![cani varcaturo](https://statickodami.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/31/2022/08/cani.jpg?im=AspectCrop=(16,9);)
Trenta cani, di cui 8 cuccioli, sono stati salvati dalla "casa degli orrori", lo stabile dove vivevano in stato di abbandono tra i rifiuti nel più totale degrado. Condizioni che hanno portato alla morte di tre animali prima dell'intervento dei soccorsi.
È successo a Varcaturo, frazione del Comune napoletano di Giugliano. La 50enne proprietaria dell'immobile era stata colpita da uno sfratto e nel momento in cui ha abbandonato l'abitazione ha lasciato lì tutti i cani che vi vivevano.
L'operazione di soccorso è stata coordinata dall'Ampa, associazione di protezione animale allertata nei giorni scorsi dai vicini della donna, e che è intervenuta in sinergia con i Carabinieri della stazione di Varcaturo e insieme a Enpa e Oipa. Nel corso dell'operazione i cani sono stati soccorsi e affidati al servizio veterinario dell’Asl Napoli 2, ma sfortunatamente 3 di loro erano già morti per malnutrizione. La 50enne è stata quindi denunciata per maltrattamento di animali e per gestione illecita di rifiuti e segnalata ai servizi sociali del posto.
Una brutta storia che ne nasconde un'altra, ancora più delicata, che ha a che fare con un profondo disagio sociale e con istituzioni incapaci di dialogare fra loro, come spiega a Kodami Fabrizio Procope, presidente dell'Ampa presente durante tutte le fasi di recupero degli animali. «La morte dei 3 animali e la sofferenza degli altri 28 si sarebbe potuta evitare se solo un mese e mezzo fa i Vigili del Fuoco, intervenuti per spegnere un incendio nell'abitazione, avessero allertato il servizio veterinario dell'Asl competente della presenza dei cani. Sino al nostro intervento, invece, erano rimasti all'oscuro della situazione».
![Fabrizio Procope a Varcaturo](https://statickodami.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/31/2022/08/WhatsApp-Image-2022-08-08-at-13.15.02.jpeg)
Stessa cosa si è verificata nuovamente poi pochi giorni fa, quando la 50enne proprietaria dell'immobile è stata sottoposta a un trattamento sanitario obbligatorio. «In quel caso il servizio cittadino dell'Asl non ha ritenuto di informare gli uffici veterinari e così gli animali hanno continuato a vivere in casa senza cure fino al nostro intervento», aggiunge Procope.
La mancata segnalazione al dipartimento veterinario dell'Asl Napoli 2, prima da parte dei Vigili del Fuoco e poi del servizio cittadino dell'Asl, è lo specchio di istituzioni che non sono ancora capaci di coordinarsi rispetto alla gestione degli animali, come se questi fossero note a margine scarsamente rilevanti all'interno di altre pagine di cronaca. Il risultato è che spesso restano rinchiusi in case sequestrate, come successo recentemente alle gatte Lady e Duchessa a San Benedetto del Tronto, oppure segregati in case ormai disabitate come accaduto a Varcaturo.
![Immagine](https://statickodami.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/31/2022/08/Uno-dei-cani-salvati-a-Varcaturo.jpeg)
Ora però i 28 cani sopravvissuti possono ricominciare una nuova vita. Ad essere sottoposto a sequestro da parte dei Carabinieri, infatti, è stato solo lo stabile, e non i cani che invece sono stati affidati alla volontaria di zona Antonella Sopito e al canile Recano di Giugliano, convenzionato con il Comune, sotto la responsabilità dell'Oipa.
«Tutti i cani erano molto malnutriti – racconta la coordinatrice dell'Oipa Napoli Enza Buono – Adesso dobbiamo solo sperare che tutti trovino famiglie amorevoli dimenticando l'orrore che hanno dovuto vivere, insieme alla fame e alla sete che hanno patito».
![Immagine](https://statickodami.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/31/2022/08/cani-sequestrati.jpeg)
Per avere informazioni sull'adozione dei cani chiamare Enza Buono – 339 650 6432 oppure Antonella Sopito – 3295636021.
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