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6 Luglio 2022
13:28

Secondo uno studio le tartarughe possono rallentare il loro invecchiamento

Uno studio pubblicato su Science rivela come le tartarughe e le testuggini possono mostrare un invecchiamento molto lento o addirittura assente.

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Lente, fragili e anziane: così siamo abituate a vederle rappresentate in molti film e libri, ma secondo un nuovo studio le tartarughe e le testuggini sono invece dei normalissimi adulti nel pieno delle proprie facoltà fisiche.

Lo studio, pubblicato su Science, è stato condotto dai ricercatori della University of Southern Denmark e potrebbe cambiare completamente l'immagine delle tartarughe che abbiamo sempre avuto. Nell'immaginario collettivo, infatti, non è raro vedere questi animali rappresentati come vecchi saggi: basti pensare al maestro Oogway, anziana testuggine del film Kung Fu Panda che incarna in tutto e per tutto questo stereotipo.

Le tartarughe e le testuggini, secondo la ricerca, sono invece tutt'altro che anziani lenti e fragili: emerge dalle analisi svolte che hanno invece un invecchiamento molto lento o addirittura assente, soprattutto quando le loro condizioni di vita sono buone, stravolgendo le attuali teorie evolutive sull'invecchiamento.

Queste teorie predicono infatti che tutti gli organismi viventi si indeboliscono e si deteriorano con l'età con un processo comunemente noto come senescenza, alla fine del quale si muore. Era già noto come, rispetto agli uccelli e ai mammiferi, i rettili, soprattutto tartarughe e testuggini fossero animali estremamente longevi ma mai ci si sarebbe immaginato che la loro senescenza potesse essere "trascurabile".

I ricercatori della Università della University of Southern Denmark, infatti, hanno confrontando i tassi di invecchiamento e la longevità di tartarughe e testuggini di molti zoo e acquari, mostrando che circa il 75% di 52 specie presentano una senescenza lenta o trascurabile.

La senescenza trascurabile è un termine coniato dal biogerontologo Caleb Finch, studioso dei processi biologici che portano all'invecchiamento, e viene applicato a quegli organismi che non mostrano segni di invecchiamento biologico, come la riduzioni della loro capacità riproduttiva, il declino funzionale di organi e apparati e il conseguente aumento dei tassi di mortalità. In sostanza, una testuggine come l'anziano maestro Oogway non mostra alcuna intenzione di voler smettere di accoppiarsi e presenta la stessa forma fisica di quando era un giovane rettile di 30 anni, se non migliore.

Un dato ancor più sorprendente è che alcune di queste specie possono addirittura rallentare il loro invecchiamento in risposta al miglioramento delle condizioni di vita negli zoo e negli acquari, rispetto agli individui selvatici. In sostanza, migliore è la qualità dell'habitat dove vivono maggiore sarà il ritmo di invecchiamento di questi individui che, in alcuni casi, potrebbe anche fermarsi.

È importante sottolineare, tuttavia, che sebbene alcune specie di tartarughe e testuggini mostrino una senescenza trascurabile, questo non significa che siano immortali. Sicuramente il loro tasso di mortalità non aumenta con l'età, il che è già sorprendente di per se, ma non è zero. In breve, in un modo o nell'altro, anche l'aitante e forte maestro Oogway alla fine morirà, per esempio per malattia, ma fino ad allora continuerà ad alimentarsi e riprodursi nel pieno delle sue forze, specialmente se l'habitat dove vive è di buona qualità.

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