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29 Dicembre 2022
12:22

Si butta nell’acqua ghiacciata per salvare il suo cane. Il soccorritore: «Stanno entrambi bene»

Un cane è caduto in un laghetto ghiacciato in Friuli Venezia Giulia e il suo umano si è buttato in acqua per salvarlo. A raccontare l'accaduto a Kodami è uno dei volontari della stazione del Soccorso Alpino e Speleologico e dall'elisoccorso regionale di Sappada, che rassicura: «Il cane giocava e non era affatto spaventato e il suo proprietario non aveva segni di congelamento».

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Il cane finisce nell'acqua ghiacciata e il suo pet mate vedendolo in difficoltà, non ci pensa due volte e si butta per aiutarlo. Dopo averlo aiutato, però, a trovarsi in grande difficoltà è stato proprio l’uomo.

«Il cane stava benissimo quando siamo arrivati, per lui non era successo nulla, o almeno così sembrava. Era molto tranquillo. L'uomo un po' meno perché, dopo aver aiutato l'animale, si è trovato lui in difficoltà, anche se fortunatamente i minuti trascorsi nel lago non sono stati troppi».

A parlare con Kodami è uno dei volontari della stazione del Soccorso Alpino e Speleologico e dall'elisoccorso regionale di Sappada, che si trova nella località montana situata a 1.250 metri di altitudine al confine estremo del Friuli Venezia Giulia, a ridosso con il Veneto.

Proprio qui, infatti, un turista fiorentino di 57 anni è stato soccorso nel primo pomeriggio del 27 dicembre, dopo essersi buttato nel laghetto di pesca sportiva ora ghiacciato che si trova presso il rifugio Ziegelhütte.

«Fortunatamente per il signore, l’acqua quest’anno non raggiunge le temperature solite di questo periodo. Secondo quanto ha raccontato ai nostri volontari, il cane si è diretto verso il lago per giocare e quindi è scivolato nell’acqua. Quando l'uomo ha visto però il suo simil Pitbull annaspare, si è spaventato e non ha esitato, buttandosi per salvarlo. Ma una volta aiutato a risalire, si è trovato lui stesso a dover lottare per uscire».

Il destino, però, è stato benevolo: «Decisamente, perché quella zona non è particolarmente frequentata e, invece, il passaggio proprio di lì di un altro avventore nel mentre accadeva l’incidente, ha fatto sì che la situazione non precipitasse. Vedendo l’uomo in pericolo ha chiamato subito noi del Soccorso Alpino, che però per quanto vicini un minimo di tempo per arrivare ce lo mettiamo. Ma nel frattempo ha cercato comunque di fare qualcosa per evitare che l’uomo congelasse. Gli ha lanciato la sua cintura riuscendo a tirarlo fuori dall’acqua. Quando siamo arrivati abbiamo così coperto l’uomo con le coperte termiche per riscaldarlo e intanto abbiamo chiamato il 118 perché essendo rimasto in acqua per almeno dieci minuti poteva esserci un principio di congelamento. Cosa che, una volta arrivati i paramedici, è stato appurato non ci fosse. Tanto che il signore ha rifiutato il ricovero e ha preferito tornare a casa».

A questo punto, la domanda nasce spontanea: il cane nel frattempo? Stava bene? Era spaventato? «Macché, il cane stava benissimo e giocava come se nulla fosse successo. Non sembrava affatto spaventato dall’accaduto, in pratica, correndo sopra il lago in parte ghiacciato evidentemente è scivolato nell’acqua. In ogni caso, ripeto, stava bene e, anche se poteva andare peggio, fortunatamente il caso si è chiuso per tutti in maniera positiva».

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Simona Sirianni
Giornalista
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