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14 Settembre 2022
16:08

Ritrovati un boa e un’iguana tra le strade di Torino

Un boa e un'iguana sono stati trovati fra le strade di Torino e portate al vicino Centro Animali Non Convenzionali. L'industria degli animali da compagnia ha un grande impatto su questi animali e questi ritrovamenti non sono solo una conseguenza, ma anche uno spunto di riflessione.

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Negli ultimi giorni sembra che a Torino ci sia un tema ricorrente: i rettili. Un boa di circa due metri è stato ritrovato in strada nella notte del 13 settembre e poco tempo dopo anche un'iguana.

Sicuramente il cambiamento climatico sta influenzando le condizioni ambientali della Penisola ed è certo che il clima del Mediterraneo si sta tropicalizzando. Non è questo il motivo, però, per cui un boa e un'iguana se ne sono andati a spasso per le strade di Torino. A dare la notizia del ritrovamento è il Centro Animali Non Convenzionali (Canc) di Torino.

Fra le pagine di Kodami il Canc di Torino è già comparso recentemente, quando abbiamo riportato una procedura veterinaria da record: una tac e un'operazione a un pitone giallo di circa 5 metri. L'animale di 58 chili era arrivato al centro con un blocco intestinale ed è stata necessaria tutta la bravura degli esperti per procedere con l'operazione. Un caso veterinario peculiare in cui c'è stato bisogno di ben tre tavoli operatori per poter procedere.

Altrettanto peculiare è il ritrovamento di questi rettili fra le tranquille strade della città. Nel post di Facebook della pagina del centro è possibile leggere per entrambi gli animali degli appelli accorati in cui si evidenzia quanto gli umani di riferimento siano una vera e propria famiglia per questi animali: «TROVATO IGUANA A TORINO il 12/09 in zona via Campana 15.Attende al CANC la sua famiglia» e ancora «TROVATO BOA A TORINO il 13/09 alle 2.00 in zona c.so Romania 499.Attende al CANC la sua famiglia».

In particolare il centro si trova a Grugliasco, nella provincia, e basta una rapida occhiata ai loro social per capire che gli animali che trattano sono fuori dal comune. Sfortunatamente il tema dell'abbandono è sempre vivo fra gli appelli del Canc e a renderli così speciali è il fatto che spesso ad essere abbandonati sono animali selvatici tenuti in cattività.

Chiamare animali del genere "domestici", infatti, è un vero e proprio controsenso. I serpenti e le iguane non sono mai stati domesticati dall'uomo e tutte le specie sono da considerarsi selvatiche. Questo significa che non sono animali particolarmente abituati a stare a contatto con gli esseri umani, specialmente per tempi prolungati.

In particolar modo i serpenti seguono principalmente il proprio istinto che li vuole predatori solitari e schivi e sono parte fondamentale della rete alimentare. Sottrarli dagli ecosistemi significherebbe togliere un tassello importante e provocare uno squilibrio considerevole alle comunità animali e vegetali.

Lo stesso vale per le iguane, rettili molto simili alle lucertole, ma di dimensioni maggiori che vivono nell'area tropicale dell'America. Da adulte possiedono una caratteristica cresta sul dorso, molto più evidente nei maschi che nelle femmine. Vedere questi animali in natura è meraviglioso: alcuni vivono sopra gli alti alberi dove amano arrampicarsi ed è possibile veder spuntare fra le fronde la loro lunga coda che, se minacciate, funge anche da frusta.

Altre specie vivono in anfratti nei muri delle case, rovine archeologiche, oppure sottoterra, specialmente in zone vicine al mare, dove scavano profonde tane. Le foto che ritraggono le iguane sono spesso al mattino: questi animali, al nascere del sole, si svegliano e vanno a cercare il punto più esposto alla luce del sole, dove rimangono per qualche ora a fare il così detto "basking", ovvero la regolazione della temperatura corporea tramite i raggi solari.

Ritrovamenti del genere dovrebbero far scaturire una presa di coscienza negli esseri umani. Uno dei motivi principali per cui iguane e serpenti sono minacciati, infatti, è proprio l'industria degli animali da compagnia, che li sottrae dai loro habitat naturali. Sfortunatamente avere un animale selvatico in casa è una moda che sembra essere intramontabile.

Che siano fuggiti da una teca o deliberatamente scappati, dunque, non importa. Il posto di questi animali è in natura, in un ecosistema di cui fanno parte in quanto tasselli essenziali. Togliere un tassello così prezioso da un mosaico molto fragile significa l'inevitabile collasso dell'ecosistema.

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