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È tornato a sgranocchiarsi le sue foglie di eucalipto e a godersi la sua natura, ma non era affatto scontato che succedesse dopo la brutta vicenda che ha dovuto affrontare.
Il protagonista di questa storia, fortunatamente, a lieto fine, è un bellissimo koala di nome Bucky rimasto intrappolato in una grotta, dopo essere stato spazzato via da una pioggia torrenziale che ha colpito lo Stato di Victoria in Australia.
Gravemente disidratato, malnutrito e in uno stato di salute molto precario, Bucky però ha avuto la fortuna di incontrare sul suo cammino una famiglia di kayakisti che, avendolo visto in grande difficoltà, hanno chiamato immediatamente i soccorsi.
Il marsupiale è stato recuperato dai volontari del Blessings of the Bush Koala Shelter & Rescue South West Victoria e trasportato al Werribee Open Range Zoo, dove ha ricevuto tutte le cure necessarie. Rimesso completamente in salute, è stato rilasciato di nuovo in natura.
Natalie Rourke, una dei veterinari che si sono presi cura di Bucky, ha raccontato che probabilmente il koala deve essere caduto da qualche albero dentro al fiume e quindi trascinato dall’acqua nella grotta.
Quando è stato ritrovato, il povero animale, ha spiegato ancora la dottoressa a 9News, stava rapidamente diventando debole a causa della mancanza di nutrimento per troppi giorni.
Inoltre, i koala non sono nuotatori naturali e quindi senza intervento sarebbe senz’altro annegato nel tentativo di uscire dalla grotta per trovare del cibo. Una vera fortuna essere stato intercettato da umani amanti degli animali. Il nome Bucky, anzi Lucky Bucky, sembra glielo abbia dato il figlio di quattrenne della famiglia di kayakisti.
Il governo australiano, dopo la strage avvenuta durante i terribili incendi che hanno devastato il Paese tra il 2019 e il 2020, ha innalzato il livello di allerta per il koala, da vulnerabile a rischio di estinzione in tre Stati: Queensland, Nuovo Galles del Sud e Territorio della capitale australiana.
Una scelta saggia visto che, stando alle rilevazioni condotte dalla Australian koala foundation, a settembre 2021 la loro popolazione era scesa tra i 32mila e i 57mila, rispetto a quella del 2108 che si aggirava tra 45mila e gli 82mila animali.
Un crollo praticamente di un terzo in tre anni, ovvero quei 6.400 esemplari che sarebbero rimasti uccisi nel corso della stagione dei roghi del 2019-2020. Soprattutto nel Nuovo Galles del Sud, dove pare che siano morti addirittura 7 koala su 10. Numeri che mostrano chiaramente che, in assenza di interventi urgenti per la loro tutela, la specie nel 2050 sarebbe estinta del tutto.

Una grande preoccupazione per gli ambientalisti che ritengono questo un campanello d’allarme per l’Australia e il Governo che deve agire molto più velocemente per proteggere gli habitat critici dallo sviluppo edilizio e dal disboscamento, affrontando in modo serio l’impatto dei cambiamenti climatici.
C’è da dire che l’amministrazione australiana ha stanziato circa 30 milioni di euro per la tutela degli animali e il ripristino dei loro habitat, ma i gruppi ambientalisti lo esortano a fare molto di più.