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“Cavalli in carcere”, un progetto riabilitativo con i detenuti mediato dalla relazione con il cavallo, portato avanti dal 2017 con ottimi risultati da Claudio Villa, presidente di Asom, l’Associazione Salto Oltre il Muro – Centro studi relazione uomo cavallo Onlus, nel carcere di Bollate, è stato sfrattato. Il motivo della richiesta di sgombero immediato della scuderia dove il progetto veniva realizzato è «la pericolosità della struttura per l’incolumità delle persone» e i tempi che sono stati dati è di agire entro 15 giorni.
La forza riabilitativa del cavallo
Quattordici anni fa era stata la direttrice di allora, Lucia Castellano, a chiedere all’Associazione, l’unica realtà in Europa all'interno di un carcere a promuovere la riabilitazione assistita con il cavallo, di impiegare terapeuticamente gli animali della scuderia, arrivati tutti da situazioni difficili, come sequestri o maltrattamenti, per dare una seconda opportunità a loro e ai detenuti.
Secondo Claudio Villa, il presidente di Asom, ideatore e responsabile del progetto, il buono della relazione uomo – cavallo è che il confronto è sempre diretto, onesto e mai giudicante. E succede che i detenuti, interagendo con questi animali, tornino ad aprirsi, ritrovano l’empatia e un compagno con cui comunicare liberamente. Oltretutto, la reciprocità sta nel fatto che anche i cavalli sono stati brutalmente abusati e quindi mentre l’animale si prende cura del detenuto, quest’ultimo si prende cura del cavallo. In modo che anche a loro venga data una seconda possibilità.
In centinaia hanno trovato conforto e sostegno nel frequentare il loro percorso di riabilitazione con questi animali di 500 chili che con fiducia permettono di avvicinarsi a loro e di creare una vera e propria relazione basata sul rispetto reciproco. La chiusura di "Cavalli in Carcere" porta a pensare che non sia stata compresa appieno la forza rieducativa, che molti studi ormai danno per certa, del cavallo e di come questo bellissimo animale agisca in profondità sull’animo umano, stimolando ad un vero cambiamento emotivo ed attitudinale.
Ora l’associazione quindi deve traslocare, ma la buona notizia è che ha trovato già una nuova sede: i volontari e i cavalli saranno ospitati dal Centro Ippico La Rosa Bianca di Giuseppe Sanna vicino a Bergamo. E qui è già previsto di riproporre subito il progetto che ha ottenuto così buoni risultati nel carcere di Bollate. In questo caso, i detenuti accolti però, potranno essere soltanto coloro che hanno il permesso di uscita grazie all’articolo 21 dell’ordinamento penitenziario. Una seconda opportunità anche per l’Associazione.