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Nuovo intervento di rimozione di un nido di Vespa orientalis a Roma, città in cui, nel corso di questa caldissima estate, sono state decine e provenienti da diverse città le segnalazioni relative alla presenza di questi imenotteri.
Questa volta la richiesta di intervento è arrivata dal luna park dell’Eur, quadrante sud di Roma. Alcuni dipendenti incaricati della manutenzione dell’area natalizia, attualmente chiusa, hanno notato alcuni insetti uscire dalla statua del pupazzo di neve e hanno chiesto aiuto ad Andrea Lunerti, diventato un punto di riferimento per interventi di recupero di api e rimozione di nidi di vespe.
«Qui si tratta di proteggere l'incolumità soprattutto dei più piccoli», ha detto Lunerti, che arrivato sul posto ha indossato la tuta da apicoltore e individuato il punto di entrata e uscita delle vespe, scoprendo che gli insetti avevano fatto il nido nella pancia del pupazzo. A quel punto è scattata la rimozione, in sicurezza. Si tratta, come detto, dell’ennesimo intervento di questo genere portato a termine a Roma negli ultimi due mesi. Le orientalis sono state segnalate in moltissime zone della città, da Portuense a Monteverde passando per l’Appio Tuscolano, Aurelio e Piramide.
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La loro presenta, in realtà, non deve destare allarmismi. Questi imenotteri sono infatti ormai parte della fauna italiana, anche se diffusi prevalentemente in Oriente – come testimonia il loro nome – e nella regione mediterranea, compresa l'Europa del sud. In Italia sino a qualche anno fa erano maggiormente presenti al Sud, ma anche grazie all'aumento delle temperature globali hanno allargato sempre di più il loro areale, spostandosi verso nord, e iniziato a colonizzare anche ambienti antropizzati in cerca di luoghi sicuri in cui fare il nido.
Al netto dell’accettazione della loro presenza, è comunque sempre bene chiedere aiuto a un esperto per rimuovere i nidi qualora venissero costruiti in punti rischiosi, come per esempio terrazzi, giardini privati o balconi, o come nel caso di pochi giorni fa, in un luna park frequentato da molte persone e da bambini. Le vespe orientali, come tutte le vespe, possono infatti pungere quando si tratta di difendere il nido, una puntura dolorosa che in alcuni casi potrebbe provocare una reazione allergica al veleno. Nelle persone più fragili, quelle affette da patologie o nei bambini, può dunque verificarsi uno shock anafilattico. Non è un caso che, anche alla luce della maggiore diffusione delle vespe orientalis a Roma, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù abbia attivato a partire da ottobre 2022 un servizio di vaccinazione specifica (immunoterapia desensibilizzante) a cui possono accedere bambini e ragazzi con diagnosi di allergia grave al veleno di imenotteri (vespe, api, calabroni).
In caso di avvistamento di un nido, dunque, la cosa migliore da fare è segnalarne la presenza alla Polizia Locale nel caso in cui si tratti di un luogo pubblico, come per esempio parchi o giardini, oppure contattare un esperto apicoltore se sorge in luoghi privati. Assolutamente sconsigliato avvicinarsi, provare a scacciare le vespe con metodi "artigianali" o tentare di rimuovere il nido da soli: il rischio è che gli insetti, sentendosi attaccati, reagiscano pungendo.
