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26 Maggio 2023
15:31

Salvati gli agnellini del re nella tenuta dei Windsor: il blitz di Animal Rising va a segno

Tre attiviste di Animal Rising sono penetrate nella residenza della famiglia reale a Sandringham, in Inghilterra, e hanno messo in salvo tre degli agnelli del gregge. Adesso però le animaliste che si sono consegnate volontariamente dovranno rispondere di furto.

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Incursione inattesa intorno alle 20 di mercoledì sera nella tenuta di Sandringham a Norfolk, nel Regno Unito, residenza dove i Windsor trascorrono il Natale. Tre animaliste di Animal Rising, sono entrate nel terreno di Appleton Farm e hanno portato via tre agnelli, sostenendo di doverli salvare perché presto sarebbero stati macellati.

Sammy, Sunny e Sooty, come sono stati chiamati i tre agnellini, sono stati caricati su un furgone dalle attiviste per poi dileguarsi. Le tre si sono fatte fotografare all'interno del van, ognuna abbracciata all'agnello recuperato facendo sapere che  gli animali verranno tenuti «al sicuro da qualche parte, dove potranno vivere tranquilli».

Un blitz che non sarà, però, senza conseguenze per le tre attiviste di Animal Rising che subito dopo il salvataggio si sono consegnate volontariamente alla polizia, portando tra le mani cartelli con slogan come «Ho salvato le pecore del re» e «È così che amiamo gli animali». Adesso dovranno rispondere di furto.

«Ci conforta sapere che abbiamo fatto del nostro meglio per questi cuccioli salvandoli dal massacro e offrendo loro una lunga vita di libertà» ha detto a Plant Based News Rose Patterson, 33 anni.

«Salvare vite è moralmente la cosa giusta da fare. Gli agnellini di pochi mesi vengono uccisi per diventare cibo, non deve essere così. Possiamo vivere tranquillamente in un mondo che non mangia gli animali senza perdere nulla a livello di alimentazione».

Sandringham è una tenuta di oltre 8mila ettari nel Norfolk nella quale nel 2018 è stato portato un gregge di pecore che, pascolando all'aperto, potesse concimare il terreno. Quando arriva la primavera, però, parte degli agnelli vengono macellati e le carni utilizzate per rifornire i ristoranti e i macelli locali. Di qui, il blitz animalista.

Gli allevamenti di pecore, del resto, sono un grande business nel Regno Unito. Basti pensare che a questo scopo vengono utilizzati circa quattro milioni di ettari, ovvero un'area grande il doppio del Galles. Gli agnelli vengono generalmente uccisi quando hanno circa sette mesi e una volta arrivati al mattatoio, vengono incatenati a testa in giù e storditi. Quindi gli viene tagliata la gola.

«Attraverso le loro azioni, Rosa, Sarah e Rose hanno salvato questi esseri innocenti, offrendo ai tre agnelli una seconda possibilità di vita, una vita libera dai danni del nostro sistema alimentare che non solo abusa degli animali, ma distrugge anche la nostra possibilità di un futuro vivibile», ha scritto Animal Rising su Instagram.

«Mentre il 16% della terra nel Regno Unito è utilizzato per il pascolo delle pecore, solo il 12% è coperto da foreste. Foreste di cui abbiamo un disperato bisogno per aiutare a ridurre il carbonio e recuperare la fauna selvatica. Per combattere l'emergenza climatica abbiamo bisogno di un sistema alimentare a base vegetale sicuro e sostenibile. Solo questo ci permetterà di costruire un futuro vivibile».

Animal Rising ha affermato che questo blitz è solo il primo di una serie di diversi «salvataggi» che l’organizzazione ha previsto di effettuare quest'estate. La battaglia non si ferma.

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Simona Sirianni
Giornalista
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