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25 Agosto 2023
16:16

Snoopy, il cane che aspetta il ritorno del suo umano che non c’è più

A raccontare la storia del cane di Desulo, un paesino in provincia di Nuoro, è il fotografo e videomaker sardo Alberto Zilaghe che su Facebook spiega cosa lo abbia attratto tanto di quel meticcio simil Pastore Tedesco dallo sguardo così triste.

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Da quando Baillu è morto, il suo cane non si sposta più, né di giorno né di notte, dal vicolo su cui si apre la porta di casa dell’umano tanto amato scomparso da poco. Spera in un suo ritorno, pensano gli umani, proprio come l'Akita Inu protagonista del film Hachiko con Richard Gere.

A raccontare la storia di Snoopy che vive a Desulo, un paesino in provincia di Nuoro, è il fotografo e videomaker sardo Alberto Zilaghe che su Facebook attraverso qualche scatto del cane spiega cosa lo ha attratto tanto di quel meticcio simil Pastore Tedesco dallo sguardo così triste.

«Ho sentito di dover scattare questa foto per evidenziare quanto la tenerezza, l'affetto e la fedeltà di un animale sia tale da superare perfino la morte». Zilaghe, però, ci tiene a sottolineare che il cane non è rimasto abbandonato: «Faccio presente che il cane che si chiama Snoopy non è abbandonato a se stesso, ma è amorevolmente accudito da tutti (parenti e non) anche quelli che non abitano li nei pressi della sua abitazione, riceve sempre una carezza, un affetto, cibo e acqua, e tanta simpatia da tutti ed ha una sua cuccia e d'inverno una casa chiusa al caldo».

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La storia di Snoopy, ovvero la storia di quei cani che dopo la morte dell'umano di riferimento sembrano manifestare una grande tristezza o addirittura si recano sulla tomba del defunto, rappresenta un tema spesso raccontato dalle cronache. Affrontandolo scientificamente, bisogna fare qualche precisazione: seppure esistano diversi studi che hanno dimostrato che i cani, creando connessioni molto profonde con gli esseri umani, provano emozioni in modo simile a noi non si sa ancora come interpretano davvero il significato della morte.

Una spiegazione l'ha data con estrema chiarezza qui su Kodami David Morettini educatore e membro del comitato scientifico ddel nostro magazine: «Quando la persona muore il cane ha memoria della relazione e continua a cercarla ma diversamente da noi. Se il cane torna sulla tomba, o sembra non abbandonare mai il luogo dove era solito stare con il suo amato umano, non è per piangerlo, ma per passare ancora del tempo accanto a lui».

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Simona Sirianni
Giornalista
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