Ragno violino: identificazione, veleno e rischi reali

Una specie che ha attirato una notevole attenzione mediatica che spesso ha distorto la percezione del rischio reale. Nonostante il veleno del ragno violino non sia mortale e non ci siano casi scientificamente documentati di decesso di persone sane in Italia, la paura nei suoi confronti persiste. Perché continuiamo a temerlo così tanto?

18 Settembre 2024
20:00
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Il ragno violino (Loxosceles rufescens) è un aracnide originario dell'area mediterranea, quindi presente anche in Italia. Sebbene il suo morso possa inoculare un veleno piuttosto potente, i casi di morsi registrati nel nostro Paese sono relativamente rari. Inoltre, in ambito scientifico, non esiste alcun caso documentato di decesso di una persona sana causato dal morso di questo ragno.

Come morde il ragno violino

Per riconoscere il morso di un ragno violino dobbiamo sapere che adotta un sofisticato meccanismo di attacco, basato sulla struttura del suo apparato boccale. Al di sotto del cefalotorace, sono presenti i cheliceri, due appendici articolate che fungono da strumenti offensivi. Questi cheliceri, simili a una tenaglia, vengono spalancati in un movimento estremamente rapido, paragonabile all'apertura simultanea di due coltelli a serramanico. Al termine del movimento, le zanne, poste alle estremità dei cheliceri, penetrano nella preda.

Oltre a perforare i tessuti, le zanne agiscono come siringhe, iniettando il veleno attraverso condotti collegati alle ghiandole velenifere situate alla base dei cheliceri. Questo veleno, una miscela di enzimi e tossine, è capace di causare necrosi dei tessuti nella zona colpita, ma i casi di envenomazione umana rimangono rari, con gravi complicazioni estremamente poco frequenti.

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Il veleno del ragno violino è classificato come necrotico, ossia capace di provocare la distruzione dei tessuti attraverso un processo chimico. Durante l'attacco, una volta che il ragno ha afferrato la preda, i muscoli costrittori che circondano le ghiandole velenifere si contraggono rapidamente. Questa contrazione consente al veleno di essere iniettato attraverso le zanne, penetrando profondamente nel corpo della vittima.

Il veleno agisce in tempi estremamente rapidi, paralizzando la preda in pochi istanti. Ciò permette al ragno di immobilizzare efficacemente piccoli animali come scarafaggi, pesciolini d’argento e altri ragni, che costituiscono la sua principale fonte di nutrimento.

Va sottolineato che il ragno violino utilizza questo complesso meccanismo principalmente per scopi predatori, non come forma di difesa nei confronti dell’uomo. Nonostante il morso possa causare lesioni serie nell’essere umano, il ragno violino non è aggressivo e tende a evitare il contatto diretto con le persone. I casi di morsi avvengono solitamente solo se il ragno si sente minacciato o viene disturbato accidentalmente.

Perché si parla di morti causate dal ragno violino

Nonostante il ragno violino sia generalmente schivo e tenda a evitare il contatto con l’uomo, a volte si verificano incidenti che coinvolgono il suo morso, e in alcuni casi i media riportano persino decessi associati a questi episodi. Tali affermazioni si basano su due principali fattori:

  1. Tossicità del veleno per l'uomo: sebbene il ragno violino morda gli esseri umani solo accidentalmente, spesso per autodifesa quando si sente minacciato, il suo veleno è tossico anche per l’uomo. Il veleno è composto da enzimi necrotici e proteine che possono causare gravi danni locali ai tessuti, e in alcuni casi provocare complicazioni sistemiche. Tuttavia, la gravità del morso varia da persona a persona in base a fattori come la sensibilità individuale e lo stato di salute preesistente. Nonostante le notizie di decessi, è importante sottolineare che non esistono casi scientificamente documentati di morte diretta in individui sani causata dal morso di questo ragno.
  2. Distribuzione e adattamento alla vita domestica: In Italia, due specie di ragni sono di interesse medico: la malmignatta (Latrodectus tredecimguttatus), conosciuta anche come vedova nera mediterranea, piuttosto rara, e il ragno violino, molto più diffuso. Quest'ultimo non solo è una specie autoctona presente su tutto il territorio nazionale, dal Nord al Sud, ma ha anche sviluppato un'ottima capacità di adattarsi agli ambienti domestici. Le abitazioni offrono al ragno violino un habitat ideale: un ambiente caldo, asciutto e ricco di prede, che ne favorisce la sopravvivenza durante tutto l’anno.

Questa combinazione di presenza diffusa e occasionali incidenti ha alimentato la percezione di rischio associata al ragno violino. Tuttavia, il ragno non è aggressivo verso l'uomo e i morsi si verificano soprattutto in situazioni accidentali, come quando si trova nascosto tra indumenti o biancheria.

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Dove vive il ragno violino

Il ragno violino è un aracnide estremamente elusivo, il che spiega perché milioni di persone convivano con esso senza mai accorgersene. La sua natura schiva e non aggressiva lo rende difficilmente visibile, nonostante la sua presenza diffusa. Esistono diverse specie di ragno violino, ciascuna con una specifica distribuzione geografica. La specie presente in Italia, conosciuta anche come "Mediterranean recluse spider" (ragno eremita mediterraneo), deve il suo nome al comportamento riservato e alla tendenza a rifugiarsi in luoghi tranquilli, lontano dalle attività umane.

