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4 Giugno 2021
17:39

Strage di fratini tra Rimini e Riccione, i volontari: «Ad ucciderli cani tenuti senza guinzaglio nonostante le ordinanze»

I cani lasciati liberi in spiaggia hanno distrutto la colonia di fratini: 9 pulcini su 10 nati tra Rimini e Riccione sono stati uccisi. Le ordinanze emanate dai sindaci, dunque, sono serviti a molto poco. I piccoli di questo particolare uccello migratore, specie protetta, sono messi a rischio dai minimi movimenti degli amanti della tintarella in spiaggia. Ma anche, come in questi casi, da chi porta in giro un cane un po’ troppo curioso.

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I cani lasciati liberi in spiaggia hanno distrutto la colonia di fratini: 9 pulcini su 10 nati tra Rimini e Riccione sono stati uccisi. Le ordinanze emanate dai sindaci, dunque, sono serviti a molto poco. I piccoli di questo particolare uccello migratore, specie protetta, sono messi a rischio dai minimi movimenti degli amanti della tintarella in spiaggia. Ma anche, come in questi casi, da chi porta in giro un cane un po’ troppo curioso.

A rilanciare la notizia sono gli attivisti di “Salviamo il fratino a Rimini e Riccione”, gruppo Facebook aperto per la salvaguardia dell’uccello migratore. «Non serve neanche lo sforzo congiunto dei volontari di Asoer, Enpa, Fareambiente, Legambiente, Wwf, Kronos, Fondazione Cetacea, l’aiuto del Corpo dei carabinieri forestali, delle guardie giurate venatorie, a fermare il massacro di questa specie in via di estinzione», commentano gli amministratori del gruppo che parlano, inoltre, di «gravi minacce personali ai volontari da parte di alcuni padroni di cani». Durante i giri di sorveglianza, inoltre, proprio chi si prende cura delle colonie dei fratini ha constatato «che anche la notte i possessori dei cani li lasciano correre liberi in spiaggia».

«Non accade solo tra Rimini e Riccione, è quanto succede ed è successo in Emilia-Romagna e in altre Regioni d’Italia – spiega a Kodami Roberto Tinarelli, presidente dell'Associazione ornitologi dell'Emilia-Romagna – A Rimini tutto ciò ora è stato "certificato": prima era solo un sospetto. C'è gente che ti risponde dicendo ‘il mio cane è buonissimo' e lo lascia libero in spiaggia. Ma poi basta davvero poco e un fratino muore».

Il pulcino di fratino può morire anche solo per un colpo di muso. Tutto ruota attorno alla sua particolare fragilità che, specie nei primi giorni di vita, lo mette più a rischio. «Un pulcino di fratino è un decimo di quello di una gallina, ha una struttura molto esile: è ‘tutto zampe' per correre subito, dal primo giorno, dietro ai genitori – aggiunge Tinarelli – La specie è molto piccola: basti pensare che un adulto di fratino è grande poco più di un pulcino di gallina. Dunque, muoiono facilmente per lesioni agli organi interni. Basta una zampata, una musata, o che venga preso in bocca per un istante».

Come fare per difendere il fratino e i suoi pulcini? Dove è segnalata la sua presenza è necessario tenere il cane al guinzaglio. «È indicato e obbligatorio in molti Comuni – prosegue il presidente degli ornitologi della Regione – Chi non rispetta la regola del cane al guinzaglio segue un comportamento illegale. Ciò dimostra come le nostre spiagge, che magari bramano di avere la bandiera blu, sono insostenibili. Se neanche il fratino riesce a riprodursi con successo, che sostenibilità c’è? È la dimostrazione che molte zone sono oggi un "buco nero"».

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