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24 Novembre 2022
17:28

Cosa è successo all’uomo morso dal ragno violino e perché è un caso raro

In queste ore è stato segnalato il caso di un morso di ragno violino nella cittadina affacciata nello Ionio, scatenando molte discussioni sull'utilità delle disinfestazione.

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Quando in Italia si parla di ragno violino, meglio noto alla scienza come Loxosceles rufescens, la popolazione sembra cadere vittima di una sovraesposizione mediatica dell'informazione.

Qualche giorno fa un signore di Giardini Naxos, in provincia di Messina, è stato morso da un ragno e, a seguito della paralisi temporanea all'arto colpito, i medici hanno riportato il caso come un morso da ragno violino. Questa specie d'altronde, insieme alla malmignatta (Latrodectus tredecimguttatus), è fra i pochi ragni velenosi presenti sul nostro territorio nazionale che possono interessare anche a livello medico la popolazione.

Le sue ridotte dimensione, il suo veleno che contiene la sfingomielinase D, che può condurre alla necrosi delle cellule epiteliali colpite, e il suo morso  indolore sono d'altronde campanelli d'allarme per tutti gli aracnofobici che vivono nella nostra penisola. Prevedere una disinfestazione completa delle aree in cui si scopre la loro presenza e gridare a gran voce sui social che i comuni sono invasi da questa specie esotica (che esotica proprio non è) sembra essere il prodotto di una collettiva isteria e paura di massa nei confronti di tutto ciò che cammina, scava o striscia a pochi passi dalle nostre case.

Un aracnide con una brutta fama

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Chiariamoci: è verità affermare che il morso del ragno violino non è un'esperienza molto piacevole. Sono stati descritti dei casi in cui le persone sono finite in ospedale a causa dello shock anafilattico provocato dal morso, ma se dovessimo considerare le vere minacce che si nascondono a pochi metri dalle nostre strade o nei sentieri dei giardini, sono altre le specie animali e le minacce a cui dovremmo fare particolare attenzione.

Giorgio Stracuzzi, il sindaco di Giardini Naxos, potrebbe anche emanare delle ordinanze in merito alla questione con la disinfestazione completa dell'area limitrofa alla contrada Pallio prevista per venerdì. Se dovessimo, però, analizzare i casi di morsi di ragno violino seguendo una scala nazionale, osserveremmo una peculiare verità: sono più frequenti i morsi di zecche, api e cani che casi di morsi segnalati di Loxosceles rufescens. Tra l'altro la maggioranza dei casi non è significativo da un punto di vista medico, e insegnare la popolazione a convivere con questa specie, gestendo la potenziale minaccia, ti permette di ridurre le spese, rendere più consapevoli i cittadini e di non inquinare l'aria della città per una giornata con i pesticidi.

Pochissimi e di difficile attribuzione infatti sono i casi di morso letali o che presentano complicanze che comportano la visita presso un ospedale. Il ragno infatti non può permettersi di sprecare costantemente il veleno ad ogni morso, in quando sarebbe dispendioso da un punto di vista energetico: due terzi dei morsi segnalati sono privi di veleno e solo in alcuni casi, quando il ragno emette davvero il veleno,  il soggetto può provare dolore bruciante dopo 2/8 ore dal morso. In pratica, buona parte dei morsi di ragno violino non sono così dolorosi come li s'immagina e statisticamente parlando sono pochissimi i casi in cui le persone finiscono in ospedale per colpa di uno shock anafilattico o per una paralisi temporanea, come nel caso riportato a Giardini.

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Considerando il fatto che a livello medico sono note solo tre persone morte in Italia a causa di un morso di ragno violino (su due di questi però c'è qualche dubbio), riflettiamo sulle ragioni degli abitanti dei social che stanno spingendo sempre più frequentemente le amministrazioni locali a spendere fondi per eliminare questa specie dai quartieri: i ragni violino sono davvero così comuni, vicino le città? In realtà non tanto.

Come convivere con il ragno violino

Seppur abitano dal sud al nord Italia, il loro ambiente preferito è quello costituito dalle frastagliature delle cortecce degli alberi e l'ambiente buio che si viene a creare sotto piccoli e grandi massi. In poche parole, sono ragni che prediligono grandemente vivere in natura, non i quartieri e gli ambienti antropici che caratterizzano le nostre città. Qualora la loro presenza venisse confermata nei pressi delle periferie e delle case in cui abitano le sventurate vittime del loro morso, si spostano sempre verso le ore serali e notturne, sfruttando le porte e le finestre per raggiungere principalmente gli scantinati o i solai, dove potersi proteggere dall'aggressione di insetti e altri ragni che prediligono invece la luce. Inoltre essendo un animale schivo se lasciato in pace ignorerà la vostra presenza e anzi vi aiuterà a combattere le infestazioni di altri insetti nocivi come mosche e zanzare durante le stagioni più calde.

Qualora abitaste in un territorio noto per la presenza storica di questa specie, invece di chiamare i disinfestatori e inquinare l'aria di agenti tossici per voi e per tutte le altre specie di insetti che potrebbero essere utili all'ecosistema (naturale o cittadino), per essere certi che i ragni stiano lontani dalle vostre case basta adottare alcuni accorgimenti ad hoc.

La pulizia ordinaria della casa è in grado di allontanare il ragno dalle camere principali, in quanto come specie odia l'odore della lavanda, del rosmarino e di altre essenze utilizzate nei nostri detersivi.  Inoltre se dopo molti mesi vi ritrovate a passare la notte dentro una baia o in una casa di campagna, basta cambiare le lenzuola per prevenire che il ragno abbia trovato fra le sue pieghe un ottimo punto dove nascondersi. Infine, se vi trovate dentro una legnaia, in boschi o giardini in cui è stato avvistato qualche esemplare, basta ricordarvi di non prendere la legna o dei sassi senza guanti, poiché questi strumenti possono prevenire un morso.

Il caso di Giardini Naxos probabilmente scatenerà nuovamente il dibattito via social se sia opportuno o meno disinfestare tutte le vie delle città in cui è stata segnalata la presenza del pericoloso aracnide. Per contrastare però questa isteria basterebbe ricordare ai cittadini i dati che noi disponiamo. Per la disinfestazione di interi quartieri, oltre alla spesa, noi perderemmo un enorme quantità di fauna e avveleneremmo l'aria che circonda i nostri palazzi per un singolo morso accidentale. Inoltre ci sono più morsi in un'ora causati da zecche – che possono portare alla malattia di Lyme – che morsi di ragno violino in un anno in tutta Italia. Questo dovrebbe farci ragionare su come dovremmo spendere meglio i nostri soldi.

Chiaramente non bisogna disinfestare i cespugli di tutti i parchi e i giardini italiani alla caccia di zecche, ma è possibile spendere i soldi legati alla disinfestazione straordinaria per eliminare il pericolo dei ragni violino con un piano maggiormente efficiente di pulizia delle strade e delle abitazioni. Se le città infatti rimanessero pulite più a lungo, difficilmente i ragni provenienti dalle aree limitrofe le periferie e semi-rurali si spingerebbero così a ridosso vicino le case.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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