All'interno delle abitazioni, il ragno violino preferisce nascondersi in zone poco frequentate o difficili da raggiungere, come dietro i quadri, all'interno di fessure nei muri, negli armadi, nei ripostigli o tra gli indumenti riposti da tempo. Per questo motivo, si consiglia di ispezionare scarpe, coperte o vestiti inutilizzati prima di indossarli, poiché potrebbero diventare rifugi temporanei per questi ragni.

Inoltre, il ragno violino è un predatore notturno, che esce prevalentemente di notte per cacciare insetti, riducendo ulteriormente la probabilità di incontrarlo durante il giorno. Questo stile di vita discreto e notturno, associato alla sua preferenza per ambienti silenziosi, spiega perché sia raro trovarlo, pur essendo una presenza costante nelle case.

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Come riconoscere il ragno violino

Il ragno violino è riconoscibile per il suo colore marrone-rossastro, da cui deriva il termine "rufescens" nel suo nome scientifico, che in latino significa "tendente al rosso". Gli esemplari adulti di questa specie raggiungono dimensioni simili a quelle di una moneta da 2 euro, con una lunghezza complessiva di circa 4-5 centimetri, includendo le otto zampe lunghe e sottili. Il corpo, escludendo le zampe, misura intorno ai 9 millimetri, e le femmine tendono a essere leggermente più grandi dei maschi, anche se questi ultimi presentano zampe più lunghe e affusolate.

Il tratto distintivo più noto del ragno violino è la macchia scura a forma di violino situata sul prosoma, ossia la parte anteriore del corpo, appena dietro la testa. Questo segno, da cui prende il nome comune, può variare in visibilità, risultando talvolta poco evidente per un occhio non allenato. Un'altra caratteristica morfologica utile per l'identificazione è la struttura del corpo, che come in tutti gli aracnidi è suddiviso in due segmenti principali: il prosoma, corto e piatto, che ospita gli occhi e le appendici orali, e l'opistosoma, o addome, più voluminoso e arrotondato, somigliante a un piccolo uovo.

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Un'altra caratteristica distintiva del ragno violino è il numero e la disposizione degli occhi. A differenza della maggior parte dei ragni, che possiedono otto occhi, il ragno violino ne ha solo sei, disposti in tre coppie a forma di "U". Le due coppie laterali sono posizionate ai lati del cefalotorace, mentre la coppia centrale si trova più frontalmente. Questa disposizione oculare, insolita tra gli aracnidi, rappresenta un ulteriore elemento utile per identificare con precisione questa specie. Anche se può essere difficile osservare a occhio nudo, è possibile utilizzare la fotocamera con zoom del cellulare per identificare se ci troviamo di fronte a questa specie.

Il veleno del ragno violino

Il ragno violinoappartiene alla famiglia Sicariidae, un gruppo comprendente circa 160 specie conosciute per il loro veleno altamente tossico. A differenza dei veleno neurotossici di molti altri ragni, che agiscono principalmente sul sistema nervoso, il veleno dei sicaridi, incluso quello del ragno violino, è citotossico. Questo significa che è nocivo per le cellule, piuttosto che per il sistema nervoso. Il veleno contiene una serie di enzimi capaci di degradare le proteine cellulari, tra cui la sfingomielinasi D, una delle tossine più pericolose.

La sfingomielinasi D, unica nel regno animale e riscontrabile esclusivamente nei Sicaridi e in alcuni batteri patogeni, esercita un effetto devastante sui tessuti cutanei. Il meccanismo d'azione di questa enzima inizia con l'attacco alle proteine delle cellule epiteliali dell'epidermide, provocando la loro disgregazione in frammenti non funzionali. Nei giorni successivi al morso, che inizialmente può essere indolore, le cellule danneggiate iniziano a morire, portando alla formazione di una lesione necrotica di colore blu scuro con un centro infossato. Questa ulcera può essere particolarmente grave per anziani, bambini e individui con condizioni di salute preesistenti, causando febbre e richiedendo diverse settimane per una completa guarigione, soprattutto se il danno si estende ai tessuti più profondi come muscoli o ossa.

Inoltre, essendo una ferita aperta, la necrosi può predisporre a infezioni batteriche secondarie, rendendo essenziale un intervento medico tempestivo per un trattamento adeguato.

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In una piccola percentuale di casi, se la persona morsa è già debilitata da altre patologie, la sfingomielinasi D può attaccare non solo le cellule della pelle, ma anche le proteine nel sangue. Ciò può provocare complicazioni gravi come la formazione di coaguli nei vasi sanguigni o, al contrario, emorragie, fino a portare a insufficienza renale. Tuttavia, anche in queste situazioni estreme, il tasso di mortalità rimane estremamente basso.

Il ragno violino non costituisce un'emergenza sanitaria

Attualmente, in Italia non esiste alcun caso scientificamente documentato di decesso di una persona sana attribuibile al morso del ragno violino. Questo dato è particolarmente rilevante considerando che i casi confermati di morso da parte di questo aracnide sono estremamente rari ogni anno. A confronto, le punture di api, vespe e calabroni, molto più frequenti, colpiscono circa 5 milioni di italiani ogni anno, con un bilancio di 10-20 decessi. Questa differenza evidenzia l’esiguo rischio rappresentato dal ragno violino rispetto ad altri insetti velenosi.

Tuttavia, la risonanza mediatica, amplificata dai social media e dai giornali, può talvolta distorcere la percezione del pericolo reale associato a questo ragno. È importante riconoscere che, sebbene i casi di morso siano rari e raramente fatali, il ragno violino può comunque causare gravi lesioni e complicazioni. Per questo motivo, è fondamentale trattare l'animale con cautela e rispetto, evitando manovre imprudenti e cercando di educarsi meglio su come convivere pacificamente con questa specie.

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