video suggerito
video suggerito
25 Agosto 2022
17:43

Spagna, ragazzo ferito a morte durante la corsa dei tori: le vittime in due mesi sono 5

Il ragazzo, 24 anni, è morto a causa delle ferite inflitte da un toro liberato per le vie di Vallada con le corna in fiamme: una macabra e cruenta usanza ribattezzata "toro embolado"

3.880 condivisioni
Immagine

Un ragazzo di 24 anni è morto in Spagna dopo essere stato ferito da un toro nel corso di uno dei tanti eventi di corrida organizzati nella provincia di Valencia. In questo caso a ferire a morte il ragazzo è stato un cosiddetto “toro embolado”, un’altra barbara usanza della corrida che prevede che, prima di essere liberato per le strade, venga appiccato il fuoco a due sfere sistemate sulle corna dell’animale.

L’incidente è avvenuto domenica sera a Vallada. Stando a quanto riportato dai media locali, il ragazzo sarebbe stato colpito dal toro in un vicolo della cittadina, dove l’animale si è ritrovato intrappolato durante la corsa con le corna in fiamme. Il 24enne è stato trasferito con urgenza in ospedale, ma è morto a causa delle gravissime ferite interne. Nell’arco dello stesso fine settimane sono stati diversi gli incidenti legati alle corse dei tori, e un altro ragazzo è finito in ospedale per le ferite causate dagli animali terrorizzati e impauriti, lasciati a correre per le strade della città con le corna incendiate, incitati e rincorsi dalle persone.

Un’usanza barbara, oltre che pericolosissima, quella del “toro embolado”, che molti Comuni spagnoli hanno vietato. Vallada è invece uno di quelli che ancora lo consente, e l’amministrazione comunale dopo l’incidente mortale ha deciso di dichiarare il lutto cittadino e fermare gli altri eventi legati alla corrida in programma.

Si tratta della quinta vittima registrata quest’estate in Spagna durante gli eventi della cosiddetta “settimana della corrida”, prevista ad agosto. Qualche giorno fa è stato un ragazzo di 18 anni a morire, sempre a causa delle ferite causate da un toro cui erano state date alle fiamme le corna nella città di Soneja. A luglio erano morti altri tre ragazzi nel giro di 24 ore, tutti a causa delle ferite provocate dalle corna dei tori nei festeggiamenti tenuti quel mese nei Comuni valenciani di Picassent, Meliana e nel Pedreguer di Alicante. Il 3 luglio a restare gravemente ferito era stato un ragazzino di 14 anni, che è fortunatamente sopravvissuto.

Nonostante tutti questi incidenti, alcuni dei quali mortali, e le sempre più veementi proteste da parte di associazioni animaliste e cittadini, in Spagna la corrida resta una tradizione apparentemente irrinunciabile. La tauromachia viene considerata un’arte e un’espressione delle radici iberiche, che in estate soprattutto raggiunge la sua macabra espressione. A luglio per esempio, Pamplona è tornata a festeggiare San Firmino con una serie di corride anticipate dal tradizionale “encierro”, ovvero l’usanza che prevede che i tori vengano liberati all'interno di un percorso che, attraverso le strade della città, conduce all'arena. Una corsa guidata solitamente da un gruppo di buoi (che vengono pungolati con bastoni per farli procedere) e cui partecipano oltre ai tori, già sotto stress e spaventati, anche persone che si mettono alla prova cercando di farsi inseguire senza venire colpiti o incornati. Il tutto tra gli incitamenti della folla, che spesso utilizza pungoli o bastoni anche su di loro per stimolarne la reazione.

La corrida va inoltre in aperto contrasto con la decisione storica presa proprio dalla Spagna, che a inizio anno ha modificato il codice civile sancendo che gli animali sono a tutti gli effetti “esseri viventi dotati di sensibilità"Un passo avanti nel riconoscimento dei loro diritti, che si scontra però con un’usanza cruenta e pericolosa come la corrida, per cui gli animali vengono sfruttati per fare spettacolo e brutalmente feriti, quasi sempre uccisi.

Avatar utente
Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views