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6 Aprile 2022
15:09

Sequestrate zanne di avorio esposte in un albergo nel Palermitano

Le zanne sono state sequestrate all'interno di una struttura ricettiva di Palermo ed erano regolarmente esposte al pubblico in occasione di eventi privati.

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palermo zanne elefante
Le zanne di elefante sequestrate dai Carabinieri a Palermo

Sono quattro le zanne di Avorio grezzo, non lavorato, sequestrate a Palermo dai Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura. Le zanne si trovavano esposte all'interno di una struttura ricettiva insieme ad altri manufatti sempre ricavati da parti di elefante.

Ciascuna delle zanne era alta più di due metri e di circa 20 chili di peso e insieme ad altre parti dell'animale erano regolarmente esposte al pubblico all'interno dell'albergo in occasione di eventi privati e ne costituivano una delle attrazioni principali, tanto da venire spesso immortalate dai clienti e postate sui social.

Proprio attraverso il monitoraggio della rete, i militari specializzati del Nucleo Cites hanno effettuato un controllo amministrativo per verificare la legale detenzione degli esemplari e l'esistenza dei certificati. Il controllo, tuttavia, ha fatto emergere l'assenza della documentazione necessaria per la detenzione e l'esposizione al pubblico delle zanne e degli altri manufatti.

Secondo gli inquirenti potrebbero essere state «illecitamente prelevate in natura». Se tale circostanza fosse confermata i proprietari della struttura potrebbero vedersi contestata un'ammenda da 15.000 a 150.000 euro e l'arresto da 6 mesi a 2 anni.

L'avorio, infatti, è sottoposto alle tutele previste dalla Convenzione di Washington che disciplina il commercio internazionale di specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione, il cui sfruttamento commerciale, o anche la semplice detenzione, configura un'ipotesi di reato. Avere animali esotici in casa, o loro parti, non è illegale di per sé. La legge disciplina i modi e le specie soggette a particolari restrizioni, e l'elefante è una di queste.

«Il rinvenimento è di particolare rilevanza – hanno spiegato i Carabinieri – perché si tratta di zanne non lavorate, la cui disciplina è ancora più restrittiva di quella relativa all'avorio lavorato. L'avorio grezzo, se di origine non certificata, potrebbe costituire infatti materia prima per realizzare nuovi manufatti, incrementando così il mercato illegale che, sia la normativa internazionale sia la normativa comunitaria, stanno sempre più restringendo».

Prima del sequestro palermitano un'altra operazione dei Carabinieri aveva stroncato a Parma un commercio illegale di ben 172 oggetti d’avorio al Mercanteinfiera. Qui erano esposti pettini, scettri e altri oggetti per un valore di oltre 200.000 euro.

Proprio a causa del bracconaggio gli elefanti stanno nascendo senza zanne. Lo dimostra uno studio pubblicato su Science e condotto sulla popolazione di elefanti nel Gorongosa National Park, in Mozambico, passata da oltre 2.500 indivisui a soli 200 all'inizio degli anni 2000. Una strage operata dall'uomo che ha influito sull'evoluzione della specie: uccidendo gli esemplari dotati di zanne per l'avorio, quelli senza hanno avuto maggiore probabilità di sopravvivere e trasmettere i propri geni, dando vita a nuove generazioni prive di zanne.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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