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11 Agosto 2021
15:00

Thapunngaka, il drago dei dinosauri: ritrovato il fossile di uno dei più grandi animali volanti mai esistiti

Scoperta in Australia una nuova specie di pterosauro, un gruppo di rettili alati che sono stati i più grandi animali volanti mai esistiti nella storia del Pianeta. Questo esemplare, come del resto facevano i suoi simili, si librava sopra gli oceani che un tempo coprivano l'entroterra australiano durante il periodo Cretaceo, ovvero più di 100 milioni di anni fa. E' stato chiamato Thapunngaka e secondo chi ha trovato il fossile si tratta dell'animale più simile a un drago che sia mai esistito nella realtà.

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«E' stato l'animale più vicino a un drago nella vita reale». Sono le parole degli scienziati che hanno fatto una scoperta definita sempre da loro "spaventosa" e che risale ai tempi dei dinosauri. Si tratta di un fossile ritrovato in Australia di una nuova specie di pterosauro, un gruppo di rettili alati che sono stati i più grandi animali volanti mai esistiti nella storia del Pianeta fino ad ora ricostruita dalle scoperte scientifiche.  Questo esemplare, come del resto facevano i suoi simili, si librava sopra gli oceani che un tempo coprivano l'entroterra australiano durante il periodo Cretaceo, ovvero più di 100 milioni di anni fa.

Tim Richards (nella foto dell'Università del Queensland in apertura) esperto del laboratorio dedicato ai dinosauri e che lavora nel dipartimento di Tassonomia, diversità e paleobiologia degli pterosauri del Cretaceo inferiore nel Queensland occidentale,  ha così commentato la scoperta: «Il nuovo pterosauro, che abbiamo chiamato "Thapunngaka shawi", crediamo sia stato una bestia temibile, con una bocca simile a una lancia e un'apertura alare di circa sette metri». Per far comprendere le dimensioni, gli stessi ricercatori lo hanno così descritto: «Era circa quattro volte la lunghezza di un umano sdraiato». Richards ha aggiunto in un'intervista alla BBC: «Ciò che abbiamo ritrovato essenzialmente era è solo un teschio con un lungo collo, collegato a un paio di lunghe ali» ma appunto ricostruendo la struttura reale dell'animale, la sua dimensione proiettava probabilmente una grande ombra «su un altro piccolo dinosauro tremante che non l'avrebbe sentito finché non fosse stato troppo tardi».

Il cranio del Thapunngaka shawi ritrovato è lungo più di un metro e pieno di almeno 40 denti "progettati" per catturare i pesci che vivono nel mare di Eromanga, esemplari che non esistono più al giorno d'oggi. Il dottor Steve Salisbury, anche lui dell'Università del Queensland, ha spiegato che una protuberanza ossea nella parte superiore e inferiore della mascella della creatura probabilmente aiutava l'animale a "tagliare l'aria" mentre volava a velocità. «Ciò che ci ha colpito particolarmente di questa nuova specie è la dimensione massiccia della cresta ossea sulla mascella inferiore che presumibilmente aveva anche sulla mascella superiore – ha aggiunto l'esperto – Queste creste probabilmente hanno avuto un ruolo nelle dinamiche di volo di questi animali e si spera che la ricerca futura fornisca risposte più definitive».

Il corpo dell'animale aveva diverse caratteristiche progettuali per il volo, tra cui ossa leggere e cave, ma ciò significa anche che i resti di pterosauro sono più difficili da trovare e hanno meno probabilità di fossilizzarsi come i suoi cugini, i dinosauri che vivevano sulla terraferma. Il fossile è stato trovato in una cava a nord-ovest di Richmond, nel Queensland. Originariamente il sito era la casa degli indigeni australiani conosciuti come "Wanamara". Il nome Thapunngaka è la combinazione delle parole di quella popolazione autoctona che servivano per indicare "lancia" e "bocca" e la parola "shawi", in onore di chi ha scoperto i resti del pterosauro, Len Shaw. Il nome, praticamente, vuol dire: "la bocca di lancia di Shaw".

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