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20 Dicembre 2023
12:43

Salvati 24 cani dal degrado nel milanese: probabile caso di animal hoarding

Un maxisequestro delle guardie zoofile dell’Oipa insieme con l’Ats avvenuto nel Comune di Motta Visconti, in provincia di Milano ha tratto in salvo 24 cani che vivevano in una situazione di disagio e degrado. Gli animali, il cui recupero è stato molto complicato, sono stati trasferiti in un luogo sicuro.

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Sono 24 i cani messi in salvo con il maxisequestro delle guardie zoofile dell’Oipa insieme con l’Ats, l’Agenzia di tutela della salute, nel Comune di Motta Visconti, in provincia di Milano. Gli animali trasferiti ora in un luogo sicuro, vivevano in una condizione di estremo degrado igienico-sanitario e alcuni di loro sono stati trovati gravemente denutriti.

«Il recupero di ogni singolo cane è stato molto faticoso – racconta il coordinatore delle guardie zoofile dell’Oipa di Milano e provincia, Fabio D’Aquila – Alcuni avevano paura a farsi avvicinare e quindi scappavano, altri mostravano un comportamento aggressivo non essendo mai stati abituati al contatto diretto con l’uomo. Tutto in mezzo a una situazione igienica terribile tra fango e feci dei poveri animali».

Su coloro che hanno costretto questi poveri esseri a un’esistenza del genere, non sono stati resi altri dettagli, se non che loro stessi vivevano in uno scenario di disagio e povertà: «Hanno cominciato con 4 o 5 cani e in pochi mesi sono arrivati a averne fino a 24 nati da diverse cucciolate – continua D’Aquila – A quel punto si sono ritrovati ad avere tutti questi animali peraltro molto giovani, nessuno ha più di 2 anni, e quindi anche più impegnativi».

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Secondo D’Aquila si tratta quasi certamente di accumulatori «tra l’altro convinti di tenere bene gli animali. Noi abbiamo deciso di intervenire con l’Ats, che ringraziamo, soprattutto per il consistente numero di animali. Vedendo alcuni di quegli animali così magri, abbiamo pensato che fosse opportuno un controllo sanitario sul posto, controllo che ha portato poi alla constatazione del forte disagio in cui umani e animali vivevano».

Per quanto la mania dell’accumulo provochi gravi sofferenze agli animali, il cosiddetto anche animal hoarding non rappresenta un reato a sé, ma rappresenta una condotta che integra diverse fattispecie di reato, principalmente quella di “detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”, di “maltrattamento di animali” e, in certi casi, di “uccisione di animali”.

A livello nazionale, infatti, nessuna legge stabilisce il numero di animali con cui si può convivere. Ci sono però numerosi regolamenti comunali e/o regionali che al fine di garantire il benessere degli animali, il numero limite lo pongono e questo non deve superare la decina. Gli accumulatori seriali, però, ne raccolgono molti di più, talvolta centinaia, un numero che ovviamente impedisce loro di assicurare condizioni sostenibili da un punto di vista igienico-sanitario e del benessere agli animali, ma alle persone stesse.

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Simona Sirianni
Giornalista
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