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21 Marzo 2023
16:05

Record di delfini morti in Francia: il Consiglio di Stato ordina il divieto di pesca

Dall'inizio dell'inverno sono oltre 900 i cetacei trovati morti nel Golfo di Biscaglia. La maggior parte dei mammiferi è morta a causa delle catture accidentali nelle reti.

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Il più alto organo amministrativo francese ha ordinato al governo di vietare la pesca in alcune aree dell'Atlantico per proteggere i delfini e le focene. Dall'inizio dell'inverno sono centinaia i cetacei trovati morti lungo le coste e la decisione del Consiglio di Stato è arrivata anche in seguito al preoccupante report pubblicato dall'istituto oceanografico Peagis di La Rochelle. Secondo le analisi dell'osservatorio, sono oltre 900 i cetacei morti in questa stagione per colpa della pesca industriale, numeri senza precedenti che solamente tra gennaio e febbraio hanno toccato l'impressionante record di 400 mammiferi marini trovati spiaggiati.

Il Consiglio di Stato ha perciò concesso ai funzionari governativi sei mesi di tempo per chiudere le zone di pesca nel Golfo di Biscaglia al fine di ridurre il numero di morti di delfini comuni, tursiopi e focene che catturati accidentalmente durante le battute di pesca. È stato inoltre ordinato di effettuare una stima più precisa del numero annuo di catture accidentali (o bycatch), considerando che secondo stime recenti sarebbero circa 10.000 i delfini e le focene che muoiono ogni anno nella sola zona marittima della Francia occidentale.

La maggior parte dei delfini trovati morti mostra evidenti lesioni e ferite causate dalla cattura nelle reti e altre attrezzature da pesca, oltre che dall'impatto diretto con le eliche delle imbarcazioni. Gli animali animali spiaggiati, inoltre, è statti trovati soprattutto tra febbraio e marzo, quando i cetacei si avvicinano più spesso alla costa in cerca di cibo frequentando i tratti di mare maggiormente frequentati dai pescatori.

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Sea Shepherd France è tra le associazioni che hanno lottato di più per convincere i pescherecci a frenare le loro attività e insieme ad altre ONG aveva già formalmente denunciato il governo accusandolo di non star facendo abbastanza per proteggere le specie. Ciò sta scioccando più di tutti, sono le condizioni in cui vengono trovati i cetacei spiaggiati: le foto che stanno girando sui social, mostrano infatti pinne e code amputate e che vengono brutalmente tagliate dai pescatori per liberare e salvare le reti da pesca.

Il governo francese aveva provato a evitare il divieto di pesca, proponendo soprattutto azioni di mitigazione, come sistemi di dissuasione audio e telecamere di monitoraggio a bordo elle imbarcazione. Ma evidentemente non è bastato e lo status di conservazione per molti cetacei resta allarmante: sono diverse le specie considerate in uno stato di "conservazione sfavorevole", con il delfino comune (che rappresenta circa il 90% delle catture) e la focena comune considerate ormai in "serio pericolo di estinzione" per la regione.

Kodami ha scelto di non pubblicare le immagini perché nulla aggiungono rispetto a quanto scritto e per non urtare la sensibilità dei lettori mostrando i corpi di animali mutilati e insanguinati

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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