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2 Febbraio 2022
17:12

Rapisce il cane Mina e poi chiede il riscatto: rapinatore in manette

Una storia a lieto fine a Barletta: Mina, una femmina di Pastore tedesco rapita a scopo di estorsione, ha potuto riabbracciare la sua famiglia grazie all'aiuto della Polizia.

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Barletta Mina

Può un cane, un essere vivente, essere oggetto di un'estorsione? Purtroppo sì, come dimostrano i fatti avvenuti a Barletta, in Puglia, dove un Pastore tedesco, Mina, è stata rapita e legata a un albero con del filo di ferro da un uomo che ha richiesto una somma di denaro per restituirla alla sua famiglia.

La vicenda inizia quando Sabrina Fiore, l'umana di Mina, si rende conto che il giardino di casa di sua madre è vuoto: la recinzione è aperta e del cane non c’è più alcuna traccia.

Mina è microchippata e sterilizzata. Sabrina fin dal primo momento non ha mai creduto ad una fuga: «Hanno aperto la recinzione della villa di mia madre e hanno preso il mio cane. È impossibile che si sia allontanata anche se la villa fosse rimasta aperta», scrive sui social chiedendo aiuto. Mina è infatti doppiamente in pericolo: è malata di IBD, una infiammazione intestinale cronica che richiede farmaci e una dieta specifica.

La paura in quei primi attimi è tanta ma attraverso un accorato appello su Facebook Sabrina riesce a individuare la zona in cui è stata avvistata per l'ultima volta la sua compagna, e ci si reca immediatamente. Qui però i sui  timori trovano conferma quando viene avvicinata da un uomo, un 64enne, che le spiega che la sua Mina è stata portata via da «persone pericolose» e che per riaverla dovrà pagare.

Una estorsione in piena regola che lascia la famiglia senza parole. Il riscatto è di 200 euro, ma per Sabrina non c'è prezzo per la vita della sua Mina.

Mina Barletta

La donna quindi non demorde e si rivolge agli agenti del Commissariato di Barletta dove denuncia l’accaduto. Per fortuna Sabrina ha seguito tutti i passi giusti da compiere quando un cane viene rubato, rivolgendosi immediatamente alle Forze dell'Ordine.

I poliziotti iniziano quindi a concordare le modalità di consegna del denaro, e dopo aver stabilito con l’estorsore un appuntamento, Sabrina – guidata dalla Polizia – chiede all’uomo di poter vedere prima il cane, per sapere se sta bene.

Il fidanzato di Sabrina insieme a un poliziotto si recano così nel luogo più aderente a quello descritto. Scoprono così che Mina è tenuta legata con un fil di ferro ad un albero di ulivo in campagna.

Sabina paga quindi il riscatto al 64enne sotto l'occhio vigile dei poliziotti. Quando questi si dà alla fuga però viene immediatamente fermato e portato in Commissariato: qui viene arrestato per estorsione e ricettazione e condotto al carcere di Trani.

Quella di Mina è una storia che si è risolta per il meglio grazie al tempestivo intervento degli agenti di Barletta, che Sabrina ha voluto ringraziare sui social invitando le persone a denunciare sempre e comunque questi atti criminali, ancora più vili quando coinvolgono vittime innocenti come gli amici a quattro zampe.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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