non può dirsi che la cosa sia così frequente: «Di solito chi vuole fare sport compra appositamente un cane – prosegue – a parte la Nazionale Meticci, nella maggior parte delle competizioni regionali ci sono cani con il pedigree».

A certificare ulteriormente il meraviglioso risultato anche il riconoscimento da parte del Sindaco di Monopoli Angelo Annese, che ha consegnato alle due campionesse una pergamena: «A Isa Spinelli e alla sua prodigiosa Milù, per aver virtuosamente portato sui più alti podi mondiali un esempio di amore, sport e complicità, in onore delle nostre amate bandiere di Città e di Italia».

Due cittadine modello, insomma. E pensare che il destino di Milù poteva essere quello di tanti cani che non hanno la possibilità di vivere in libertà e che finiscono in canile senza mai trovare una famiglia. Una dimostrazione di quanto, in fondo, dietro gli occhi dolci di un cane si nasconda sempre un mondo tutto da scoprire.

Milu

«Quello che dico sempre – conclude Isa – è che la mia soddisfazione è doppia: non serve per forza comprare un cane ma si possono prendere animali dai canili che valgono davvero tanto. E ci si può divertire tantissimo insieme come è stato per me e per Milù».

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Roberto Maggi
Giornalista
Sono nato a Bari nel 1985. Sono un giornalista, fotografo e videomaker. Amo raccontare storie di animali sia con le parole che con le immagini. Sono laureato in giurisprudenza e da anni seguo la cronaca locale in Puglia. Amo tutti gli animali, ma in particolar modo i gatti. Faccio spesso amicizia con loro quando viaggio con la mia moto.
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