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20 Dicembre 2023
11:57

Se hai le “corna” meglio utilizzare l’imboscata per cacciare, almeno se sei un serpente o una lucertola

Un gruppo di ricercatori ha scoperto che le lucertole e i serpenti dotati di corna e altre escrescenze sulla testa cacciano quasi tutte nascondendosi e utilizzando l'agguato. Inseguire una preda con questi vistosi "ornamenti" rende molto più visibili questi animali.

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Un gruppo di ricercatori ha scoperto che negli squamati, il gruppo di rettili che racchiude lucertole e serpenti, se hai le corna o altre escrescenze vistose allora è molto più probabile che utilizzi una strategia di caccia basata sull'imboscata rispetto a quelli che non le hanno. È la cosiddetta tecnica sit-and-wait, siediti e aspetta, ed è un risultato emerso grazie a uno studio su quasi 2.000 specie diverse di lucertole e serpenti recentemente pubblicato sulla rivista Biology Letters.

Gli erpetologi che studiano i rettili sanno che alcuni squamati hanno un qualche tipo di corno o altre protuberanze sul capo. Che siano sulla sommità della testa, sulle sopracciglia o sul muso, queste strutture tendono a conferire a questi animali un aspetto decisamente più aggressivo. Tuttavia, con questo nuovo studio, i ricercatori hanno notato che avere le corna presenta alcuni svantaggi, ovvero rendono più difficile a camuffarsi con l'ambiente circostante, perlomeno quando ci si muove.

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Esempi di corna e strutture cefaliche negli squamati. Anolis proboscis (a); Langaha madagascariensis (b); Moloch horridus (c); Cerastes cerastes (d). Foto da Banfi et al., 2023

Partendo da questo presupposto, gli scienziati hanno quindi ipotizzato che probabilmente i serpenti e le lucertole dotate di questi vistosi ornamenti, sarebbero stati anche quelli che per cacciare utilizzano maggiormente la tecnica dell'agguato, restando ben nascosti agli occhi delle prede e sfruttando, immobili, l'effetto sorpresa. E per scoprire se fosse effettivamente così, gli autori hanno messo a confronto il comportamento e le tecniche di caccia degli squamati con le corna e quelli senza.

Hanno così scoperto che ben il 94% delle lucertole e dei serpenti con le corna studiate utilizzavano l'approccio sit-and-wait per catturare le loro prede invece che altre strategie di caccia più attive, tipo l'inseguimento, molto più diffusa tra le specie senza corna. Questi risultati dimostrano quindi che, almeno per il gruppo di rettili degli squamati, le corna e altri ornamenti cefalici si trovano quasi esclusivamente nei predatori d'agguato.

Tuttavia, gli stessi autori ci tengono a sottolineare che non è ancora chiaro se questi animali abbiano modificato le loro strategie di caccia prima o dopo l'evoluzione delle corna, che potrebbero essersi evolute inizialmente per altri scopi, come combattere con un rivale per la conquista di un partner o per difendersi dai predatori. Non è nemmeno del tutto chiaro se le corna tendono a evolversi più facilmente nelle specie che adottano già questa strategia di caccia o viceversa.

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Vipera dal corno (Vipera ammodytes)

Le specie di serpenti e lucertole che possiedono corna, tubercoli e altre escrescenze sul muso e sugli occhi che modificano sostanzialmente la forma delle loro teste, come la nostrana vipera dal corno (Vipera ammodytes) o il diavolo spinoso (Moloch horridus), sono in comunque caso una piccola minoranza tra tutte le specie di rettili conosciute. Eppure, queste strutture si sono evolute più volte e in maniera indipendente negli squamati.

Questo significa che, indipendentemente dalle ragione evolutive per cui si sono sviluppate (come per esempio il mimetismo o difesa), sono strutture vantaggiose per chi le porta ma anche che, soprattutto, le modalità di caccia e la morfologia degli squamati sono strettamente interconnesse tra loro. Un punto di partenza scoperto grazie a questo studio e che potrebbe ispirare molte altre ricerche simili anche su altri animali.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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