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30 Agosto 2022
10:17

Tre gatti arsi vivi in una scuola a Terlizzi, il Sindaco: «Non si può rimanere spettatori»

Una gatta e i due suoi cuccioli bruciati vivi sono stati trovati nella scuola "Rodari-Catalano" di Terlizzi. «Un gesto bruttissimo – ha commentato il Sindaco a Kodami – Non si può rimanere spettatori dinanzi a fatti di inaudita crudeltà ed ingiustificabile violenza».

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Tre gatti, una mamma e i suoi cuccioli, trovati arsi vivi all’interno di una scuola. Due di loro uno accanto all’altro, il terzo più lontano. Non ci sono parole per descrivere l’episodio di rara crudeltà verificatosi a Terlizzi, in provincia di Bari. Ignoti hanno barbaramente ucciso tre felini di una colonia regolarmente censita dalla ASL, probabilmente attirandoli all’interno dell’Istituto per l’infanzia “Rodari-Catalano” del paese. Il ritrovamento è avvenuto lo scorso venerdì mattina ma l’episodio potrebbe risalire a qualche giorno prima, considerato che la struttura era chiusa dall’11 agosto per il periodo delle ferie estive. Per capire cosa sia effettivamente successo sono in corso le indagini da parte dei Carabinieri della Tenenza di Terlizzi.

Da quanto emerso qualcuno si sarebbe introdotto all’interno dell’istituto attirando gli animali che, normalmente, stazionavano nella zona del vicino campo sportivo. Come queste persone siano entrate nella struttura ancora non è chiaro, considerato che tutti gli ingressi, all’edificio come al giardino, dovevano risultare chiusi e quindi inaccessibili dall’esterno. Nessun segno di scasso sulle serrature.

Qualcuno è riuscito, però, ad accedere alle aule dell’istituto organizzando con tutta calma l’atroce delitto. Con del liquido infiammabile è stata firmata la condanna a morte dei poveri animali, portata a compimento subito dopo, senza risparmiare loro delle atroci sofferenze.  Un’opera conclusa con una certa programmazione, circostanza questa che non fa escludere il coinvolgimento di un adulto.

Scuola Rodari Catalano

Al sopralluogo hanno partecipato anche le Guardie Zoofile della Città Metropolitana di Bari coadiuvate da un loro ausiliario, un cane addestrato per la rilevazione di tracce biologiche. Il personale con delega prefettizia ha compilato una relazione dettagliata che è stata inoltrata agli organi competenti della ASL Bari Nord Area C e ai Carabinieri.

Con loro la referente dell’ANPANA di Terlizzi Filomena Urbano che, interpellata da Kodami, non ha nascosto un certo disagio per la vicenda: «Quello che abbiamo visto è stato mostruoso e raccapricciante – ci ha spiegato – questa cosa ci ha molto turbati». I gatti, come detto, facevano parte di una vicina colonia felina. Da qualche giorno mancavano all’appello proprio una mamma con i suoi cuccioli. È stato facile individuare la provenienza degli animali rinvenuti nella scuola.

La stessa referente riconosce la difficoltà nella gestione di questi gruppi di animali: «C’è un problema di gestione del randagismo che non finirà mai – aggiunge la Urbano – perché non vengono prese misure adeguate. Nel mese di agosto abbiamo raccolto 48 gatti investiti nella nostra zona, per i quali sono stati spesi quasi 9000 euro per la cremazione. Soldi che potevano essere spesi per sterilizzazioni – conclude – ci sono pochi medici nell’area del Distretto Asl che possano provvedere e la gestione di queste colonie diventa complicata».

De Chirico Michelangelo Terlizzi
Il Sindaco di Terlizzi Michelangelo De Chirico

Anche il Sindaco di Terlizzi Michelangelo De Chirico ha preso posizione sulla vicenda: «Un gesto bruttissimo – ha commentato a Kodami – Non si può rimanere spettatori dinanzi a fatti di inaudita crudeltà ed ingiustificabile violenza, che mortificano e fanno vergognare l’intera comunità – ha poi aggiunto sulle sue pagine social – ho dato immediatamente mandato alla Polizia Locale di attivare tutte le procedure necessarie per l’individuazione dei potenziali criminali che si sarebbero macchiati di questo terribile atto. Ho ispezionato personalmente i luoghi, attendiamo l'esito delle indagini».

Un gesto per il quale si spera di individuare il responsabile, se non altro per capire cosa porti a commettere reati di una tale crudeltà ed eventualmente per mettere in campo le misure necessarie per riuscire in qualche modo a prevenirli.

Kodami ha scelto di non pubblicare foto di questa vicenda. Si tratta, dal nostro punto di vista, di immagini che nulla aggiungono rispetto a quanto scritto. Non riteniamo sia necessario mostrare il dolore di qualsiasi essere vivente. Questa è sempre stata la nostra posizione. 

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Roberto Maggi
Giornalista
Sono nato a Bari nel 1985. Sono un giornalista, fotografo e videomaker. Amo raccontare storie di animali sia con le parole che con le immagini. Sono laureato in giurisprudenza e da anni seguo la cronaca locale in Puglia. Amo tutti gli animali, ma in particolar modo i gatti. Faccio spesso amicizia con loro quando viaggio con la mia moto.
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