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20 Novembre 2023
18:07

Tre lontre immortalate nell’Oasi di Persano: gli scatti fanno ben sperare

Gli scatti del fotografo Mario Pierro mostrano come la presenza di questo bellissimo mustelide a rischio estinzione sia ormai consolidata in Campania. La frequenza degli avvistamenti di questi animali molto rari è la dimostrazione che continua la loro fase di espansione, fermo restando che la popolazione italiana è ancora oggi tra le più minacciate e isolate d’Europa.

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Arriva dagli scatti del fotografo Mario Pierro la conferma che all'interno dell'Oasi WWF di Persano in provincia di Salerno la lontra, specie rara e a rischio estinzione in Italia, è tornata. Nelle foto vengono riprese tre bellissimi esemplari di questo mustelide mentre si muovono nella parte allagata dell’Oasi confermando la loro presenza nella regione Campania.

Gli avvistamenti si susseguono anche in pieno giorno, come testimoniano le immagini e le lontre restano in vista anche per parecchi minuti, tanto che Persano, a detta degli esperti del WWF, può essere considerata senza alcun dubbio come il miglior posto in Italia dove osservare la lontra allo stato selvatico.

La frequenza degli avvistamenti di questi animali molto rari, che nel secolo scorso hanno rischiato di estinguersi, è la testimonianza della fase di espansione della specie, fermo restando che la popolazione italiana è ancora oggi tra le più minacciate e isolate d’Europa: è classificata come Vulnerabile nella Lista rossa nazionale. Ma i segnali di ripresa di questo mammifero ci sono. Grazie infatti a un monitoraggio promosso dal WWF in collaborazione con l’Università del Molise è stato possibile aggiornare la mappa della distribuzione, in particolare in quelle aree geografiche dove la specie risultava assente o con scarsi segnali di presenza, territori abitati storicamente e poi abbandonati a causa dell’impatto diretto e del disturbo antropico.

Fermo restando che la popolazione italiana è concentrata soprattutto nel Meridione, dove continua la fase di espansione grazie anche all’avvenuto contatto tra i nuclei presenti, lo studio ha voluto verificare se nel resto d’Italia, Centro-Nord, la situazione fosse in qualche modo cambiata rispetto al recente passato. Ebbene, dal monitoraggio che si è concluso a fine estate sono emerse notizie confortanti per alcune aree geografiche meno per altre.

Nello specifico alcune regioni del Nord, dove la lontra non era stata più segnalata da decenni: come il Friuli Venezia Giulia, l’Alto Adige, la Lombardia e anche la Liguria. Al Centro, invece si è rifatta vedere nel Lazio. In Veneto gli avvistamenti sono meno frequenti, mentre in Piemonte è proprio assente, a parte un nucleo reintrodotto nel parco regionale del Ticino, così come in Emilia Romagna, in Toscana, in Umbria e nelle Marche. Un aspetto da considerare è anche quello che la lontra utilizza anche il mare per spostarsi, tanto che esemplari sono stati segnalati sempre più spesso nei porti o vicino le spiagge. Un’altra buona notizia perché tale consuetudine può rappresentare un potenziale canale di occupazione di nuovi territori.

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Simona Sirianni
Giornalista
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