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8 Agosto 2022
13:27

Cani abbandonati tra sporcizia e animali morti: scoperta casa degli orrori a Varcaturo

30 cani, di cui 8 cuccioli, sono stati salvati dalla "casa degli orrori", lo stabile dove vivevano in stato di abbandono tra i rifiuti nel più totale degrado a Varcaturo. Ora cercano una nuova famiglia.

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cani varcaturo

Trenta cani, di cui 8 cuccioli, sono stati salvati dalla "casa degli orrori", lo stabile dove vivevano in stato di abbandono tra i rifiuti nel più totale degrado. Condizioni che hanno portato alla morte di tre animali prima dell'intervento dei soccorsi.

È successo a Varcaturo, frazione del Comune napoletano di Giugliano. La 50enne proprietaria dell'immobile era stata colpita da uno sfratto e nel momento in cui ha abbandonato l'abitazione ha lasciato lì tutti i cani che vi vivevano.

L'operazione di soccorso è stata coordinata dall'Ampa, associazione di protezione animale allertata nei giorni scorsi dai vicini della donna, e che è intervenuta in sinergia con i Carabinieri della stazione di Varcaturo e insieme a Enpa e Oipa. Nel corso dell'operazione i cani sono stati soccorsi e affidati al servizio veterinario dell’Asl Napoli 2, ma sfortunatamente 3 di loro erano già morti per malnutrizione. La 50enne è stata quindi denunciata per maltrattamento di animali e per gestione illecita di rifiuti e segnalata ai servizi sociali del posto.

Una brutta storia che ne nasconde un'altra, ancora più delicata, che ha a che fare con un profondo disagio sociale e con istituzioni incapaci di dialogare fra loro, come spiega a Kodami Fabrizio Procope, presidente dell'Ampa presente durante tutte le fasi di recupero degli animali. «La morte dei 3 animali e la sofferenza degli altri 28 si sarebbe potuta evitare se solo un mese e mezzo fa i Vigili del Fuoco, intervenuti per spegnere un incendio nell'abitazione, avessero allertato il servizio veterinario dell'Asl competente della presenza dei cani. Sino al nostro intervento, invece, erano rimasti all'oscuro della situazione».

Fabrizio Procope a Varcaturo
Fabrizio Procope a Varcaturo

Stessa cosa si è verificata nuovamente poi pochi giorni fa, quando la 50enne proprietaria dell'immobile è stata sottoposta a un trattamento sanitario obbligatorio. «In quel caso il servizio cittadino dell'Asl non ha ritenuto di informare gli uffici veterinari e così gli animali hanno continuato a vivere in casa senza cure fino al nostro intervento», aggiunge Procope.

La mancata segnalazione al dipartimento veterinario dell'Asl Napoli 2, prima da parte dei Vigili del Fuoco e poi del servizio cittadino dell'Asl, è lo specchio di istituzioni che non sono ancora capaci di coordinarsi rispetto alla gestione degli animali, come se questi fossero note a margine scarsamente rilevanti all'interno di altre pagine di cronaca. Il risultato è che spesso restano rinchiusi in case sequestrate, come successo recentemente alle gatte Lady e Duchessa a San Benedetto del Tronto, oppure segregati in case ormai disabitate come accaduto a Varcaturo.

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Ora però i 28 cani sopravvissuti possono ricominciare una nuova vita. Ad essere sottoposto a sequestro da parte dei Carabinieri, infatti, è stato solo lo stabile, e non i cani che invece sono stati affidati alla volontaria di zona Antonella Sopito e al canile Recano di Giugliano, convenzionato con il Comune, sotto la responsabilità dell'Oipa.

«Tutti i cani erano molto malnutriti – racconta la coordinatrice dell'Oipa Napoli Enza Buono – Adesso dobbiamo solo sperare che tutti trovino famiglie amorevoli dimenticando l'orrore che hanno dovuto vivere, insieme alla fame e alla sete che hanno patito».

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Per avere informazioni sull'adozione dei cani chiamare Enza Buono – 339 650 6432 oppure Antonella Sopito – 3295636021.

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L'estate è la stagione in cui aumentano gli abbandoni, ma questo è proprio il periodo migliore per adottare un cane. Perché abbiamo più tempo da dedicare al nuovo arrivato e la prima avventura che vivremo insieme può essere quella di una vacanza. Scopri e partecipa alla campagna di Kodami contro gli abbandoni per vivere una "Vacanza bestiale".

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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