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12 Settembre 2021
9:00

Trapani, maltrattava il cane e lo deteneva in una cella: denunciata

La compagna umana lo maltrattava a tal punto che lo aveva trasformato in un carcerato. I carabinieri della stazione di Salaparuta, in Provincia di Trapani, sono riusciti a salvarlo. Protagonista è un giovane meticcio, simile a un Pastore tedesco. I militari sono intervenuti grazie alla segnalazione di alcuni cittadini.

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La persona che lo deteneva lo maltrattava a tal punto che lo aveva trasformato in un carcerato. I carabinieri della stazione di Salaparuta, in Provincia di Trapani, sono riusciti a salvarlo. Protagonista è un giovane meticcio, simile a un Pastore tedesco. I militari sono intervenuti grazie alla segnalazione di alcuni cittadini.

Le forze dell’ordine hanno immediatamente richiesto l’intervento di un veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani per le verifiche legate allo stato di salute dell’animale. Lui, infatti, era in condizioni davvero precarie: denutrito, aveva diverse lesioni sul muso e sul corpo, ed è stato trovato in un box realizzato con pedane di legno, senza alcun tipo di riparo dal sole. Un detenuto in una delle peggiori celle, in sostanza.

Oggi il cane è stato posto sotto sequestro. Si trova in custodia giudiziale in un rifugio sanitario di recupero e assistenza di Santa Margherita di Belice. Qui riceverà tutte le cure necessarie per fare in modo che possa guarire e riprendersi dallo stato in cui era stato forzatamente condotto. Nel frattempo, sulla testa della donna, di 75 anni, ora pende l'accusa del reato di maltrattamento di animali, di cui dovrà risponderne alla Procura della Repubblica di Sciacca. I carabinieri le hanno anche comminato una sanzione amministrativa perché non aveva fatto microchippare il cane.

Giusto poco più di un mese fa il Trapanese fu teatro di un altro caso di maltrattamento di cani. Un uomo ne ha legato uno a un furgone e lo ha trascinato fino ad ucciderlo. Il fatto, avvenuto a Mazara del Vallo, era diventato virale anche perché chi ha compiuto il gesto criminale ha ritenuto opportuno diffondere un video sui social network.

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